CULTURA & SOCIETA'

Don Marco Pozza chiude il IX Convegno Diocesano della Chiesa di Ischia

Ospiti della tre giorni il Carinale Brambilla, Vice Presidente della Conferenza Episcopale e il Cardinale Bassetti

SI è concluso venerdì scorso il IX Convegno Diocesano della Chiesa di Ischia, una tre giorni all’Hotel Continental in cui si è discusso sul tema “Quali Parrocchie per l’EvangeliiGaudium?…per l’evangelizzazione del mondo attuale più che per l’autopreservazione”.E’ stato Don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, a chiudere i lavori con un accorato intervento che ha scaldato i cuori dei quasi 700 partecipanti.

“La mia fede – ha detto Don Marco nel suo discorso è una storia d’Amore tra Dio e il suo popolo, tra me e Lui. Non ci può essere gioia se non esiste la libertà. Dio si nasconde nei panni degli altri, non è invadente. Bisogna lasciarsi pensare da lui e vivere come siamo pensati. Dio non pensa Diocesi, Parrocchie, Dio pensa l’uomo e soprattutto quelli che hanno preso la strada sbagliata. Quella strada sbagliata potrebbe essere quella giusta per te. Ecco, la Chiesa deve uscire, andare nelle periferie, non per fare proselitismo e aumentare i fedeli nelle celebrazioni, né per portare, ma per andare a prendere la freschezza del Vangelo”.Il Convegno sarebbe dovuto terminare con una relazione del Vescovo Pietro Lagnese il quale ha però spiegato che i lavori di questo importante evento non si sono ancora conclusi, continueranno infatti nella vita di ciascuno dei partecipanti, in quella delle Parrocchie.

Dopo aver ringraziato e salutato relatori e platea l’annuncio: il prossimo 12 Dicembre il diacono ischitano Don Antonio Mazzella sarà ordinato Sacerdote. Una notizia dinanzi la quale è esplosa la gioia dei tanti estimatori del giovane ischitano. Ospite dei lavori di giovedì è stato invece il Vescovo di Novara e Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana mons. Franco Giulio Brambilla. “Siamo una società che ha tanti bisogni e pochi desideri. Di bisogni ci si riempie, ma il desiderio (mancanza di stelle a cui aspirare) ci mette in cammino. Allontanate ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza. Come bambini appena nati desiderate avidamente il genuino latte spirituale, grazie al quale voi possiate crescere verso la salvezza, se davvero avete gustato che buono è il Signore. Vi sono persone vescovi, preti e laici, che sembrano dire con i loro giudizi, i loro gesti, i loro mezzi, che il centro è il proprio io, la realizzazione di sé, un attivismo sfrenato, che trasforma la comunità in una sorta di Pro loco e che sequestra le attività come un piccolo regno in cui primeggiare, lamentandosi poi di essere lasciati soli».

Questo uno stralcio del suo lungo intervento. Ad aprire il convegno, mercoledì scorso, invece, è stato l’intervento del Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per la prima volta a Ischia dopo il tragico sisma del 2017 che rase al suolo il cuore di Casamicciola e la zona alta di Lacco Ameno portando con sé due vite umane. «La Chiesa è madre e come ogni madre cammina coi tempi dei figli.

La difficoltà nell’accettare il nuovo è che nonostante siano passati quasi 60 anni non è ancora entrato il Concilio che è l’espressione più alta della fede della Chiesa. Non possiamo rimare seduti sul balcone di casa per vedere quello che succede in piazza, ognuno con i doni che ha ricevuto dal Signore deve rimboccarsi le maniche e fare la sua parte fino in fondo. Siamo responsabili di quello che sta avvenendo nel mondo, dobbiamo lasciarlo meglio di come lo abbiamo trovato è questo l’ impegno di noi cristiani». Così il Cardinale Bassetti.

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