Destinazione Strasburgo. I giovani visti nel cuore dell’Europa

Di Michela Taliercio

Il soggiorno a Strasburgo è stato come vivere nel quadro del divisionista Paul Signac “La Sera”: mi ricordava i colori della Corricella, mi sentivo a casa; e così, la capitale dell’UE farà sentire chiunque a casa.Ed èsempre con uno sguardo rivolto verso la mia isola e verso i giovani, che la mia mente si concentrava e particolarmente illuminante per me, è stata la visita al Palais de la Région (Palazzo della Regione).

Qui ci è stata mostrata la presenza attiva dei giovani in campo politico: 72 ragazzi della regione del Grand Est, di età compresa tra i 15 e 29 anni, vengonoeletti a sorte ogni due anni;una volta al mese,i neoeletti, si riuniranno nell’emisfero del Palazzo della Regione,impegnandosi a fare delle proposte concrete e innovatrici in materia politica, soprattutto su questioni ambientali e culturali. Un esempio della politica messa in atto da questi giovani, si concretizza nell’applicazione Jeun’Est: in base al proprio profilo (liceale, studente, persona in cerca di lavoro), si potrà beneficiare di vantaggi nel mondo della cultura (cinema, libri, spettacoli), dello sport, nella formazione di primo soccorso,etc. Sfortunatamente, questo sistema che permetterebbe di alimentare la partecipazione dei giovani, non appartiene alla “cultura politica” italiana. La voce dei giovani però, non rimane inascoltata: è per facilitare il confronto con le istituzioni che nasce, a livello nazionale, nel 2004 il Forum dei Giovani, istituito in Campania nel 2016, descritto come: “la principale forma istituzionale di partecipazione dei giovani.”

Se guardiamo di scorcio la condizione dei Forum della gioventù in Italia, possiamo dire che non sono presenti in tutte le regioni, e per lopiù molti non funzionano. Tra questi, ahimè, rientra anche ilForum della Gioventù di Procida. Ma come spiegarne il funzionamento o meglio il malfunzionamento?

Questa è stata la domanda che ho posto sia al ConsigliereDelegato alle Politiche giovanili, Luigi Primario, sia al Presidente e Vicepresidente del Forum, Fabrizio Muro e Giorgia di Liello, che tengo ancora a ringraziare: il Consigliere Primario, per la sua disponibilità e il modo repentino con cui ha accolto le mie richieste; il Presidente e il Vicepresidente del Forum per aver accolto me e i miei dubbi con la gentilezza che si ha tra conoscenti di lunga data, facendomi sentire a casa.

Detto questo, avendo avuto modo di parlare con le figure centrali del Forum, ho potuto constatare che le costanti determinanti per il quasi oblio del Forum, possono ricondursi,in primis, nella mancanza di partecipazione attiva da parte dei ragazzi che ne fanno parte (o ne potrebbero far parte),poiin una parte politica-amministrativa che forse poco ha gradito l’esito delle ultime elezioni, vinte dalla lista di Fabrizio Muro, figlio di Luigi Muro e che quindi non “naviga” al massimo della proattività.

Queste, e probabilmente altre motivazioni, rendono evidente ed urgente un confronto schietto ed a viso aperto,affinché il Forum non rimanga solo una leggenda metropolitana, ma inizi a far vedere che esiste davvero (ed energie, teoricamente, ce ne sono). A mio parere, certi diritti come il benessere dei giovani, la loro crescita intellettuale e sociale,dovrebbero essere sempre garantiti e mai politicizzati (mi rendo, altresì, conto che nel contesto attuale si tratta di un auspicio utopico). In questa situazione “tra i due litiganti il terzo muore”, ovvero i giovani che non hanno colpe e che ormai hanno smesso di riporre speranza nel “nulla”. Sono giovani che hanno bisogno di avere luoghi a loro consacrati, dove possano confrontarsi con i propri coetanei e non solo.

Non ci resta che riporre speranza nel buon senso del Forum e dell’Amministrazione Comunale, che confrontandosi, possano risvegliare quel senso di Gioventù che si spera, venga ripreso il prima possibile.