CULTURA & SOCIETA'

FINO ALL’EPIFANIA NELLA SEDE DEL COMUNE DI CASAMICCIOLA UNA MOSTRA D’ARTE CURATA DA YLENIA PILATO PER CELEBRARE LA RISCOSSA DELLA LUCE “SULLA SCIA DELLA COMETA”

IL PENSIERO DELL’ANIMA DELLA INSTANCABILE CURATRICE DELLA MOSTRA L’ARTISTA FORIANA YLENIA PILATO: " LA MOSTRA" SULLA SCIA DELLA COMETA", VUOLE LANCIARE UN PROFONDO MESSAGGIO. LA COMETA È IL SIMBOLO DI LUCE E DI SPERANZA,  ILLUMINA IL PRESEPE E RINNOVA LA PROMESSA D'AMORE E DI SALVEZZA. LA STELLA COMETA, CHE RISPLENDE SOPRA LA MANGIATOIA IN CUI AVVIENE IL GRANDE MIRACOLO, HA LO SCOPO DI RINNOVARE L'AMORE PER GESÙ E RINVIGORIRE LA FEDE CHE RIPONIAMO IN LUI. ALLONTANA LE TENEBRE E IL BUIO CHE SI PRESENTA SUL NOSTRO CAMMINO, ILLUMINANDO LA STRADA. GLI ARTISTI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA MOSTRA HANNO RAFFIGURATO LA SCENA DELLA NATIVITÀ, CON MARIA, GIUSEPPE, GESÙ E LA STELLA COMETA. QUESTE RAPPRESENTAZIONI SONO PARTE DI QUELL'AFFASCINANTE MICROCOSMO CHE NEL PRESEPIO COSTITUISCONO UN'ARMONICA UNITÀ,  NON SOLTANTO A LIVELLO VISIVO" - IN ESPOSIZIONE LE OPERE DEGLI ARTISTI FRANCESCO MAZZELLA, ANTONIO MENOTTI PUGLIESE, RANIA ANDON, ARTISTAXCASO, ROSA PATALANO, JOANNA SOFII KOC, ALESSANDRO ASTARITA, NUNZIA ZAMBARDI, VITO PATALANO, MAGDA KISMET, EMILY SIRABELLA,  ADELANTE GIANNI MATTERA, CLEMENTINA PETRONI,  AMBROGIO CASTALDI, ROBERTA LEVATO, JUSTINE BUONO, ANNA LAMONACA, BARBARA LO FERMO E YLENIA PILATO.

Lo scorso venerdì 22 dicembre, presso la nuova sede del municipio di Casamicciola Terme in Via Salvatore Girardi numero 15, è stata inaugurata la mostra intitolata ” Sulla scia della cometa”, organizzata per celebrare la riscossa della luce, seguendo la lunga scia della cometa da Natale fino all’Epifania. Così lo spirito si eleva alla vera dimensione del Natale, seguendo la luce che illumina la via, proprio come la stella che guidò i Re Magi. Tutti attendiamo una stella che ci guidi verso un futuro sereno, una stella che potrà giungere. In esposizione le opere degli artisti Francesco Mazzella, Antonio Menotti Pugliese, Rania Andon, Artistaxcaso, Rosa Patalano, Joanna Sofii Koc, Alessandro Astarita, Nunzia Zambardi, Vito Patalano, Magda Kismet, Emily Sirabella,  Adelante Gianni Mattera, Clementina Petroni,  Ambrogio Castaldi, Roberta Levato, Justine Buono, Anna Lamonaca, Barbara Lo Fermo e Ylenia Pilato.

Ognuno di loro ha raffigurato nelle sue opere la centralità del sacro, ispirandosi alla natività, agli angeli, al presepe e a tutto ciò che è collegato alla dimensione spirituale, al fine di lanciare un messaggio: attraverso l’arte, vogliamo augurare di non perdere di vista la nostra stella cometa. Fu Giotto il primo a rappresentare la stella cometa seguita da una scia luminosa. Mai, prima di allora, un pittore aveva disegnato la stella della natività in quel modo. La stella di Betlemme è il fenomeno astronomico raccontato nel Vangelo di Matteo che ha guidato i Re Magi verso Gesù Bambino. Matteo nel Vangelo parla di una stella grande come mai si era vista:” una stella grandissima che splendeva tra queste stelle e le oscurata, tanto che le stelle non apparivano più “. Lo storico d’arte Giuliano Pisano afferma che fu Origine, un dotto cristiano d’Alessandria d’Egitto nel terzo secolo, il primo a sostenere che la stella di Betlemme dovesse essere una cometa. In alcuni dipinti esposti presso la nuova sede del municipio di Casamicciola, in occasione della mostra ” Sulla scia della cometa”, vediamo il dettaglio della stella cometa sulla grotta. La chioma, che circonda la stella raggiata, vibra con sfavillante energia, mentre le sfumature della lunga coda producono un effetto quasi dinamico agli occhi del visitatore. La stella cometa è uno dei simboli dell’attesa del Natale. In passato, oltre a Giotto, anche altri artisti furono suggestionati da stelle e comete” lucenti come il sole”, da Durer a Turner, da Van Gogh, con la sua celebre notte stellata,  fino ad arrivare più vicino a noi, con la guerra e il foro di una granata su un muro della Palestina di oggi reinterpretato da Bansky: una stella ferita che scuote le coscienze. Si intuisce che simbolismo e Natale vanno di pari passo.

L’utilizzo della stella nell’iconografia della visita dei Magi era già presente nelle catacombe dell’antica Roma.  Sulla scia della cometa  è la mostra collettiva d’arte incentrata sul simbolo della stella cometa, luce contro la guerra e le divisioni ed è il seguito della precedente mostra organizzata alle Antiche Terme Comunali di Ischia sempre dalla curatrice Ylenia Pilato intitolata ” L’arte messaggera di pace “. Spiega così la curatrice Ylenia: ” La mostra” Sulla scia della cometa”, vuole lanciare un profondo messaggio. La cometa è il simbolo di luce e di speranza,  illumina il presepe e rinnova la promessa d’amore e di salvezza. La stella cometa, che risplende sopra la mangiatoia in cui avviene il grande miracolo, ha lo scopo di rinnovare l’amore per Gesù e rinvigorire la fede che riponiamo in lui. Allontana le tenebre e il buio che si presenta sul nostro cammino, illuminando la strada. Gli artisti che hanno partecipato alla mostra hanno raffigurato la scena della natività, con Maria, Giuseppe, Gesù e la stella cometa. Queste rappresentazioni sono parte di quell’affascinante microcosmo che nel presepio costituiscono un’armonica unità,  non soltanto a livello visivo”. Ed ecco che le note armoniche del tempo di Natale si riflettono anche nell’arte, come componente essenziale tra le innumerevoli interpretazioni dedicate al grande momento della liturgia cristiana. Il tema iconografico della nascita di Cristo è presente nella cultura figurativa da moltissimi secoli, carico di suggestioni e pregnanza sacrale.

La serata inaugurale della mostra ” Sulla scia della cometa” è stata allietata dagli zampognari, i quali hanno contribuito a diffondere l’annuncio della nascita di Gesù tra gioia e speranza con la loro melodia. Un grande piacere è stato per i presenti avere gli zampognari ospiti della serata. Loro sono i custodi di una tradizione storica e culturale che rappresenta un’identità territoriale.  Un suono che sa di speranza davanti a quel bambino che da oltre duemila anni rappresenta il simbolo della pace. Così è stato regalato un momento magico e anche un augurio speciale durante l’inaugurazione della mostra. Il suono delle zampogne, colonna sonora del nostro Natale, ha rallegrato tutti. Simbolo di umilta’ e di autenticità,  gli zampognari riconducono a quel sentimento intimo e puro per un Natale vissuto all’insegna della semplicità,  accompagnato da una melodia che sa riscaldare l’anima. Il mistero del Natale ci viene proposto nel suo significato più profondo, quello del farsi carne della parola di Dio. L’Onnipotente si fa fragile bambino e chiede di essere riconosciuto in ogni fragilità e debolezza. Ma è proprio nella debolezza che si manifesta la signoria di Dio sul mondo, quella che fa uscire la storia delle sue contraddizioni e la indirizza verso un componimento di salvezza.

La mostra ” Sulla scia della cometa” diventa così un toccante viaggio nell’arte sacra, offrendo uno sguardo profondo sulla purezza dell’infanzia attraverso opere capaci di trasmettere un messaggio di grazia, sacralità e innocenza. Un’esposizione modesta negli spazi, ma immensa perché invita a riflettere sul senso stesso della vita umana, in un periodo in cui la sofferenza di tantissimi bambini spalanca ferite profonde. La poesia della natività risplende presso il nuovo municipio di Casamicciola. Il bambin Gesù è il senso profondo di speranza e grande attesa dell’uomo. La mostra offre una speciale occasione per riflettere sulla disarmata purezza dell’infanzia, travolta, oggi come ieri dalla sciagurata e disumana violenza degli uomini che preferiscono la guerra e le tenebre alla luce e alla pace, l’odio all’amicizia,  il pessimismo alla speranza. Durante la serata inaugurale, ha presenziato il giornalista Giuseppe Mazzella, il quale ha ricordato come l’intera comunità di Casamicciola sia stata fortemente martoriata, ma che manifesta l’ardente desiderio di voler risorgere dalle proprie ceneri dopo i tragici avvenimenti che hanno scosso tutta la comunità. Durante la serata, Clementina Petroni ha letto la sua poesia dedicata alla frana del Monte Celario. La speranza che arde nel cuore del popolo ferito è quella di rinascere, partendo anche da eventi culturali come questo organizzato al municipio, che possono simboleggiare il motore della vita vera.

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La gioia sarà completa quando il popolo avrà nuovamente una casa propria, allora si che potremmo godere di una gioia profonda tutti quanti e ringraziare il Signore. Prima di tutto il tempio che dobbiamo celebrare è Dio. Paolo nella prima lettera ai Corinzi diceva:” tutti siamo assetati da un solo spirito”, le membra hanno cura le une delle altre.  Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme, così come se un membro è onorato tutte le membra gioiscono con lui. Casamicciola diventerà veramente risorta quando noi capiremo che per trasformare una società dovremo trasformare prima noi stessi,  mettendo in pratica il comandamento di Gesù “‘ amatevi l’un l’altro come io ho amato voi”. La curatrice Ylenia così si esprime:” noi artisti oggi vogliamo muovere un primo passo in questa nuova sede comunale. Con il cuore colmo di gioia ringrazio tutti i partecipanti che hanno contribuito alla realizzazione di questo bellissimo evento che ha un nome poetico, ovvero ” Sulla scia della cometa”. Gli avvenimenti catastrofici di Casamicciola ci hanno trasmesso un chiaro messaggio. Abbiamo vissuto chi più chi meno tutti giorni di dolore e di smarrimento. L’insegnamento che dovremmo trarre dall’ esperienza vissuta è saper apprezzare ciò che si ha, anche se è poco o non abbastanza, soffermandoci sulla sobrietà e sull’essenzialita’ . Le catastrofi ci hanno insegnato quanto era bella la nostra Casamicciola,  molte volte bistrattata nei ragionamenti, quanto erano importanti i nostri luoghi del cuore e le nostre case.Terremoti e frane hanno fatto scempio di vita, quante esistenze spezzate e quante persone che sono morte per il dolore e lo strazio. Questi eventi tragici hanno fatto anche scempio di memoria, ci hanno insegnato la precarietà,  mettendo a dura prova il tessuto economico.

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Ma ecco che si riaccende la speranza” , continua Ylenia. ” Ho voluto organizzare la mostra “Sulla scia della cometa” in questa nuova sede comunale di Casamicciola per alimentare il desiderio di andare avanti, di ricostruire non soltanto con i mattoni e con il cemento, ma di creare vicinanza verso la popolazione, quella vicinanza che va più veloce di quella materiale. Siamo qui, artisti uniti in mostra, per dare un segno di speranza a voler diventare ancora di più un popolo nuovo, dove alcuni di noi qui sono nati e qui hanno la loro vita. Ripartire da qui, sulla scia della cometa, verso azioni concrete. Il dolore si affievolisce per un attimo, lasciando spazio ad una sensazione diversa, la sensazione che quelle ferite che tutti noi abbiamo possono essere risanate. Ammirare le opere degli artisti in mostra farà sicuramente bene all’anima, perché trasmettono la fede che mai deve vacillare. Oscar Wilde amava ricordare che è sacro il luogo del dolore. Mi piace pensare che le sofferenze patite da tutti quanti noi legati ad alcuni luoghi di Casamicciola, possano aver rafforzato la nostra fede. Attraverso essa, possiamo ritrovare un pezzo della nostra anima. Per tutti noi artisti è stato un segno poter partire con questo evento, che mi auguro possa rappresentare un’inizio di una pagina culturale e storica della nostra amata Casamicciola che non andrà dimenticata. Finalmente è stata inaugurata anche questa nuova sede comunale. In segno di omaggio l’amministrazione ha voluto apporre su una parete le fotografie di tutti i sindaci che hanno amministrato Casamicciola,  dalla nascita della Repubblica italiana nel 1946 fino ad oggi. Con l’inaugurazione del nuovo municipio il paese compie un altro passo verso la normalità e il recupero della piena efficienza amministrativa,  fondamentali per la rinascita e la ripartenza. La mostra “Sulla scia della cometa” durerà fino al 6 gennaio 2024 e sarà visitabile negli orari di apertura al pubblico del comune e resterà chiusa solo nei giorni festivi. Conclude Ylenia:” Un grande ringraziamento al Sindaco Giosi Ferrandino che ha accolto con piacere la mia richiesta di voler realizzare la mostra presso la nuova sede comunale.  Ben vengano altri eventi sulla scia della cometa, la buona stella che ci guida.”

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione: Ylenia Pilato

antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

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