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Svolta Maronti, finalmente i lavori all’ok della Baia

di Sara Mattera

Buone notizie per la baia dei Maronti, una delle spiaggie più amate dagli isolani, situata nel Comune di Barano. Lo scorso 17 Febbraio, la Città Metropolitana di Napoli ha approvato una serie di progetti per la protezione delle coste campane per una somma di circa 2 milioni di euro. L’ingente cifra, oltre che finanziare progetti di messa in sicurezza dei tratti terminali delle foci del lago D’Averno e del  lago Ucrino nella vicina Pozzuoli  e quelli di protezione costiera del litorale di Piano di Sorrento, sarà destinata anche alla baia marontina.  Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha, infatti, approvato il progetto preliminare per la messa in sicurezza di uno dei costoni a ridosso della suddetta spiaggia. L’opera consisterà nel rafforzamento corticale e protezione del piede della costa rocciosa centro-occidentale della baia, in particolar modo, nel tratto che da via Fondolillo si dipana, per circa 200 metri, verso Cava Scura, nella vicina Sant’Angelo. La zona in questione fu interessata da un evento franoso nel 2014 causato dalle pioggie e dalla sempre più forte erosione marina e a seguito del quale, si riversarono grossi massi e relativi detriti sulla striscia dell’arenile sottostante. Una dissesto idrogeologico pericoloso per l’incolumità umana che portò l’amministrazione comunale di Barano a segnalare la situazione alle autorità competenti della Regione Campania. Il progetto per i lavori di messa in sicurezza prevede, dunque, il rafforzamento del costone in questione con l’eliminazione di piante, arbusti e massi pericolosi, il rivestimento della scarpata con una copertura metallica e rafforzamento del sistema di regimentazione delle acque meteoritiche. Inoltre, al fine di ridurre l’azione corrosiva operata dal mare, sarà realizzata anche una scogliera, parzialmente sommersa, mediante l’utilizzo di scogli naturali.  Il tutto per una cifra pari a 999.486 mila euro. Quasi un milione, insomma, per la messa in sicurezza della collina marontina che da tempo, ormai, è rischio frana a causa dei sempre più frequenti fenomeni corrosivi che hanno condotto al dissesto idrogeologico della zona. Già nel 2002 è stato, infatti, realizzato un intervento di ripascimento artificiale dell’intero arenile dei Maronti anche se, purtroppo, i fenomeni corrosivi sono continuati e, oggi, la spiaggia in località Cavascura, è quasi completamente scomparsa. Come non menzionare, poi, anche la tragedia del Febbraio dello scorso anno che sconvolse l’isola, quando il ristoratore Giuseppe Iallolardo, trovò la proprie morte, dopo essere stato colpito da una frana che interessò la zona dell’Olmitello, area considerata, da oltre 10 anni, ad alto rischio  idrogeologico per la pubblica e privata incolumità.  Per l’uomo cinquantenne, che rimase intrappolato sotto i detriti della frana, in un pomeriggio piovoso invernale, non vi fu più nulla da fare. Una tragedia che forse, si sarebbe potuta evitare se- come dichiarò all’epoca dei fatti anche il sindaco di Barano, Paolino Buono- la Regione e le amministrazioni competenti centrali non avessero lasciato soli per anni i sindaci isolani nel prevenire il rischio idrogeologico. La notizia dell’approvazione del progetto di messa in sicurezza dei costoni della baia dei Maronti, arriva, dunque, ad un anno esatto dalla tragica scomparsa del ristoratore baranese.  Ora, dopo l’ok di De Magistris, dunque, si procederà ad approvare il progetto definitivo,  a cui seguirà l’apertura del bando di gara per l’appalto dei lavori. L’opera, che rientra nel progetto di rafforzamento della coste campane al fine di migliorare le condizioni ambientali della fascia costiera del territorio flegreo, è stata già inserita nel programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018 che verranno realizzate dalla Città Metropolitana di Napoli.  Stando alla delibera della Giunta napoletana, la messa in sicurezza del costone dei Maronti dovrebbe essere realizzata già entro questo 2016.  C’è da sperare, comunque, che la  nuova scogliera di protezione del costone, non sia come quella già realizzata nella zona, dieci anni fa,  dalla Regione Campania  che creò un opera fatta male e non conforme alla totale protezione dell’arenile. Una scogliera, insomma, che ancora adesso  a protestare non solo i cittadini, ma pure l’ammministrazione baranese.

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