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SOS parenti cercasi: cittadina americana lancia appello sul web

di Sara Mattera

Che le terre americane e la nostra isola siano strettamente interconnesse tra loro non è certamente una novità.  Diverse sono state, infatti, le testimonianze, in questi anni, di ischitani emigrati oltre oceano nel periodo antecedente le due guerre mondiali. La prima metà nel novecento, come ci narra anche la storia, ebbe per protagonisti enormi flussi migratori, soprattutto da parte degli italiani. Tra di essi anche molti isolani che partirono da Ischia per raggiungere l’America e l’Australia con il desiderio di fare fortuna. Pagavano il viaggio vendendosi le piccole proprietà che possedevano e una volta sistemati in terra straniera, inviavano i loro guadagni ai familiari rimasti in patria. Un po’ come accade oggi per le migliaia di migranti che arrivano sulle nostre coste dall’Europa dell’Est e dal Medio Oriente. E mentre il mondo oggi si affligge sempre più per le grandi questioni riguardanti, da una parte, le politiche  internazionali di accoglienza, e dall’altra, il continuo perpetuarsi della cosidetta “fuga di cervelli” di giovani italiani verso l’estero, c’è chi, immigrato di seconda e terza generazione, sogna ancora di poter trovare le proprie radici, pur essendo passato quasi un secolo dall’emigrazione dei proprio antenati dalla propria terra di origine. Proprio come Marsha Claramello Auger, anziana cittadina americana che, in queste ore, ha lanciato un appello a tutti gli ischitani, nella speranza di trovare qualcuno che sappia o conosca qualcosa in merito ai suoi parenti di origine isolana. E, in un mondo sempre più interconnesso grazie ad Internet,  l’appello non poteva che essere lanciato proprio su facebook, il social network per eccellenza in grado di mettere in contatto persone da ogni angolo della terra, o quasi.  “Mi chiamo Marsha Claramello Auger- ha scritto, infatti, la donna nel gruppo “Sei di Panza se…”-“sono nata a Providence, Rhode island, nel 1947. Sto cercando informazioni sui miei antenati di Panza. Questo è quello che credo sia vero: mia nonna, Teresa Di Meglio, nacque a Forio nel 1896. Sua madre, Colomba Caruso, nacque a Panza nel 1861. Colomba sposò Vincenzo Francesco Di Meglio(Forio, 1864) nella chiesa di San Vito a Forio nel 1882.  Essi si trasferirono a Providence, negli States, nel 1909. I genitori di Colomba furono Vincenzo Giuseppe Maria Caruso(Panza, 1821) e Maria Teresa Polito(Panza, 1831). I genitori di Maria Teresa Polito furono Vitantonio Polito(Panza, 1794) e Lucia Iacono(Panza ,1797). Non parlo molto fluentemente in italiano. Capisco e leggo qualcosa, ma non lo parlo e scrivo molto bene. So parlare, capire, leggere e scrivere perfettamente, invece, il francese. Grazie per l’attenzione.” Un appello accorato quella di Marsha che, in verità, sembra non essere stato il primo. La ricerca di eventuali suoi parenti isolani ancora in vita, è cominciata, infatti, nel 2012, quando Marsha, come ha scritto lei stessa nell’appello lanciato sul web, è venuta qualche giorno qui ad Ischia, accompagnata da sua figlia, proprio allo scopo di ricostruire il proprio albero genealogico. Essendo stato, però, poco il tempo a sua disposizione, la donna, all’epoca, non ha avuto molta fortuna, sebbene, a quanto pare, ci sia ancora qualche cittadino isolano che ricorda molto bene Marsha e le sue richerche familiari. Richerche che, a quanto pare, dopo 4 anni, ancora non hanno portato ad alcun risultato. Il rinnovato appello di Marsha, quindi, è stato accolto da molti cittadini panzesi e non che si sono adoperati, in queste ore, nel condividere il messaggio della donna sul proprio profilo di facebook, sperando di poterla aiutare, in qualche modo, a  trovare informazioni  sui propri parenti isolani.  L’appello della donna, però, non è certamente un caso isolato.  Di storie come quella di Marsha, negli ultimi anni, ce ne sono state tante, soprattutto di coloro che si affidano al mondo telematico per cercare i propri familiari.  Nello scorso Agosto, infatti, anche un’altra donna americana, Christa Scalier, lanciò un appello, questa volta su instagram, per ricercare alcuni suoi parenti sul territorio isolano, pubblicando varie foto della sua famiglia e sperando, così, che qualche ischitano si riconoscesse nella descrizione.  Come non menzionare poi James Christian Kimmel, popolarissimo conduttore statunitense che, nel Giugno dello scorso anno, lanciò un appello per ritrovare i suoi parenti isolani in vista della sua venuta ad Ischia, in occasione dell’Ischia Global Fest. Tutte storie di figli o nipoti di immigrati isolani, sbarcati nel secolo scorso oltre oceano con la speranza di fare fortuna. Storie che quindi, hanno tutte un unico comune denominatore: quelle di ricordarci, che in fondo, i fenomeni migratori sono sempre stati una realtà intrinseca del mondo.

 

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