CULTURA & SOCIETA'

Succhivo rilancia il concorso delle ghirlande natalizie decorate col mitico mandarino. L’associazione Gertrud Streicher prepara per il 19 dicembre la mostra delle ghirlande per il Natale 2021

I MANDARINI DI ORIGINI CINESI DOMINANO IL MERCATO DELLA FRUTTA A ISCHIA E VENGONO ACQUISTATI CON FACILTA’ DAGLI ISOLANI IN QUESTO PERFIODO CHE CI CONDUCE AL VICINO NATALE / Da sempre conferito un ruolo da protagonista al mandarino, che insieme all’arancia, alle sorbe, al melograno, alle chiuppetelle ed al vino cotto, compongono il contenuto appetitoso e di bella presentazione del classico cesto-regalo di Natale che si usa offrire dalle parti della Ischia alta, da Barano fino a Serrara Fontana ed in particolare a Succhivo. Vi concorrono anche gli ischitani degli atri comune dell’isola legati alle tradizioni, specie in questi giorni prenatalizi ove ci si organizza per circondarsi di tutte quelle cose buone che tengono banco e fanno felici tutti coloro che festeggiano il Natale con serenità d’animo e messa in pratica dei migliori principi . Tutto questo per magnificare il ruolo del mandarino nel largo panorama dei frutti locali e del periodo dove fa meglio la sua parte

Lo slogan “Non solo da gustare, il mandarino per decorare” viene da Succhivo. Si tratta di uno slogan facile facile ed efficace. Il quale è anche il titolo del nuovo concorso promosso dall’Associazione Gertrud Streicher a Succhivo in collaborazione con l’associazione di Bacoli . Ce lo comunica l’Associazione meritoria di Succhivo. Si promuove l ‘immagine del mito per la valorizzazione di uno dei prodotti del nostro territorio, il mandarino. Il concorso è volto a raccogliere piccole creazioni decorative ( centro tavola, ghirlande, porta candela e tutto ciò a cui può condurre la fantasia dei partecipanti…) realizzate rigorosamente con mandarini veri! Non è permesso utilizzare arance al posto dei mandarini! Le produzioni saranno esposte durante la manifestazione del Natale del borgo 2021 il 19 dicembre dalle 17,00 alle 20,00 e sarà premiata la più bella e originale con 50€ .

“L’anno scorso afferma l’Associazione, abbiamo chiesto di mantenere vivo lo spirito di aggregazione nonostante la pandemia, abbiamo chiesto a tutti di mandarci le foto delle loro ghirlande. Tante foto tante emozioni. Succhivo, il paesello alle porte di Sant’Angelo d’Ischia che si è riscoperto sempre più centro di sagre e feste popolari, per “Il Natale del Borgo, Succhivo 2021”, ha posto anche quest’anno al centro dei vari naturali riferimenti natalizi che caratterizzano le iniziative natalizie di festa, il mandarino, il frutto principe che maggiormente appare e si consuma durante le feste di Natale, Capodanno ed Epifania compresi nell’isola d’Ischia e non solo. Ma non sono solo gli abitanti e i cultori della natura della nuova generazione di Succhivo a conferire un ruolo da protagonista al mandarino, che insieme all’arancia, alle sorbe, al melograno, alle chiuppetelle ed al vino cotto, compongono il contenuto appetitoso e di bella presentazione del classico cesto-regalo di Natale che si usa offrire dalle parti della Ischia alta, da Barano fino a Serrara Fontana. Vi concorrono anche gli ischitani degli atri comune dell’isola legati alle tradizioni, specie in questi giorni prenatalizi ove ci si organizza per circondarsi di tutte quelle cose buone che tengono banco e fanno felici tutti coloro che festeggiano il Natale con serenità d’animo e messa in pratica dei migliori principi . Tutto questo per magnificare il ruolo colore arancione chiaro e molto profumata. Un albero di mandarini, appartenente alla famiglia delle Rutacae, può produrrei fino a 600 frutti all’anno e raggiungere un’altezza compresa tra i due e i quattro metri. Sull’isola di Ischia si contano circa sei mila piante di mandarine che con la pianta del mandarino nel largo panorama dei frutti locali e del periodo dove fa meglio la sua parte. Il mandarino è l’unico frutto dolce della famiglia degli agrumi. I suoi spicchi sono piccoli e succosi, con polpa di colore arancio chiaro.

La buccia dei mandarini è sottile e di facile rimozione, di delle arancie è quella che negli anni più di tutte è sfuggita allo sradicamento per lo sviluppo del territorio. Secondo l’agronoma Marta Ablè, i mandarini sono ricchi di vitamina C. L’assunzione oltre vitamina A e vitamine del gruppo B, insieme a magnesio, ferro e acido folico. Il mandarino fu introdotto in Europa nella prima metà dell’800 come pianta ornamentale, precisamente fondibile fragranza. Un aristofrutto con quattro quarti di nobiltà. Niente a che spartire con i suoi figli cadetti come mandaranci e clementine che del nobile genoma paterno hanno appena l’ approdò a Malta quale curiosità botanica, e più tardi in Sicilia dove si acclimatò molto bene (varietà Avana). Il più profumato degli agrumi è quel che si dice un vero signore della tavola. E un fiore all’occhiello del centrotavola. L’antico lignaggio del Citrus reticulata, tale è il suo nome scientifico, dà al mandarino uno statuto da grande antenato. Alcuni botanici lo considerano più antico di arance e limoni. Quel che è certo è che accanto alle ben note proprietà organolettiche – oli , vitamine, flavonoidi – possiede altrettante proprietà simboliche. Al punto da diventare il nome di una lingua e l’emblema di un’élite. Il termine «mandarino» deriva, infatti, dal colore dell’abito arancione dorato dei sapientissimi dignitari imperiali dell’antica Cina che interpretavano i voleri del cielo e li trasmettevano all’imperatore. I famosi Mandarini erano letterati e poeti che la loro educazione raffinata rendeva depositari di una saggezza superiore a ogni sapere tecnico. Nella mitologia festosa della nostra infanzia perduta, nel sogno incantato di una notte di mezzo inverno. Quando i bambini italiani offrivano mandarini a sua maestà la Befana, proprio come i cinesi all’imperatore. Il sapore è assai gradevole, grazie al maggior contenuto di zucchero rispetto agli altri agrumi. Il mandarino esplica una particolare azione sedativa sul sistema nervoso, dal momento che contiene più bromo dell’arancia, può essere utile consumato a cena, nei casi di insonnia. In pasticceria viene usato per torte, crostate, marmellate e gelatine, mentre il succo è utilizzato per la preparazione di budini, charlotte e mousse. A Natale la buccia di mandarino, quello originale senza inserti, viene mescolata con l’impasto dei roccocò per un maggiore profumo al dolce-biscotto natalizio per eccellenza.

antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

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