CRONACAPRIMO PIANO

Mozzarelle del clan anche a Ischia, la Dda chiede le condanne 

L'Antimafia ha invocato 7 anni e 8 mesi per il figlio di Sandokan. Dodici e tredici anni chiesti per Bianco e Diana. I casalesi imponevano l’acquisto della mozzarella del clan non solo ai ristoratori casertani

Sette anni e 8 mesi per Walter Schiavone, il secondogenito del boss dei Casalesi Francesco Sandokan, coinvolto nell’inchiesta sul racket delle mozzarelle e che di recente ha iniziato a parlare con gli organi inquirenti seguendo la strada di suo fratello maggiore Nicola. E’ stata questa la richiesta del pubblico ministero della Dda nel corso della sua requisitoria nel processo che si sta celebrando a Napoli, dinanzi al gup Ivana Salvatore, in abbreviato.  La Procura Antimafia ha chiesto, inoltre, 3 anni e 8 mesi per Nicola Baldascino, 12 anni per Antonio Bianco e 13 anni per Armando Diana, complici di Schiavone jr nel business dell’oro bianco. Si torna in aula a fine mese quando prenderanno il via le arringhe dei difensori. Nel collegio difensivo sono impegnati tra gli altri, gli avvocati Romolo Vignola e Ferdinando Letizia. 

L’organizzazione criminale casertana aveva «invaso» prima Ischia e poi anche Capri con i propri prodotti caseari acquistati sottocosto e rivenduti a un prezzo maggiorato 

Secondo la tesi della Dda, l’affaire mozzarella si reggeva su un doppio binario: acquistare al minimo e rivendere al massimo. Da un lato i prodotti venivano comprati dai caseifici della penisola sorrentina con un prezzo di comodo, a volte addirittura senza nemmeno pagare. Poi, sfruttando il “buon nome” di famiglia, i latticini venivano imposti in vari caseifici della stessa penisola sorrentina, delle isole del Golfo e della provincia di Caserta attraverso società intestate a prestanome o attraverso la “Latticini e Formaggi” di Bianco. E nel corso del processo lo stesso Schiavone – che gestiva gli affari anche ospitando summit dalla località protetta dopo il pentimento del fratello Nicola – ha reso dichiarazioni. : “Sapevano che eravamo del clan e ci agevolavano sui prezzi”, ha chiarito in aula. Agevolazioni che riguardavano “sia i fornitori sia i rivenditori” dei prodotti.  Nel corso del loro esame hanno cercato anche di chiarire la vicenda delle società fittiziamente intestate ed anche i summit in località protetta dove Walter si trovava già dal luglio del 2018 in seguito all’inizio della collaborazione con la giustizia di suo fratello Nicola. In particolare ne ha parlato Diana che ha ribadito di aver accompagnato Bianco a quegli incontri ed in qualche occasione ci sarebbero state consegne di soldi e mozzarella alla fidanzata di Schiavone. Per la Dda quelli altro non erano che summit sia sia per impartire ordini sia per ricevere i proventi dei suoi affari.

Schiavone è stato già ascoltato dai magistrati riferendo che la distribuzione di prodotti caseari avveniva con meccanismi di concorrenza sleale: “Sapevano che eravamo del clan e ci agevolavano sui prezzi”, ha chiarito in aula

Schiavone è stato già ascoltato dai magistrati riferendo che la distribuzione di prodotti caseari avveniva con meccanismi di concorrenza sleale: “Sapevano che eravamo del clan e ci agevolavano sui prezzi”, ha chiarito in aula. Agevolazioni che riguardavano “sia i fornitori sia i rivenditori” dei prodotti. Si torna in aula a metà febbraio per la requisitoria del pm della Dda. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Romolo Vignola e Ferdinando Letizia.  La mozzarella di Casal di Principe imposta agli esercizi commerciali delle isole del Golfo. Questo quanto emerso nel corso di un interrogatorio del pentito Attilio Pellegrino rilasciato a maggio del 2014 e agli atti nell’ultima inchiesta sui Casalesi del giugno 2021. In pratica i casalesi imponevano l’acquisto della mozzarella del clan non solo ai ristoratori casertani, ma l’organizzazione criminale casertana aveva «invaso» prima Ischia e poi anche Capri con i propri prodotti caseari acquistati sottocosto e rivenduti a un prezzo maggiorato. 

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

1 Comment
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Corry54

Che velocità di inchiesta, dopo decenni scoprono l’acqua calda a Ischia, ma sono un fenomeno questi investigatori, che bravi e chissà quante mozzarelle hanno ” Mangiato” prima si accorgenese, . Bravi e basta

Pulsante per tornare all'inizio
1
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex