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“Stabat Mater”, le tradizioni della Pasqua tra arte e liturgia

Ischia – Una donna siede al cospetto del mare e, sul filo dell’orizzonte, un’isola appare. Maria, di fronte all’isola di Patmos, ripercorre la sua avventura di madre in un dialogo intimo e profondo con il Figlio. Rivive, ancora una volta, le inquietudini e i turbamenti che, nella verità rituale della messinscena, la condurranno a ripetere quel sì con cui rispose all’annuncio dell’Angelo. Lucianna De Falco interpreta Maria, ne disegna la figura che si staglia solitaria di fronte al pregevole crocifisso medievale esposto nell’antica Cattedrale dell’Assunta. Siamo a Ischia, è su un’isola che va in scena questo Stabat Mater, in una versione originale scritta e diretta da Salvatore Ronga con le musiche di Gianfranco Manfra. «Ho aderito con molto piacere all’invito dell’amico Salvatore Ronga, per la realizzazione di questo lavoro. -Ha dichiarato il Maestro Manfra. –  Ho cercato di integrare sia i brani corali che quelli strumentali al messaggio contenuto nel monologo strutturato dall’autore. Ci siamo lungamente confrontati e mi auguro di aver risposto alle sue attese. L’attrice Lucianna De Falco ci coinvolge emotivamente durante le prove realizzando una perfetta fusione tra i suoi interventi e le parti corali e strumentali. Ringrazio la corale Buon Pastore e i Pithecusa Brass per l’impegno profuso nell’affrontare questo percorso e un grazie particolare a Salvatore Ronga per avermi coinvolto in questa bellissima esperienza». Il mare accompagna l’azione, risuona costante, rievocato nel canto della Corale Polifonica Buon Pastore, e si allunga fino ai piedi della croce, dove l’indicibile è affidato agli ottoni dell’ensemble Pithecusa Brass, tra sospensioni estatiche e improvvise lacerazioni. L’appuntamento è per Lunedì 26 marzo, alle ore 20:30 presso la Cattedrale dell’Assunta di Ischia Ponte, un evento realizzato in sinergia tra la Diocesi e il Comune di Ischia.  Un motivo in più anche per ammirare il crocifisso di scuola Catalana del 1200, un pezzo raro proveniente dalla Cattedrale ormai diroccata del Castello Aragonese. Non è la prima volta che Lucianna De Falco, famosa attrice di origini foriane, interpreta il ruolo della Madonna; la prima volta nel 2014 durante la Passione di Cristo a cura dell’ActusTragicus di Forio che vide sempre la regia del maestro Ronga. «Quello di Maria – ha dichiarato la De Falco a Tv2000 – è  stato uno dei personaggi più interessanti e intensi che io abbia interpretato nella mai vita, anche il più difficile. Mi colpisce l’umanità, la profondità». Ed è proprio l’umanità a caratterizzare il testo dello Stabat Mater dolorosa scritto da Jacopone da Todi, poeta e mistico, quando si ritirò nel convento di Sant’Angelo in Pantanelli. La Meditazione sulle sofferenze di Maria, Madre di Gesù, durante la crocifissione e la Passione di Cristo ci farà entrare, infatti, nelle atmosfere della Santa Pasqua.

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