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Svolta Capricho, via all’operazione recupero

Di Francesco Ferrandino

CASAMICCIOLA TERME. Era nell’aria da alcune settimane: sin da quando il Capricho era stato oggetto di una serie di sopralluoghi da parte di esponenti delle istituzioni comunali. Il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, ha firmato l’ordinanza che impone all’Ufficio tecnico comunale di provvedere immediatamente all’esecuzione di una serie di opere presso la struttura, ormai in preda al degrado e pericolosamente fatiscente. Sarà ripulito e sgomberato il primo piano, eliminando tutti gli arredi e le suppellettili, nella parte delimitata dal corridoio antistante i bagni, la Sala Bar e la “Tea room”. Verrà inoltre ripristinata la funzionalità delle porte d’ingresso e degli infissi di tali locali, creando al contempo un diaframma di isolamento tra cucina e sala bar, e tra corridoio bagni e ristorante. Un’altra indispensabile opera sarà la riattivazione parziale dell’impianto elettrico esistente, anche mediante la posa in opera di tubazioni esterne.

L’ufficio tecnico è chiamato quindi a disporre una serie di bonifiche, quali quelle all’impiantistica in copertura, alle facciate, mediante l’eliminazione di corpi estranei o pericolosamente instabili, mentre sarà ripristinata l’impermeabilizzazione sul lastrico solare e dei calcestruzzi ammalorati dalla prolungata incuria. Tale serie di opere è necessaria per la messa in sicurezza e l’eliminazione dello stato di pericolo nei locali della sala bar e la Tea room: l’intenzione è quella di poterle utilizzare senza rischi in attesa dell’esecuzione di lavori di più ampio respiro che interesseranno l’intero Capricho. Le verifiche effettuate negli ultimi mesi sono confluite in una relazione da parte dell’Ufficio tecnico, che ha messo nero su bianco le innumerevoli criticità dell’edificio, ormai accessibile a chiunque anche attraverso i vari vetri infranti delle porte.

Come più volte riportato, il Capricho è stato a lungo il rifugio notturno per senzatetto oppure per avventori estemporanei: un uso che ne ha accelerato il decadimento. Si legge infatti nella relazione tecnica dello scorso 15 novembre: “L’interno è in uno stato di sfacelo. Vi erano escrementi ovunque e una forte puzza di urine. Immondizia diffusa in tutti i locali con vetri rotti per terra”. L’impietosa descrizione prosegue evidenziando le numerosissime infiltrazioni di acqua piovana che hanno pericolosamente contribuito a rovinare l’impianto elettrico, mentre i pavimenti sono sollevati e le pignatte dei solai danneggiati mettono in evidenza i ferri dei travetti arrugginiti. Il piano sottostante, quello per intenderci della vecchia discoteca, è ormai ingombro di vecchie masserizie e di cumuli d’immondizia.

Proprio la relazione dell’ufficio tecnico, che metteva l’accento sui rischi igienico-sanitari, ha indotto l’amministrazione capitanata da Castagna a intervenire d’urgenza: il primo cittadino è per legge la massima autorità sanitaria del paese. Sono comunque ben noti ai cittadini i pericoli strutturali che interessano la staticità, evidenziati in modo drammatico  dal crollo che lo scorso febbraio colpì uno dei solai esterni, e che soltanto per pura fortuna non provocò danni a persone: l’area venne subito transennata e da allora così è rimasta.  Adesso, finalmente, sembra arrivato il momento di passare ai fatti: al di là della secolare diatriba che oppone l’ente di Palazzo Bellavista al Demanio,  il Comune si ritiene titolare dell’immobile, ed è quindi chiamato a provvedere al controllo e alla manutenzione della struttura. Un intervento concreto sembra ormai improcrastinabile: siamo lontani dalla definitiva risoluzione di un problema che ormai si trascina da anni, ma sarebbe quantomeno un inizio per ridare dignità a una struttura storica di Casamicciola, e allo stesso tempo restituire il pieno decoro alla zona circostante, quella piazza della Marina che rappresenta il salotto buono del paese, da sempre biglietto da visita per visitatori e turisti oltre che sito preferito per eventi e manifestazioni. Come quelli del periodo natalizio, ormai davvero alle porte: sarebbe auspicabile che il Capricho, spesso utilizzato come “quinta” degli spettacoli musicali e delle esibizioni da cabaret, si presentasse, se non nella sua forma migliore, quantomeno con un aspetto ben più decente dell’attuale.

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