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Graffiti nel tunnel del Soccorso, la street art divide i foriani

Non è la prima volta che a Forio nasce e si alimenta una polemica. Anzi, a ben vedere, il Comune turrito potrebbe essere definito “il paese delle polemiche” per antonomasia. Dopo quelle relative alla copia bronzea della Solfatrice e alla collocazione dell’info-point in piazzale Cristoforo Colombo, adesso è la volta dei graffiti che si trovano sotto il tunnel della chiesa del Soccorso. I murales, com’è noto, sono stati realizzati con il placet del Comune dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito della kermesse culturale “Torri in Festa Torri in Luce”. Nonostante gli sforzi profusi dall’architetto Aldo Imer e dall’associazione “Arteggiando”, quella urbana è un genere di arte che non tutti i foriani e gli isolani hanno dimostrato di apprezzare.

I COMMENTI DEGLI ISOLANI. Negli scorsi giorni sono stati molti gli internauti che tramite i social network hanno espresso la propria idea sui graffiti che attualmente decorano una parte del tunnel foriano. Tra questi c’è quello di Raffaello, che scrive: «Idea buona quella di abbellire il tunnel, ma la scelta dei disegni è pessima». Parzialmente positivo è anche il commento di Anna: «Bella idea, ma il tunnel sta cadendo a pezzi». Marcello loda l’iniziativa, ma sostiene che si sarebbero potuti coinvolgere gli artisti locali: «Onestamente l’idea è carina, ma avrei fatto tramonti o scorci caratteristici del nostro paese o paesaggi marini. Forio è piena di artisti: c’era bisogno di chiamarli dalla terraferma?». Per Francesco «l’idea è davvero ottima, ma avrei fatto un sondaggio consultivo per scegliere i temi dei disegni. Magari tra un paio di anni si possono cambiare». Vivo entusiasmo trapela dal commento di Manuel, che scrive: «È la cosa più bella mai fatta sotto quel ponte. Sono davvero contento. L’amministrazione comunale ha finalmente fatto qualcosa di buono». Di ben altro tenore sono invece le ironiche considerazioni di Luigi («Ci sono voluti quattro anni per partorire un topolino dimezzato, forse l’altra metà nascerà il prossimo anno, mai disperare») e quelle decisamente caustiche di Luca («Più avanti, a trecento metri, c’è una fogna a cielo aperto: forse ci avete fatto il naso e l’abitudine»).

GIGI LISTA: «I GRAFFITI NON BASTANO A COPRIRE TUTTO LO SPORCO». A intervenire nel dibattito è stato anche Gigi Lista. Il leader dell’associazione “Noi siamo Nessuno” ha colto l’occasione non tanto per giudicare la fattura dei murales, quanto per criticare aspramente l’operato dell’amministrazione comunale. «Quella di fare i disegni sotto il tunnel del Soccorso – ha affermato Lista – sembra un po’ la storia di chi non si lava ma si spruzza il deodorante addosso. Oramai dovremmo aprire gli occhi: una giunta che ha creato solo scempi e disfacimenti a un anno dalle elezioni si risveglia artistica. Basta, da trent’anni fanno sempre le stesse cose. Per quattro anni si mangiano tutto – anche quello che non possono – poi gli ultimi dieci mesi feste, arte e musei. Insomma, diventano tutti bravi e autori di grandi imprese. Per questo ho fatto il parallelo con il deodorante, perché l’atto in sé a me piace, ma da solo non basta a coprire quattro anni di magna-magna. Cava dell’isola tra la ruggine né chiusa né aperta, strisce blu dappertutto, milioni di euro per la fontana cafona di Citara, camion dell’immondizia sul lungomare, puzza di cacca in tutta Forio, tombino che “esplode” a via Marina. E ancora: Colombaia distrutta, porto in regalo ai forestieri, gestione rifiuti che sembra un giallo di Agatha Christie, scandalo luci di Natale, scandalo lavori del manto stradale, avvisi di garanzia, denunce, minacce e altre cose schifose. Bella idea il disegno, ma da solo non basta a coprire tutto lo sporco».

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