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L’Hotel Le Querce e il colpo sventato dalla polizia da 110.000 euro

di Stefano Arcamone

 

ISCHIA. Dimenticate i passamontagna sul viso e le pistole spianate. Anche i ladri sembrano essersi messi al passo con i tempi. Lo ha scoperto, suo malgrado, un noto imprenditore isolano, vittima di un furto – poi sventato dalla Polizia, come vedremo – di 110mila euro effettuato da quelli che lo stesso Commissariato di Ischia definisce come «hacker di fama internazionale».

Se immaginate due brufolosi nerd 20enni, però, state sbagliando di grosso. Autori del colpo sono stati infatti due 62enni – già, avete letto bene – di Voghera, Lombardia: utilizzando un pc, sono riusciti a violare i complicatissimi algoritmi utilizzati per schermare le chiavette home banking che dovrebbero garantire la sicurezza delle operazioni bancarie effettuate da casa, accedere al conto della vittima ed effettuare due bonifici, uno da 90mila ed uno da 20mila euro.

«Si tratta di una delle prime operazioni del genere effettuate in Italia, dalla quale traspare una spaventosa falla nel codice algoritmo riprodotto dalle chiavette home banking che deve urgentemente essere rivisitato dai gruppi bancari» spiega in una nota il Commissariato di Ischia gettando più di un’ombra sulla effettiva sicurezza del sistema bancario.

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Ora sono entrambi iscritti sul registro degli indagati per i reati di truffa, accesso abusivo a sistema informatico e riciclaggio. Ma gli uomini al comando del vice questore Alberto Mannelli continuano ad indagare per far luce sulla vicenda: gli investigatori sono infatti convinti che i due lombardi individuati fino ad ora siano solo i terminali di un colpo studiato da un «deus ex machina» che ha anche coordinato tutta l’operazione. Troppo complicato lo schema adottato, che richiede competenze tecniche ed intelligenza superiori alla media: requisiti che i due indagati non sembrano soddisfare.

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Le indagini sono state condotte in prima persona dal vice questore Mannelli, forte della competenza su questa specifica tipologia di reato acquisita in anni di carriera. «I due movimenti bancari – spiegano gli uomini del Commissariato di Ischia – erano stati fatti studiando nei più piccoli particolari il modus operandi delle banche italiane: sapevano che il venerdì gli istituti di credito restano chiusi fino al lunedì mattina, con conseguente impossibilità per il correntista di confrontarsi con il personale delle banche. Nella stessa mattinata del lunedì, quando i soldi erano materialmente disponibili sui conti correnti dei malfattori, questi avrebbero provveduto a fare sicuramente un bonifico internazionale su conti correnti stranieri e da qui in poi se ne sarebbero perse le tracce. Ma il lunedì mattina, ancor prima che aprissero gli istituti bancari, gli uomini della Polizia di Stato erano già all’opera. E proprio il vice questore Mannelli prendeva personalmente contatti con i vertici dei tre importanti istituti creditizi tenendosi sempre in contatto con il P.M. di turno presso la Procura di Napoli. La cospicua somma di denaro veniva quindi “congelata” rendendo impossibile per i rei qualunque operazione avessero intenzione di effettuare. Si riteneva opportuno, di concerto con il P.M. di turno, non operare con un sequestro preventivo dei conti correnti de quo in quanto tale operazione avrebbe allungato unicamente il tempo del rientro della somma sul conto corrente della vittima cosa che invece è avvenuta, come preventivato dagli investigatori, nei due giorni successivi. Le indagini, su ampio raggio, partono dalle persone vicine alla vittima per proseguire ai file di log che hanno generato le due transazioni fraudolente e sono tuttora in corso e tese ad identificare, oltre ai due personaggi sui cui conti correnti sono confluite le somme di denaro sottratte, il “deux ex machina” che probabilmente ha coordinato tutta l’attività criminale».

Intanto, possono brindare all’ennesimo scampato pericolo i proprietari dell’hotel Le Querce. Già qualche tempo fa, la struttura della famiglia del sindaco di Ischia finì nel mirino di alcuni truffatori e fu vittima di una violazione di carte di credito. Anche in quella occasione, l’intervento delle forze dell’ordine risultò risolutivo.

 

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