CRONACA

Liquami dal Rio Corbore, l’appello: Si metta fine a trent’anni di indecenza

Il dirigente del PCIML Gennaro Savio evidenzia ancora una volta una storica ed irrisolta criticità. Che crea danni d’immagine al turismo ma mette a repentaglio anche la salute pubblica

Dopo quelle di Posillipo, giungono dall’isola d’Ischia immagini amatoriali, ma eloquenti, catturate da villeggianti ed operatori balneari, di un copioso sversamento di liquami finiti in mare nei giorni scorsi, così come hanno testimoniato coloro che in quel momento si trovavano sul lido del Comune di Ischia, dopo un breve acquazzone è giunta a mare una enorme quantità di liquami puzzolenti di gran lunga superiore rispetto al volume di pioggia venuto giù. In pochi minuti la chiazza di acqua di colore marrone-giallognolo  è diventata enorme allargandosi a macchia d’olio su gran parte del litorale.

I turisti increduli, soprattutto per la puzza nauseabonda che si è rapidamente diffusa in zona, hanno immediatamente lasciato le spiagge interessate dallo sversamento. “Sono venticinque anni che vengo in questa stupenda Isola – ci ha raccontato un turista di Iesi – e intorno alle 18.30 guardando il mare ho visto schiuma moto bianca che mano mano si è diradata, è poi è iniziato a venire un colore marrone e giallo dell’acqua e se posso dirlo, anche molto puzzolente. Sapeva di fogna”. “Quello che abbiamo visto è stata una cosa indecente – ci ha detto un’altra turista – da vedere e da sentire. Siamo arrabbiatissimi”.  

E’ successo un episodio molto sgradevole – ci ha riferito una storica villeggiante napoletana – c’è stato un temporale che però è durato pochissimo e subito dopo il mare si è sporcato in maniera ingiustificabile rispetto alle quatto gocce d’acqua fatte. Infatti anche dall’odore che il mare ha emanato, è di tutta evidenza che qualcuno, non so dove, ha sversato dei liquami senza nessun rispetto né per l’ambiente, né per la salute dei nostri figli, ma anche dei figli degli ischitani”.

Uno sversamento simile, si era già verificato, dopo un brevissimo temporale, il 9 luglio. Il canalone che sfocia sul lido ischitano, detto del “Rio Corbore”, raccoglie le acque piovane a partire da Piedimonte, Frazione del Comune di Barano d’Ischia, e giunge sul lungomare “Cristoforo Colombo” costeggiando la strada principale. A tratti scoperto, come lo è ad esempio in zona Pilastri e nei pressi del Cimitero di Barano, spesso emana una puzza a dir poco nauseabonda  e molto fastidiosa per i residenti del circondario. A chiamarci affinché ci interessassimo dell’annoso problema e mostrassimo le immagini dello sversamento realizzate e postate sui social dai turisti che successivamente ce le hanno inviate, è stato Ventura Di Scala del Ristorante “Dai tu”.

Caro Gennaro – ci ha detto amareggiato per telefono invitandoci a recarci al lido -, noi non ne possiamo più. Con tuo padre fate tante battaglie, aiutateci a far risolvere questo problema”. “Non si capisce – ha aggiunto Ventura – perché su questo problema le amministrazioni comunali siano assenti come sulla questione delle spiagge che stanno scomparendo e ci vorrebbe un serio ripascimento. Sono quarant’anni che questo fenomeno si ripete e nessuno prende provvedimenti. Le amministrazioni sono latitanti e gli ischitani non si fanno sentire quasi non abbiano figli e nipoti. La verità è che siamo tutti corrotti, ecco perché non protestiamo tutti uniti per chiedere il miglioramento della nostra Isola che ormai è diventata peggio di una città”. Gli sversamenti del “Rio Corbore” interessano periodicamente le coste ischitane da circa trent’anni come ci ha confermato Gianni Vuoso che circa vent’anni fa costituì anche un comitato di lotta con cittadini e operatori per chiedere la soluzione del problema che gli amministratori comunali di Ischia e Barano non hanno mai avuto la volontà politica di risolvere. Il verificarsi, ancora nel 2019, degli sversamenti sulla costa ischitana, rappresenta una delle peggiori vergogne politiche e sociali di cui sono totalmente responsabili gli amministratori comunali ischitani e baranesi degli ultimi trent’anni e che, nonostante tutto, sono sempre stati rieletti alla guida del paese.

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Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato dal Segretario generale Domenico Savio, e cioè dell’unica forza di opposizione politica nonostante non ancora presente in Consiglio comunale, oltre alla definitiva soluzione del problema per cui continuerà a battersi senza se e senza ma, chiede che si faccia piena chiarezza su quanto accaduto in questi giorni e su quale sia stata la causa reale degli ultimi sversamenti.

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*DIRIGENTE PCIM-L

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