ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Lacco Ameno, al via la gara “ponte” per la nettezza urbana

LACCO AMENO. Lo avevamo anticipato un mese fa su queste colonne. Il Comune di Lacco Ameno ha pubblicato l’avviso esplorativo per la manifestazione d’interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’appalto  dei servizi di nettezza urbana. Più precisamente, si tratta dei servizi di “raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi ed urbani e raccolta differenziata con il sistema porta a porta nel territorio comunale, spazzamento e diserbo delle aree pubbliche, pulizia degli arenili non in concessione, pulizia di griglie e pozzetti stradali e rifiuti cimiteriali”. L’importo complessivo a base d’asta è pari a € 381.816,00, che comprendono gli € 3.818,16 per gli oneri della sicurezza. L’istanza per la manifestazione d’interesse dovrà pervenire all’ufficio del Protocollo del Comune di Lacco Ameno entro le ore 12 del prossimo 27 marzo. Si tratta comunque di una gara di transizione, un appalto-ponte, la cui durata sarà di sei mesi. Mettere in piedi una gara per il consueto appalto biennale avrebbe significato rispettare le norme “europee”, con l’annessa lunga tempistica. Tuttavia il Comune di Lacco Ameno, anche per ottemperare in tempi brevi alla recente decisione della giustizia amministrativa, ha optato appunto per la gara-ponte. La decisione di merito del Tar, confermata dal Consiglio di Stato, impone di provvedere entro breve  alla corretta assegnazione del servizio: nel frattempo, come è noto, fu disposta la proroga a favore della Balga fino alla conclusione delle operazioni necessarie alla nuova aggiudicazione, visto il carattere di essenzialità che riveste la gestione di raccolta dei rifiuti. Il nuovo capitolato tiene conto di alcune modifiche, dovute alla situazione creatasi con il terremoto del 21 agosto, che ha colpito la parte alta del paese, in zona Fango. I titolari delle case rimaste inagibili non pagheranno le imposte, quindi il minore gettito influisce sulle condizioni e l’importo di partenza dell’appalto. Sono circa duecento i fabbricati che non dovranno essere raggiunti dal servizio: una circostanza che ovviamente si traduce in un mancato incasso quantificabile, pare, a circa duecentomila euro: una cifra rilevante per un Comune tuttora in fase di dissesto finanziario.  Inoltre, il fallimento della società partecipata Lacco Servizi e le conseguenze riguardanti le sue risorse, rende impossibile al Comune garantire alla ditta che gestisce la nettezza urbana gli stessi mezzi e le stesse risorse (canone compreso) previsti inizialmente nel bando d’appalto. Ecco perché il capitolato è stato modificato. La procedura sarà eseguita ai sensi dell’articolo 63 del Codice degli Appalti, riguardante i casi di urgenza, anziché quelli di “somma urgenza” previsti dall’ articolo 163 dello stesso Codice.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex