Sul porto di Pozzuoli una conquista di civilta’
Su iniziativa del sindaco puteolano Luigi Manzoni (e su input dei sindaci isolani e delle associazioni) è stato allestito un gazebo nel quale sarà prestata assistenza ai pazienti oncologici in attesa dei traghetti per tornare a Ischia e Procida. Il primo cittadino: «Giusto rispettare chi soffre ed essergli vicino»
Non è soltanto una notizia, è anche (o meglio, soprattutto) una conquista di civiltà. E anche un gesto di enorme sensibilità che come per incanto fa finire nell’album dei ricordi alcuni vecchi contrasti tra Pozzuoli e l’isola d’Ischia, che in determinate circostanze hanno addirittura fatto scuola.
Venendo incontro alle esigenze dei nostri concittadini – che in periodo del genere, con temperature elevatissime e un sole che picchia più di un pugile, finiscono con l’acuirsi – il sindaco di Pozzuoli ha inteso allestire un gazebo sul porto flegreo per assistere i pazienti oncologici delle isole di Ischia e Procida che spesso sostano anche a lungo sul molo in attesa dei traghetti. In una nota ufficiale diffusa dal primo cittadino puteolano, infatti, si legge che “sono numerosi i cittadini di Ischia e Procida che, periodicamente, transitano per il Porto di Pozzuoli per le necessarie cure presso le strutture sanitarie dell’ASL Napoli 2 Nord. É particolarmente sentita dagli isolani la problematica dei malati oncologici che devono recarsi sulla terraferma per affrontare le necessarie terapie. Il Sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha predisposto quindi, un presidio per attività di assistenza psico-sociale ai malati oncologici, in Largo San Paolo, dal 21 luglio 2022 al 15 settembre 2022, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:00”.
Il presidio per attività di assistenza psico-sociale ai malati è ubicato in Largo San Paolo e sarà attivo fino al 15 settembre 2022, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:00
Lo stesso sindaco Manzoni ha poi rilasciato alcune dichiarazioni che ripercorrono anche l’iter che ha portato ad attivare questo importantissimo presidio: ““Sono stato sollecitato dai sindaci delle isole ad affrontare in particolare la problematica dei malati oncologici che devono recarsi sulla terraferma per affrontare le necessarie terapie. Il caldo tipico della stagione estiva è infatti ancora più pesante da sopportare per persone che sono sottoposte a trattamenti sanitari particolarmente debilitanti. Da stamattina (ieri per chi legge, ndr) è stato dunque allestito un gazebo presidiato dai volontari della protezione civile e dal corpo della polizia municipale, con panchine per riposare all’ombra e bottigliette di acqua destinate ai malati oncologici in attesa del mezzo per ritornare sulle isole. Come sapete, è stata già progettata la nuova stazione marittima, ma nel frattempo abbiamo cercato di dare riparo e primo ristoro ai nostri amici isolani che devono attendere il traghetto”. Il sindaco di Pozzuoli ha poi aggiunto: “Ci sembra doveroso intervenire per risolvere, anche solo parzialmente, un problema di decoro e di rispetto per chi soffre. Voglio ringraziare il Comitato Unitario Diritto alla Salute Isola d’Ischia e il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale per la sollecitazione, l’Ufficio Tecnico del Comune di Pozzuoli, l’Ufficio del Demanio, la Protezione Civile e la Polizia Municipale per aver risposto alle mie richieste in tempi brevissimi. É nostro dovere prenderci cura dei nostri concittadini in difficoltà, con azioni concrete di vicinanza e supporto”. La notizia è stata accolta con favore anche dal battagliero Silvio Carcaterra, vicepresidente APO (Associazione Pazienti Oncologici): “A piccoli Passi andiamo avanti, a distanza di tanto tempo finalmente la neo amministrazione puteolana pone fine ad un disagio non solo per noi pazienti oncologici ma per tutti, creando finalmente un punto d’attesa installando un gazebo, evitando il rischio d’insolazione dovuta dal forte caldo. Grazie Sindaco Manzoni”.
Ok per i malati ma il senso di civiltà sarebbe che tutti noi pendolari, che quotidianamente utilizziamo questa tratta, e le centinaia di turisti, possono tranquillamente soffrire alle intemperie? La civiltà sarebbe quella di offrire servizi degni di una nazione che si dice evoluta e non far suonare le trombe del trionfalismo per servizi degni del terzo mondo. Ci prendono per i fondelli e vorrebbero anche gli applausi?