CRONACA

Sisma e contributi alle imprese, i chiarimenti di Schilardi

Il commissario delegato alla ricostruzione fa il punto sui ristori alle attività colpite dal terremoto ma frena sull’ipotesi della “zona franca urbana”: «Non è nostra competenza, ma siamo pronti ad appoggiare iniziative in tal senso»

Il Commissario alla ricostruzione Carlo Schilardi ha inviato un dettagliato report al Comune di Forio in merito ai contributi spettanti alle imprese colpite dal sisma del 2017. Parliamo dei ristori spettanti alle attività locali previsti dall’articolo 36 del D.l. 109/2018 e alle ordinanze di attuazione n.5/2019 e n.5 bis/2020. Dopo aver garantito all’amministrazione che i funzionari dell’area finanziaria della struttura commissariale sono fortemente impegnati a istruire i pagamenti dovuti in tempi congrui, consapevoli delle esigenze finanziarie delle imprese beneficiarie dei contributi, il Commissario ha tenuto ad evidenziare che necessariamente l’istruttoria per i pagamenti deve avvenire in linea con le procedure e i controlli previsti nelle citate ordinanze commissariali che, peraltro, prevedono varie verifiche, tra cui quella della regolarità contributiva (Durc), delle imprese che hanno diritto al contributo, fatta salva quella che riguarda l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Malgrado il forte afflusso di richieste di accredito del saldo e del contributo integrativo, nei mesi di novembre e dicembre 2020 caratterizzati dalla recrudescenza della pandemia, delle ottanta richieste da istruire pervenute, restano venticinque istruttorie da concludere

In particolare, nel rispetto dell’ordine cronologico delle domande pervenute, malgrado il forte afflusso di richieste di accredito del saldo e del contributo integrativo, nei mesi di novembre e dicembre 2020 caratterizzati dalla recrudescenza della pandemia, delle ottanta richieste da istruire pervenute, restano 25 istruttorie da concludere.

Nella nota il Commissario ha anche fatto riferimento a una proposta che nei mesi scorsi era stata lanciata dal sindaco Giovan Battista Castagna, quella secondo cui il territorio comunale di Casamicciola potrebbe essere dichiarato “zona franca urbana” (zfu). Con tale espressione si indicano le aree comunali o infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione ed il mantenimento di piccole e micro imprese. La richiesta del primo cittadino era motivata dal fatto che il Comune termale sta scontando due gravissime crisi, quella post sisma del 2017, e quella della pandemia da Covid-19. Obiettivo prioritario della Zfu è quello di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo ancora inespresse. Il sindaco auspicava dunque una defiscalizzazione che normalmente consiste in una serie di esenzioni, a partire da quella dalle imposte sul reddito che deriva dallo svolgimento dell’attività svolta nella Zfu, fino alla concorrenza per ogni periodo di imposta, di un determinato importo, ma anche all’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive del valore della produzione netta che deriva dallo svolgimento dell’attività svolta nella zona franca, per ciascun periodo di imposta. Ulteriore esenzione è quella dalle imposte municipali proprie per gli immobili situati nella zona franca, posseduti e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica. Infine le Zfu prevedono l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Tuttavia, a proposito della Zona franca, il Commissario Schilardi ha spiegato di non avere alcuna competenza sulla questione, ma ha confermato la propria disponibilità a collaborare a sostegno della Regione e del Comune, se essi avvieranno un’iniziativa in merito presso i ministeri competenti.

L’ex prefetto ha chiesto di non sovraccaricare il Commissariato e i comuni (con le loro scarse forze e mezzi) di impegni definiti “non congruenti”, visto che tutte le energie sono rivolte a garantire l’assistenza economica alla popolazione e a far procedere le pratiche di ricostruzione

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Peraltro l’ex prefetto ha fatto presente l’opportunità , visto il difficile momento pandemico, di non sovraccaricare il Commissariato e i comuni attuatori (con le loro scarse forze e mezzi) di impegni definiti “non congruenti”, visto che tutte le energie sono rivolte a garantire l’assistenza economica alla popolazione e a far procedere le pratiche di ricostruzione, col personale commissariale spesso presente sull’isola, anche per alleviare le carenze determinate dalla sopravvenuta assenza del personale straordinario comunale.

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Per gli aiuti alle imprese il Commissario ha evidenziato che con le ordinanze 5, 5 bis, 13 e 13 bis si sono attuati importanti interventi che hanno interessato un gran numero di esse, e che al momento non sono previste altre misure per casistiche residuali (peraltro di portata limitata), visti i limiti finanziari esistenti e i rilevanti impegni assunti per la ricostruzione pubblica (opere pubbliche, chiese, scuole) e privata.

Resta in ogni caso fermo che ai ristori per danni documentati ai beni mobili delle imprese che non hanno potuto continuare la loro attività, perché gravemente colpite dal sisma, si provvederà in sede di erogazione dei finanziamenti per la ricostruzione degli immobili e quando i citati beni mobili dovranno essere effettivamente reintegrati.

Il personale commissariale è comunque spesso presente sull’isola, anche per alleviare le carenze determinate dalla sopravvenuta assenza del personale straordinario comunale

Infine, il Commissario ha auspicato che le richieste di notizie vengano tutte convogliate tramite l’amministrazione comunale, non potendo rispondere puntualmente a tutte le varie iniziative individuali di associazioni, esponenti politici, portatori di quesiti e domande che per la loro ripetitività possono essere soddisfatte direttamente dal Comune, anche perché non è possibile superare il quadro ordina mentale e il disposto delle varie ordinanze, che ormai costituiscono un quadro ben definito, a cui dare esecuzione.

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