CULTURA & SOCIETA'

25 marzo: Annunciazione del Signore a Maria

Un anno fa papa Francesco ha consacrato finalmente in modo speciale la Russia e l’Ucraina a NS di Fatima

di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

Il grande papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 e dal 13 marzo 2013 è il 266° papa della Chiesa Cattolica,il primo papa proveniente dal continente americano, proveniente dall’ordine religioso della Compagnia di Gesù (Gesuiti). Nato in una famiglia di emigranti di origini piemontesi e liguri, è il primogenito dei 5 figli di Mario Bergoglio funzionario delle ferrovie salpato il 1° febbraio del 1929 dal porto di Genova a bordo del transatlantico “Giulio Cesare” per cercare fortuna a Buenos Aires (così chiamata perché dedicata a Maria SS del vento favorevole). La madre era ligure e si chiamava Regina Maria Sivori, casalinga. Arrivarono a Buenos Aires il 15 febbraio (là era estate). All’età di 21 anni, a causa di una grave forma di polmonite, gli venne asportata la parte superiore del polmone destro, in quanto allora non esistevano ancora gli antibiotici. Perito chimico si manteneva facendo le pulizie in una fabbrica e poi facendo anche il buttafuori in un locale malfamato di Cordoba in Argentina . Ha avuto anche una fidanzata prima di intraprendere la vita ecclesiastica e laureandosi in filosofia nel 1963 e insegnando per tre anni letteratura e psicologia. Nel 1986 si reca in Germania per approfondire gli studi filosofici e qui conoscerà l’immagine votiva di “Maria che scioglie i nodi”, una devozione che egli ha diffuso.

Il 20 maggio 1992 il papa S.Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo di Buenos Aires e il 21 febbraio 2001 lo nomina cardinale, divenendo anche capo della Conferenza Episcopale Argentina. Rinunciò a vivere nella comoda sede dell’episcopato a favore di un comune e semplice appartamento dove si cucinava da solo i pasti, spostandosi su mezzi pubblici: grande semplicità! Il suo motto episcopale è “Miserando atque eligendo “ , cioè le parole di Gesù rivolte a Matteo “lo amò e lo scelse”. Lo stemma è azzurro con al centro il disco raggiante delle lettere IHS = Jesus hominis salvator con tre chiodi della Passione; sotto la stella a otto punte = devozione alla Vergine Maria e a sinistra il nardo d’oro = devozione a S.Giuseppe. Il papa decise di risiedere nella comune domus santae Martae, anziché nel grande appartamento papale del palazzo apostolico. Spiegò ai giornalisti: “Nell’elezione, io avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il clero il cardinale Clàudio Hummes. Quando la cosa diveniva un po’ più pericolosa, lui mi confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui mi abbracciò, mi baciò e mi disse: -Non dimenticarti dei poveri!- E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi subito in relazione ai poveri ho pensato a S.Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. E così è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi”. Combatte lo scandalo della pedofilia e ha denunciato e condannato la teoria anticristiana del governo argentino del presidente Macri e della Kirchner per l’abolizione dei sessi stabiliti dal Creatore. Ha scritto: “si tratta di colonizzazioni ideologiche. Dire che il sesso ognuno lo può scegliere è peccato contro Dio Creatore!”. Ha sempre combattuto le diseguaglianze economiche. Memorabile il 25 marzo 2022, solennità dell’Annunziata e messaggio della Regina della pace da Medjugorje,quando Francesco, primo papa, ha consacrato, come richiesto da Fatima, in modo speciale la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Il papa ha invocato la Madonna affinché guidi l’umanità, in questo periodo di guerra tra Russia ed Ucraina, “attraverso i sentieri ripidi e faticosi della fraternità e del dialogo, sulla via della pace”. “Quella della Madonna non è un’accettazione passiva o rassegnata, ma il desiderio vivo di aderire a Dio, che ha ‘progetti di pace e non di sventura’. È la partecipazione più stretta al suo piano di pace per il mondo. Ci consacriamo a Maria per entrare in questo piano, per metterci a piena disposizione dei progetti di Dio”, ha concluso il papa: “Lo guidi attraverso i sentieri ripidi e faticosi della fraternità e del dialogo, sulla via della pace”. NB:l’ultimo dogma richiesto da “Maria Signora di tutti i popoli” nelle Apparizioni di Amsterdam e già convalidate dalla Chiesa è l’ultimo della storia Mariana “Maria Corredentrice, Mediatrice, Avvocata”, che precederà immediatamente il Suo trionfo annunziato a Fatima. Alla Fine il mio Cuore Immacolato trionferà.

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