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La violenza di genere e quei retaggi difficili da superare

DI GIANNA GALASSO

Secondo gli ultimi dati Istat, il numero delle donne che nello scorso anno hanno subito qualche forma di violenza fisica o sessuale, è in leggero calo. Ciò significa che dopo anni di campagne di sensibilizzazione iniziano a vedersi i primi, seppur timidi, risultati. Purtroppo però sebbene il numero sia stato in calo, la gravità delle violenze subite è aumentata. Come sempre oltre un terzo erano violenze perpetrate non da estranei ma dal partner. Le forme più gravi di violenza (stupri, schiaffi, calci, pugni e morsi) continuano ad essere esercitate da partner, parenti o amici. Ormai è evidente che per dare un forte segnale non bastano più le campagne di sensibilizzazione. Soprattutto se relegate al solo 25 novembre. La violenza di genere si combatte anche, e soprattutto, garantendo risposte concrete alle donne che denunciano la violenza e offrendo opportunità di riscatto economico e sociale. In particolare, è necessario cambiare i comportamenti delle persone e aiutare le donne ad abbattere le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza, identificando i cambiamenti che vorrebbero vedere nelle loro case, scuole e comunità.

Credo sia indispensabile educare al rispetto della persona e dei diritti. È un problema culturale: le donne sono sempre considerate inadeguate fino a prova contraria, i maschi l’inverso. Si devono contrastare gli stereotipi di genere che sono alla base di una visione errata del ruolo di donne e uomini nella società. Potremo dire che le pari opportunità saranno realmente compiute solo quando per donne e uomini il punto di partenza sarà lo stesso: nel lavoro, nella vita privata, nella società, in politica. C’è purtroppo alla base un retaggio culturale difficile da superare. Basti pensare che attualmente non c’è nel governo un ministero dedicato alle pari opportunità. É mancato un ministro alle pari opportunità negli ultimi governi italiani che si sono succeduti. È così ormai da anni che si va avanti. Anche questo è un segnale. Può sembrare una banalità ma non lo è.

* CONSIGLIERE COMUNALE DI FORIO

 

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