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Abbattuto il pino “killer” in via Castellaccio, ma è polemica in paese

FORIO – Alla fine l’uomo ha prevalso sulla natura. Ieri mattina alcuni operai incaricati dal Comune hanno provveduto ad abbattere l’ultimo pino di via Giovanni Castellaccio, che si trovava a poche centinaia di metri dall’ingresso dell’istituto comprensivo “Luca Balsofiore”, diretto dalla dottoressa Maria Chiara Conti. Un abbattimento doloroso ma necessario per tutelare la pubblica e privata incolumità: da mesi, infatti, il pino di via Castellaccio mostrava evidenti segni di cedimento, che avrebbero potuto avere delle conseguenze nefaste per coloro che si fossero trovati a transitare in zona. L’abbattimento dell’albero (oltre alle inevitabili polemiche che analizzeremo nel dettaglio nel secondo paragrafo di questo articolo) ha generato non pochi problemi alla circolazione veicolare, che durante le delicate operazioni di taglio ha subito notevoli rallentamenti. I lavori di abbattimento eseguiti dagli operai della ditta incaricata dall’ente di via Giacomo Genovino sono stati costantemente supervisionati dalle forze dell’ordine, che hanno inoltre provveduto a dirigere il traffico.

LA POLEMICA CORRE SUI SOCIAL: È GUERRA TRA I FAVOREVOLI E I CONTRARI. Come poc’anzi anticipato, l’abbattimento dell’ultimo pino di via Giovanni Castellaccio (zona nota ai più come “abbasc e pigne”) ha generato un impressionante vespaio di polemiche. Uno dei primi a commentare la notizia è stato il consigliere comunale d’opposizione e leader de “Il Volo” Vito Iacono, che ha osservato: “Una volta c’era un albero! Nel silenzio assordante dei più da questa mattina il paese è più povero. Cercherò di capire il perché, anche se è tardi. Per qualche voto in più?”. Decisamente più sarcastico il commento di Augusto Coppola, che ha colto l’occasione per pungolare il sindaco attualmente in carica: “Zac! Questo pino non votava Del Deo”. Il referente e candidato del movimento “Aria Nuova”, Nicola Manna, ha invece scelto di citare Celentano e la sua “Il ragazzo della via Gluck” per esternare tutto il proprio disappunto: “Là dove c’era l’erba ora c’è una città. E a questo sembra andare incontro la mia Forio”.

Oltre ai commenti di Iacono, Coppola e Manna non sono mancati anche quelli dei comuni cittadini. Tra questi spunta quello di Anna, che scrive: “Bravi! Ora tutti felici hanno tagliato gli alberi! Ma quanto siete scemi a Forio! In tutto il mondo si piantano alberi e noi li tagliamo… Ischia non era l’isola verde? Dimenticavo… tanta bella legna a gratis per il camino! Per chi conosce…”. C’è poi chi, come Tonino, ha affermato: “Alberi d’alto fusto e con radici affioranti non vanno piantati sui marciapiedi ma in grandi spazi e non con abitazioni a due tre metri di distanza”. Sulla stessa linea di pensiero si è posta Rosa: “Mi dispiace moltissimo per gli alberi ma erano in posti frequentatissimi, potevano essere veramente pericolosi per le persone visto gli eventi climatici a cui stiamo assistendo”. Categorico il commento di Goffredo: “Inutile parlare ed esprimere giudizi sommari senza conoscere le cose. Quel pino era diventato un pericolo già da parecchio, si era di molto inclinato e le sue radici avevano sollevato pavimentazione e muretto circostanti. Se malauguratamente non rimosso fosse caduto come successo al Castiglione addosso a qualcuno o peggio ancora su qualche bimbo all’uscita da scuola ora chi staremmo ad incolpare? Meglio preservare un albero divenuto pericoloso o la pubblica incolumità?”.

LE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI E L’INCARICO AL GEOMETRA MALATESTA. Era da mesi che i residenti di via Castellaccio avevano sollecitato l’intervento del Comune. L’ente di via Giacomo Genovino, nel mese di ottobre dello scorso anno, affidò al geometra Massimo Malatesta, esperto in scienze agrarie, l’incarico di redigere la relazione riguardante gli interventi da effettuare sui pini pericolanti che si trovavano lungo via Giovanni Castellaccio. Nella determina redatta e sottoscritta dal responsabile del settore finanziario, il dottor Vincenzo Rando, questi affermò di aver preso atto «della segnalazione del Comando P.M. n. 30581 del 20.10.2016, delle successive segnalazioni del sig. M.G., e delle conseguenti relazioni del Comando P.M. n.26151 del 18.09.2017 e dell’UTC prot. 26465 del 20.09.2017, che rilevano la pericolosità del pino in via Giovanni Castellaccio». Il professionista, inoltre, confermò di aver preso atto anche «delle numerose segnalazioni di pericolosità dei due pini, sempre in via Giovanni Castellaccio, zona Rione De Pretis. È necessario – scrisse Rando – intervenire sugli stessi previo idoneo parere da parte di un esperto che possa suggerire come trattare tali pini». Da qui la scelta di «conferire incarico professionale ad un esperto in scienze agrarie, che lo scrivente individua nel geometra Massimo Malatesta, già incaricato di fiducia dell’ente per altri interventi simili eseguiti sul territorio».

«Attesa l’urgenza di intervenire per tutelare la pubblica e privata incolumità», il dottor Rando determinò «di prendere atto della segnalazione del Comando P.M. n. 30581 del 20.10.2016, delle successive segnalazioni del sig. M.G., e delle conseguenti relazioni del Comando P.M. n.26151 del 18.09.2017 e dell’UTC prot. 26465 del 20.09.2017, che rilevano la pericolosità del pino in via Giovanni Castellaccio; di prendere atto delle numerose segnalazioni di pericolosità dei due pini sempre in via Giovanni Castellaccio, zona Rione De Pretis; di ritenere necessario intervenire sugli stessi previo idoneo parere da parte di un esperto che possa suggerire come trattare tali pini; di conferire, pertanto, incarico professionale ad un esperto in scienze Agrarie, che lo scrivente individua nel geometra Massimo Malatesta, già incaricato di fiducia dell’ente per altri interventi simili eseguiti sul territorio; di prendere atto del preventivo presentato all’ente con nota prot. 28037 del 05.10.2017, in seguito a richiesta dello scrivente e di dover, vista l’urgenza, intervenire per tutelare la pubblica e privata incolumità».

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