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“Rivoluzione” al Green Flash, a Filomena Schioppa il nono settore

Nell’edizione del 9 dicembre scorso pubblicammo un articolo relativo alle polemiche scaturite dalla volontà, da parte del Comune di Forio, di aumentare i settori da otto a nove. Ad alzare il polverone nella circostanza fu il responsabile del movimento “Aria Nuova” Nicola Manna, che in un breve ma graffiante intervento puntò il dito contro l’amministrazione guidata da Francesco Del Deo, rea a suo dire di aver dato un altro schiaffo ai cittadini foriani.

«Ora – esordì Manna – mi chiedo, in epoca di spending review, in un momento storico anche locale, dove le famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese, e dove la disoccupazione giovanile è a livelli altissimi, come sia possibile che il Comune di Forio stia pensando di passare dagli attuali otto settori (prima erano sette) a nove. È una follia! Questa è l’ennesima iniezione di sfiducia che questa amministrazione è riuscita a somministrare ai foriani». Il referente di “Aria Nuova” e candidato alla carica di sindaco rincarò la dose asserendo che gli attuali amministratori di Forio stanno perseguendo «una strategia clientelare, una tutela del potere che non trova più giustificazioni. Oramai – ammise con amarezza Nicola Manna – la politica ha perso il senso della vergogna».

A poco meno di un mese da queste dichiarazioni, si è giunti alla pubblicazione del decreto (datato però 12 dicembre 2017) con il quale il sindaco Francesco Del Deo ha affidato la titolarità del nono settore alla dottoressa Filomena Schioppa. Il settore, per la cronaca, si occuperà di servizi sociali, pubblica istruzione, informa-giovani e segretariato sociale. «Considerato che gli incarichi relativi alle aree delle posizioni organizzative, nei Comuni privi di qualifica dirigenziale, sono conferiti dal sindaco», il primo cittadino foriano ha decretato «di conferire fino al 31 dicembre 2017 l’incarico di posizione organizzativa alla dottoressa Filomena Schioppa».

«Gli incarichi affidati – si legge ancora nel documento – possono essere revocati prima della scadenza con atto scritto e motivato, in relazione ad intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di specifico accertamento di risultati negativi. La revoca dell’incarico comporta la perdita della retribuzione […] e il rientro nelle funzioni proprie del profilo di appartenenza».

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