CRONACAPRIMO PIANO

Celario, lunedì il primo sopralluogo dei consulenti tecnici

Alle ore 12.00 del 19 dicembre l’ispezione nelle zone teatro della frana dello scorso 26 novembre. Gli ingegneri Lisa Borgatti e Armando Brath, nominati dalla Procura, eseguiranno gli accertamenti tecnici non ripetibili a supporto delle indagini

Si svolgerà lunedì 19 dicembre la prima ispezione dei consulenti della Procura sul luogo che ha originato l’ennesima tragedia a Casamicciola. Alle ore 12.00 infatti in via Celario e sulle altre zone teatro della frana dello scorso 26 novembre si svolgerà il primo sopralluogo dei consulenti tecnici, Lisa Borgatti, geologa, e Armando Brath, ingegnere ambientale, entrambi docenti presso l’università di Bologna, nominati la settimana scorsa dai sostituti Procuratori, Stella Castaldo e Mario Canale, coordinati dal Procuratore Aggiunto, Dottoressa Simona Di Monte, per gli accertamenti tecnici non ripetibili, ai sensi dell’articolo 360 del codice di procedura penale, che dovranno accertare come e perché si è originata la frana di Casamicciola, e le eventuali opere, realizzate o mancate, per scongiurare i rischi.

Le persone offese, cioè i familiari delle vittime, nelle persone dei signori Castagna Francesco, Impagliazzo Fortunata, Castagna Sara, Castagna Rosa, Castagna Giuseppe, Castagna Marianna, Scotto Di Minico Giovan Giuseppe, Espositore Vincenza, Scotto Di Minico Emanuel, Scotto Di Minico Francesco, Mazzella Giovan Giuseppe, Monti Gianfranca, Mazzella Vincenzo, Mazzella Lucia e Mazzella Salvatore tramite i propri difensori di fiducia, gli avvocati Massimo Stilla, Giovanni Di Meglio, Aniello Palomba e Gianluca Palomba hanno deciso di nominare quale consulente di parte la società Quota Zero s.r.l., una società composta da diversi professionisti in materia che avrà il compito di affiancare i consulenti nominati dalla procura nelle attività peritali.

Il compito precipuo dei consulenti tecnici, secondo quanto prescritto dalla Procura, sarà quello di relazionare “circa l’evento franoso e la relativa classificazione; ricostruire lo stato dei luoghi prima e dopo tale evento; se sono state poste in essere opere per la mitigazione della pericolosità delle frane; e quanto altro necessario per la ricostruzione dei fatti”: tale attività sarà diretta a cercare un contributo per fare luce sulle responsabilità della tragedia. I consulenti nominati dovranno depositare il loro elaborato entro il termine di centocinquanta giorni.

L’azione della Procura, già iniziata nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, continua dunque sul campo, ampliando lo spettro di un’indagine che investe numerosi settori della vita amministrativa e sociale del posto, per ricostruire e delineare compiutamente il contesto in cui è maturato il disastro.

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