CRONACA

Sull’isola continua l’arrivo di profughi ucraini

Presso gli uffici del commissariato di polizia di Ischia, dove è stato istituito uno sportello ad hoc, ne sono giunti fin qui oltre 200, di cui 20 minori: molti hanno scelto l’isola per ricongiungersi a parenti o conoscenti

Sono oltre duecento, ma il numero è stimato per effetto, i profughi ucraini fuggiti dalla spaventosa e sanguinosa guerra in atto e sbarcati sulla nostra isola. Con una macchina organizzativa allestita presso gli uffici del commissariato di polizia di Ischia che – va riconosciuto – ha una straordinaria efficienza e funziona come un orologio svizzero. Come documentano le foto che vedete in pagina, gli arrivi sono proseguiti nella giornata di ieri e vanno avanti a ritmo incessante. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di cittadini che hanno già parenti o conoscenti sulla nostra isola e che dunque trovano anche ospitalità ma c’è anche chi arriva a Ischia senza un riferimento preciso con tutto quello che evidentemente ne consegue. Ma dicevamo della macchina allestita presso la sede della ps, dove ogni giorno c’è un interprete che fornisce assistenza a chi ovviamente non può conoscere la lingua italiana più un ausiliario della Pastorale Sociale che non fa mai mancare il proprio apporto per ogni questione di natura logistica.

Ogni giorno presso gli uffici di via delle Terme c’è un interprete che fornisce assistenza a chi ovviamente non può conoscere la lingua italiana più un ausiliario della Pastorale Sociale che non fa mai mancare il proprio apporto per ogni questione di natura logistica

Ma come funziona la “catena di montaggio” per tutti coloro che trovano rifugio ad Ischia scappando da un paese devastato dal conflitto bellico. In commissariato si provvede agli adempimenti di rito, in primis il rilascio del permesso di soggiorno temporaneo di tre mesi (come da decreto). Poi l’interprete in questa fase delicata fa da supporto linguistico mentre contemporaneamente l’unità della Pastorale accompagna tutti i cittadini ucraini per le incombenze di natura sanitaria, partendo dal tampone per verificare l’eventuale positività al covid e poi anche eventualmente per mettersi in regola con il ciclo vaccinale. Va detto che anche diversi esponenti della comunità ucraina presente sulla nostra isola, e peraltro ampiamente rappresentata dal punto di vista numerico, ha messo a disposizione diversi interpreti. A proposito di numeri, sono oltre 20 i minori giunti a Ischia e tutti sono stati inseriti presso gli istituti scolastici, pur con tutte le difficoltà del caso (dovute alla mancata conoscenza della lingua) cui si sta cercando di ovviare in tempi ragionevoli. Alcuni di questi ragazzi sono stati affidati a parenti o conoscenti, altri purtroppo ai servizi sociali.

In commissariato lo sportello “Emergenza Ucraina” è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13: anche l’ASL ha un corner dedicato ed attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30

Nel frattempo si moltiplicano anche sull’isola le iniziative di solidarietà e di vicinanza alla comunità ucraina con raccolte fondi (anche in alcuni supermercati, dove al costo della spesa nel momento in cui si paga il conto si può aggiungere un contributo volontario da destinare alla causa) e sempre presso il commissariato di Ischia è opportuno ricordare che è stato istituito lo “Sportello Emergenza Ucraina” che si occupa esclusivamente dei cittadini provenienti dal paese in guerra con la Russia. Due agenti a disposizione dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 per garantire una presenza fattiva e continuativa, in linea con il motto della polizia di stato (“Esserci sempre”). Anche l’Asl, presso gli uffici di via Alfredo De Luca (ex maternità) ha uno sportello dedicato ed aperto dal lunedì al venerdì nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 13.30.

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Foto Franco Trani

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