Svolta nel trasporto di benzina e rifiuti, addio al monopolio
Dalla notte appena trascorsa una silenziosa rivoluzione si è materializzata nei trasporti marittimi ischitani e procidani ed è una di quelle novità che almeno sulla carta dovrebbero portare ad una vera e propria rivoluzione e soprattutto – che di questi tempi è la cosa più importante – ad un notevole risparmio per le tasche dei cittadini (ma questo è da vedere, e lo spiegheremo più avanti): dopo quasi dieci anni infatti è finito il monopolio del trasporto marittimo dei rifiuti visto che accanto a Traspemar si è materializzata d’incanto la Medmar. La compagnia delle navi bianche e blu torna infatti al trasporto dei rifiuti, attività che ha effettuato a intermittenza nel corso della sua storia, destinando a tale scopo la vituperata Agata Buono. Le avvisaglie della rivoluzione si erano avute nelle scorse settimane quando Medmar aveva inviato a tutti i comuni di Ischia e Procida ed alle società, pubbliche e private, impegnate nella raccolta e smaltimento di rifiuti sulle due isole, una missiva in cui informava dell’inizio dei collegamenti dedicati a RSU, differenziata e rifiuti speciali ma soprattutto delle tariffe applicate.
La compagnia ischitana infatti, evidentemente consapevole di dover recuperare il gap con Marrazzo, “aggredisce” il mercato oltre che con una flotta ed una organizzazione ben più strutturata e consistente, anche con prezzi decisamente concorrenziali che, secondo i bene informati, sono fino al 50 % inferiori a quelli attualmente pagati dalle varie Ischia Ambiente, AM.Ca., Super Eco, Tekra e via dicendo. Sono evidentemente gli effetti benefici della concorrenza, perché a chi segue da vicino le vicende armatoriali nostrane, non era sfuggito che da qualche mese la stessa Traspemar aveva rotto la pax marittima dando vita (con il Don Angelo, una ex nave appoggio trasformata in traghetto ro ro) ad un servizio di trasporto di benzina e gas alternativo proprio a Medmar, puntando anche in quel caso su tariffe migliori che avevano permesso alla compagnia di navigazione made in Frattamaggiore di pigliarsi più di un cliente Medmar e consentendo altresì di abbassare notevolmente i costi del trasporto via mare delle merci infiammabili e senza dimenticare che da mesi, con il Giuseppina Prima, la stessa Traspemar trasporta da Pozzuoli mezzi commerciali, auto e passeggeri sulla rotta per Casamicciola, tradizionalmente operata da Medmar.
Al di là delle schermaglie tra armatori il dato positivo è che, con il moltiplicarsi delle linee, calano subito le tariffe di trasporti speciali che incidono in maniera diretta sul portafoglio degli ischitani e dei procidani: in passato abbiamo infatti più volte registrato dagli addetti ai lavori che, sulle nostre isole, il costo della gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti o più semplicemente quello dei carburanti alla pompa o del gas per usi domestici era direttamente collegato alle spese sostenute per trasferire i rifiuti in terraferma o per far arrivare a Ischia e Procida benzina, gas e gasolio. Adesso che le tariffe di trasporto crollano per effetto della guerra tra le compagnie siamo curiosi di verificare se trascineranno verso il basso anche le pesanti cartelle TARI che – nel caso degli alberghi e delle attività commerciali in genere, ad Ischia, raggiungono importi esorbitanti – e se il taglio netto dei costi del traghettaggio permetterà altresì agli ischitani di pagare la benzina e gasolio come in terraferma, risparmiando così in media almeno 25/30 centesimi a litro. Questo è l’auspicio, se non dovesse accadere smettiamola di raccontare la barzelletta del costo del trasporto. Davvero non è più il caso.
Gaetano Ferrandino