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Navi da crociera, ora la partita si sposta al tavolo amministrativo

Si è svolto lunedì nel tardo pomeriggio l’incontro de “Il Golfo delle Idee”, il comitato promosso da Ambrogio Mattera che ha lanciato la proposta di riportare sull’isola il turismo crocieristico. La sala congressi dell’Hotel Manzi ha fatto da cornice all’evento che ha visto un nutrito e sempre più qualificato gruppo di relatori, la cui competenza è chiamata in causa nel progetto di approdo per le navi da crociera presso lo scalo portuale casamicciolese. Progetto il cui studio preliminare realizzato da Fincantieri è stato preso in esame dall’architetto Aldo Imer, Sovrintendente per l’isola d’Ischia, dal dottor Antonino Miccio, direttore dell’Area marina protetta Regno di Nettuno, dal comandante Gennaro Conte, dal sindaco Giovan Battista Castagna e dal dottor Vincenzo D’Ambrosio. Non sono mancati importanti e significativi contributi da parte del Vice Questore Aggiunto Alberto Mannelli, dal dottor Fausto  Silvestro, dall’architetto Gino Sannino oltre che dal comandante Michele Riccio, da Giovan Giuseppe Mazzella, il nostro “Mizar”, e dall’avvocato Carotenuto, che hanno costituito oggetto di dibattito e di ulteriori valutazioni. Ambrogio Mattera ha aperto i lavori illustrando insieme al Comandante Conte lo studio inviato dai tecnici della società di cantieristica che a marzo effettuarono i sopralluoghi lungo il litorale e la zona portuale del comune termale.

Un progetto, ha dichiarato il dottor Mattera, grazie al quale Casamicciola potrebbe riacquistare la sua centralità e la sua storica importanza come sede turistica e come stazione termale di rilievo mondiale. Con l’ausilio della proiezione di alcune slides, il comandante Conte ha illustrato ai presenti le valutazioni effettuate da Fincantieri nel redigere l’ipotesi progettuale di massima oggetto dell’incontro. Un’ipotesi che sin dall’inizio ha preso in considerazione navi lunghe non più di duecento metri e di ottocento passeggeri al massimo. Dall’iniziale proposta di attracco sul molo di sopraflutto (quello rivolto verso Lacco Ameno), scartata per il fondale basso che avrebbe richiesto un maggiore dragaggio messo comunque a rischio dalle correnti e dalle mareggiate in grado di vanificare l’opera, si è poi passati all’esame delle due ipotesi, fra loro simili, che prevedono la creazione di una struttura fissa in corrispondenza della scogliera posta sul lato orientale del molo di Sottoflutto (cioè verso Ischia), con l’aggiunta di una struttura amovibile. Si creerebbe spazio di ormeggio per navi di 180 metri di lunghezza e di pescaggio massimo pari a sette metri. Scelta tale opzione, sono state elaborate due ipotesi di ormeggio e quindi di accosto al pontile galleggiante tipo «SeaWalk», soluzione già in voga in molti porti del Nord Europa. Delle due varianti, tutti i presenti sono stati sostanzialmente d’accordo a privilegiare quella che punta a mantenere una maggiore transitabilità del naviglio da e per il porto di Casamicciola, mentre l’altra, che puntava a ricercare il miglior ridosso possibile, è stata scartata perché avrebbe potuto creare interferenze con il molo di attracco dei megayacht. Ovviamente andranno ulteriormente verificati gli effetti dei correnti e dei venti sullo scafo, e conseguentemente valutare le reazioni sul sistema d’ormeggio. 

Tale soluzione presenta comunque il vantaggio di un minor dragaggio da effettuare in corrispondenza dell’attracco, anche se non è mancato uno scambio di vedute tra i comandanti Riccio e Conte circa la profondità del fondale all’imbocco del porto. Rapidamente l’aspetto amministrativo, riguardante i vincoli autorizzativi che si frappongono all’attracco delle navi, ha preso il sopravvento nel dibattito, chiamando in causa il coinvolgimento dei vari enti, dalla Soprintendenza al Ministero dell’Ambiente e quello delle Infrastrutture. Punto fondamentale, i vincoli imposti dall’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, entro cui è compresa l’isola d’Ischia, e sulla questione il Tenente di Vascello Alessio De Angelis, comandante del Circomare Ischia, lo scorso 14 marzo aveva già relazionato delineando limiti e opportunità dell’attuale quadro normativo, condizionato in gran parte dai tragici fatti del gennaio 2012 (il naufragio all’isola del Giglio della Costa Concordia), in seguito al quale fu emesso un Decreto interministeriale che impedisce l’avvicinamento di navi oltre le 500 tonnellate di stazza lorda a meno di 2 miglia dal limite della zona protetta. L’avvocato Antonio Carotenuto l’ha definita un’anomalia difficile da comprendere, visto che la zona costiera tra Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno il traffico marittimo commerciale è già molto intenso, che renderebbe ragionevole la creazione di un varco a favore delle navi da crociera. Sarà dunque questo il tavolo, come ha dichiarato il dottor D’Ambrosio, su cui si giocherà il prossimo step dell’iniziativa che in meno di un anno ha progressivamente attirato una sempre maggior attenzione arrivando a interessare anche un colosso come Fincantieri.

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