CULTURA & SOCIETA'

“Solo la pioggia”, all’Antoniana si presenta il romanzo di Longo

Dialogherà con l’autore il giornalista Ciro Cenatiempo

Venerdì 29 ottobre doppio appuntamento presso la Biblioteca Comunale Antoniana: a partire dalle 18.00 e in seguito dalle 19.30, presentazione dell’ultimo romanzo di Anrej Longo “Solo la pioggia” (Sellerio editore). Dialogherà con l’autore il giornalista Ciro Cenatiempo. «È impossibile non amare questo romanzo, duro e cristallino come un diamante» (Antonio Manzini) Il nuovo romanzo di una delle voci più forti della nostra letteratura di questi ultimi anni. Un dramma breve e furioso, impietoso e teso, che in movimenti precisi e in un solo spazio è capace di generare una deflagrazione. Tre fratelli, Carmine, Papele e Ivano, i fratelli Corona. Sono costruttori edili, temuti e rispettati nel paese per un passato inquietante ormai seppellito con il denaro e gli affari. Carmine è la mente; Papele è il braccio; poi c’è Ivano, il fratello piccolo, che ha studiato, non ha conosciuto la giungla della strada, e per hobby fa fotografie belle e malinconiche. Ogni anno, nell’anniversario della morte del padre, si danno appuntamento. Una visita al cimitero senza mogli, figli o parenti. E poi una cena, solo loro tre. Bere, mangiare, ridere, condividere tutto, come solo tra fratelli è possibile. Una consuetudine che dura da undici anni.

La cena è prevista a casa di Ivano, che vive da solo e in cucina ci sa fare. Quella sera piove, una pioggia inarrestabile e forsennata, che con la complicità del vino induce i tre fratelli ad aprirsi più del solito. Potrebbe essere una serata catartica, in cui liberarsi di maschere troppo a lungo portate. Ma la verità fa più paura di una comoda menzogna. Solo la pioggia è un romanzo breve e furioso, che in movimenti precisi e in un solo spazio è capace di generare una deflagrazione, mettendo in scena il legame inscindibile che serra col nodo scorsoio chi è cresciuto assieme e solo nella famiglia ha riposto la fiducia. E mentre l’acqua scende incontenibile dal cielo, sgretolando i muri delle case costruiti con troppo poco cemento, alla stessa maniera vengono spazzate via le certezze dei tre fratelli. Con questo dramma feroce, impietoso, tesissimo, Andrej Longo si conferma una delle voci più forti della nostra letteratura di questi ultimi anni, capace come pochi di muoversi intorno ai confini dei generi letterari

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