CRONACA

Fondi per la ricostruzione, parte l’appello da Casamicciola

L’imprenditore alberghiero Mario Romano lancia una proposta per i finanziamenti vincolati alle attività ricostruttive allo scopo di aiutare coloro che sono in difficoltà nel sostenere l’anticipazione delle spese tecniche e la successiva riedificazione di abitazioni e aziende

Un gesto di solidarietà verso i terremotati che non hanno la possibilità economica di portare avanti le pratiche di condono. È questo uno degli intenti dell’iniziativa varata dall’imprenditore alberghiero Mario Romano e dalla sua famiglia, attraverso una missiva diretta a tutte le principali autorità, dal Governo alla Regione ai sindaci e ai tutti gli enti in varia misura coinvolti nella ricostruzione dopo il sisma che ha colpito l’isola nel 2017. Oggetto della missiva è appunto una «proposta di finanziamenti rivolti alla sicura ricostruzione dei comuni terremotati dell’isola d’ Ischia».

Il testo del documento, che si rivolge direttamente ai rappresentanti degli enti citati, è il seguente: «Avendone già parlato personalmente con  il Dottor Carlo Schilardi  Commissario per la ricostruzione nei territori dell’isola d’Ischia interessati dal sisma dell 21 agosto 2017l, con l’Onorevole Vito Crimi,  con il senatore Contorti dell’ Ottava Commissione Senato, con  il Vicepresidente Regione Campania Onorevole Bonavitacola, con il Dottor Arcuri, con il Sindaco dei Comuni di Lacco Ameno, Forio e Casamicciola Terme ed altrettanti esponenti politici, imprenditori e cittadini dell’ Isola d’ Ischia. Tutti hanno espresso apprezzamento e possibile fattibilità della mia proposta così formulata. Visto che, da indagine da me fatta, ci sono, nei nostri Comuni terremotati, molti Titolari di abitazioni ed Attività Produttive oggetto di condono che non Hanno la possibilità economica di affrontare l’ anticipazione delle  onerose spese Tecniche relative alla presentazione del Condono Edilizio ed al successivo pagamento delle Rate dovute per  il completamento della procedura di definizione del Condono. Visto altresì che molti di questi titolari di immobili ammalorati o resi inagibili dal Sisma versano in grave situazione economia perché oggetti di esposizioni bancarie od altro ed in particolare le Attività Produttive chiuse che hanno perso l’ unica fonte di reddito e lavoro, sicuramente non potranno per ovvi motivi aggravati dalla Pandemia, anche perché le Banche non sono propense  a dare ulteriori nuovi finanziamenti, avviare e sperare in una  ricostruzione del proprio immobile.  Alla luce di quanto espresso siamo a chiedere alle Vostre Pregiatissime Eccellenze ed  a chi di competenza la possibilità di prevedere un accordo con Invitalia o come mi ha suggerito l’ Onorevole Crimi, con la Cassa Depositi e Prestiti, e/o una convenzione, con le dovute garanzie da parte dei titolari di immobili, di finanziamenti, a tasso zero e con un congruo preammortamento, finalizzati alla sicura ricostruzione degli immobili ammalorati sia essi privati che Attività Produttive. Il finanziamento con garanzie da parte dello Stato, da Invitalia oppure dalla Cassa Depositi e Prestiti potrebbe essere ventennale o trentennale, con 4 o 5 anni di preammortamento, ma assolutamente vincolato alla ricostruzione che potrebbe essere di due anni per le case private e per tre anni per le attività alberghiere o immobili più grandi. Periodo di ricostruzione vincolato al finanziamento ed in mancanza della chiusura o rinuncia della ricostruzione nei termini stabiliti da contratto la parte finanziatrice avrà il diritto di chiedere il rimborso della parte finanziata con i dovuti interessi e spese legali e l’ immobile passerebbe di proprietà comunale con destinazione di pubblica utilità.

Finanziamenti che dall’ Ente Finanziatore passerebbero al cittadino e successivamente alle Casse Comunali perché vincolati come e per quanto previsto dal contratto di finanziamento. Sicuramente con questo provvedimento si avrebbero tempi certi sulla ricostruzione e si darebbero al cittadino o Azienda danneggiata sicure possibilità di ricostruzione e di  altrettante serene possibilità di Lavoro e reddito e quindi concrete possibilità di pagamento dei finanziamenti ricevuti.  Altrettanto sicuramente per l’ anno 2023 o 2024 avremo una sicura, serena e dignitosa ricostruzione, non si avrebbero più spese di pagamento di Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) e quindi un grande risparmio per le casse dello Stato Italiano. N.B.   Nota di quanto previsto dal Decreto Terremoto – i finanziamenti per la ricostruzione Centro Italia: In vigore il decreto-legge n. 189-2016 con gli interventi per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma. La concessione dei contributi è subordinata all’impegno a proseguire alle medesime condizioni il rapporto di locazione, di comodato o l’assegnazione in essere alla data degli eventi sismici, successivamente all’esecuzione dell’intervento e per un periodo non inferiore a due anni. In caso di rinuncia dell’avente diritto, l’immobile deve essere concesso in locazione o comodato o assegnato ad un altro soggetto temporaneamente privo di abitazione per effetto del sisma.  Chiediamo umilmente alle Vostre Ill.me Eccellenze  di considerare quanto scritto che comunque dovrà essere oggetto di approfondimenti e/o aggiustamenti.   Siamo fiduciosi nella proposta, anche perché riteniamo che sia la panacea rivolta alla ricostruzione ed anche perché è doveroso da parte dei cittadini esprimere e far presente, a chi di competenza, i propri pensieri». Tutti i cittadini isolano che vogliono sostenere l’iniziativa possono aderirvi sottoscrivendo il documento, presso i seguenti locali: a Casamicciola:  Bar Monti Piazza Maio, Unico Bar e  Bar Del Porto di Piazza Marina, Tabaccheria di Piazza Bagni. A Lacco Ameno:  Bar Le Petit Cafè, Bar Franco, Tabaccheria Piazza Fango. A Forio: Bar La Lucciola.

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