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Giustina Mattera: Non chiamatemi neofita, ecco la mia idea di paese

Allora, neofita della politica, dalle aule Universitarie ai banchi del Consiglio Comunale. Com‘ è questa esperienza?

«Certamente un’esperienza esaltante perché si vede la vita del proprio Paese da una visuale diversa, dove sia le luci (poche purtroppo) che le ombre (molte )risaltano di più, aiutando a capire meglio. Ma non parlerei proprio di neofita. Sebbene non abbia mai partecipato in prima persona alla politica, provengo da una famiglia che ha storia e tradizione».

Torniamo alle luci ed alle ombre….cosa intendi dire?

«Che si sente l’assenza di un progetto di sviluppo organico per l’intero Comune. Ischia ha bisogno di un restyling, di mettere un po’ di ordine, ma non con interventi a macchia di leopardo; ad esempio fare i parcheggi senza avere un piano per la mobilità non porta risultati. Esiste presso il Comune uno studio con relativo piano traffico voluto proprio dall’amministrazione Ferrandino (quella di Giosi, per intenderci). Ma è inutile tenerlo nei cassetti…bisogna renderlo operativo! E’ inutile pensare a rifare piazza degli Eroi (progetto peraltro che mi convince poco), se non si risolve il blocco che attanaglia la zona dei Pilastri punto di snodo delicatissimo tra Ischia e Barano.

Ed ancora: La gestione delle pinete, che sono un luogo di ristoro per ischitani e turisti, un gran bel biglietto da visita se tenute bene, è una azione indifferibile. Esse vanno ripulite e rivalorizzate pensando anche alla compartecipazione di privati, animandole con chioschi ed altre attività compatibili con l’ambiente. Si potrebbe così preventivare una spesa quadriennale attingendo dalla tassa di soggiorno per 250 mila Euro annui avendo così risorse di 1 mil. di euro da spendere in 4 anni per ridare lustro ad un bene immenso».

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Bene abbiamo parlato dell’ordinarietà; invece cosa faresti di straordinario?

«Certamente le 3 cose che ritengo urgenti tali da porle al primo posto dell’agenda amministrativa sono in primis la depurazione delle acque: bisogna arrivare ad una definizione immediata del depuratore posto sulla collina di S. Pietro. Noi viviamo di acqua, e se continuiamo a sversare il nero nelle falde oppure a mare abbiamo decretato la fine della nostra comunità. In secondo luogo attenzione massima su ordine pubblico e controllo del territorio: è questo un tema che mi sta molto a cuore e, osservando ciò che sta succedendo in terraferma, credo che sia arrivato il momento di pensare che rischiamo seriamente di essere ghettizzati a casa nostra da quelli che ancora osiamo chiamare “villeggianti“. La mia è una richiesta di attenzione ad un fenomeno annunciato che rischia di trovarci impreparati e credo che una classe dirigente attenta non solo sia quella in grado di risolvere problematiche, ma soprattutto sia in grado di prevenirle ed evitare che la comunità ne debba pagare le conseguenze. Per questo credo sia quanto mai importante indire una conferenza di servizio in cui siano chiamati a coordinare il loro operato la Polizia di Stato, la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto, l’Esercito ed eventuali Associazioni di volontariato presenti sul territorio.

L’obiettivo deve essere quello di preparare un’operazione strategica per il controllo capillare del territorio almeno nei suoi punti caldi, senza trascurare spiagge e vicoli secondari alle arterie del centro storico prevedendo anche l’utilizzo di un sistema di videosorveglianza adeguata nelle zone di maggiore criticità individuate dal tavolo tecnico. E poi la terza priorità è quella del Comune unico, o meglio, viste le scelte esposte da alcuni Comuni dell’Isola, l’idea di creare un Comune di fascia costiera che comprenda Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno. Ciò non significherebbe nella maniera più assoluta dover sacrificare la propria identità storica ed amministrativa perché rimarrebbero in vita le Municipalità, ovvero gli Uffici e la Storia del Paese in chiave di decentramento amministrativo, ma si otterrebbero una moltitudine di vantaggi e risparmi come è stato già ampiamente descritto dal Consigliere Regionale Maria Grazia Di Scala nella proposta di legge presentata lo scorso anno; e questo anche unendo 3 Comuni su 6. Inizierebbe una nuova era di rilancio per un territorio che vanta un enorme patrimonio turistico-culturale, tre porti, un eliporto, l’ospedale ed una popolazione di oltre 32mila abitanti. E fermiamoci qua… di carne al fuoco ce ne sarebbe già abbastanza».

 

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