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Sull’isola ritorna la stagione delle ruspe

Le avevamo messe da parte, accantonate, quasi riposte in un cassetto. Come si fa, ovviamente in maniera metaforica, con i ricordi di cui non si desidera conservare memoria. Ma le ombre del passato spesso riappaiono in maniera dirompente e – soprattutto quando non ce lo si aspetta – anche decisamente dolorosa. La notizia è di quelle che non può fare piacere, soprattutto laddove dovesse prospettarsi un effetto domino che potrebbe avere conseguenze a dir poco devastanti. Secondo fonti bene attendibili provenienti dalla terraferma, infatti, febbraio sarà il mese che vedrà nuovamente l’arrivo delle ruspe sulla nostra isola per eseguire una serie di demolizioni. La scorsa settimana, infatti, si sono svolte almeno un paio di riunioni sull’asse Questura di Napoli e Procura della Repubblica per fissare le date di alcuni abbattimenti e soprattutto per mettere in atto tutte le operazioni legate alle tematiche di ordine pubblico. Summit che senza dubbio avevano Ischia come oggetto di discussione, se è vero che tra i partecipanti c’era anche l’attuale dirigente del commissariato di polizia, il vicequestore Alberto Mannelli.

Sulle operazioni da portare a compimento c’è preoccupazione, ma anche la giusta dose di tensione. Stavolta, per essere chiari, non ci si troverebbe dinanzi a qualche tetto in lamiera o una rampa di scala da rimuovere ma a qualcosa di decisamente più importante e significativo. Quel che è certo è che le ruspe dovranno demolire un appartamento ubicato nel Comune di Ischia ma che allo stato dell’arte risulterebbe non abitato. Insomma, in un caso del genere quantomeno non si lascerebbe nessuno in mezzo ad una strada. Il vero bubbone, piuttosto, è caratterizzato da una demolizione che dovrà essere effettuata nel Comune di Forio, territorio dove davvero gli ordini di abbattimento sono superiori rispetto a quelli delle altre municipalità isolane. Qui, infatti, le forze dell’ordine dovranno presidiare con attenzione sulle operazioni di abbattimento di un grosso fabbricato nel quale attualmente sono insediate ed abitano tre nuclei familiari, composti anche da prole. Una situazione di non facile gestione e che sicuramente dovrà essere seguita con particolare attenzione. Sembra che le ruspe dovrebbero entrare in azione al massimo entro la metà del prossimo mese, e su questo ci sarebbe ben poco da discutere. Il pericolo, serio, è che nella circostanza potrebbe non trattarsi di qualche caso isolato ma che la macchina dell’autorità giudiziaria potrebbe nuovamente rimettersi in moto.

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