CRONACA

Meloni, il Ferragosto e la missione compiuta: «La prevenzione ha funzionato»

Il comandante del Circomare Ischia traccia un bilancio dell’attività di controllo in particolare sui porti e in mare parlando di bilancio positivo. E sui militari che riceveranno l’encomio giovedì a Casamicciola afferma: «Un riconoscimento per chi quella sera gestì una imprevedibile emergenza ed è sempre vicino alla gente»

Qual è in estrema sintesi il suo bilancio dell’attività svolta nel frenetico periodo di Ferragosto?

«Nonostante l’emergenza Covid, non solo nel week end ma durante tutta la settimana di Ferragosto, l’isola ha registrato l’arrivo di molti diportisti. Ritengo che il bilancio sia positivo, soprattutto riguardo l’attenta attività di prevenzione svolta e la forte presenza della Guardia Costiera così come di tutte le altre forze di polizia sul territorio. Il nostro intervento è stato ovviamente concentrato nei porti e in mare».

Il mare è spesso pieno di insidie. Quali sono le “colpe” di cui continuano a macchiarsi i diportisti?

«Il mare va necessariamente rispettato. In questo periodo particolare i nostri mezzi hanno percorso molte miglia ed impiegato numerose ore di moto per tutelare la sicurezza dei bagnanti e dei diportisti.Le situazioni che cerchiamo di prevenire sono quelle delle unità molto spesso segnalate nelle zone più frequentate dai diportisti, come Cartaromana, Lacco Ameno e Maronti. Sono aree che vengono scelte spesso dai diportisti e che rischiano di diventare pericolose per i bagnanti situati a breve distanza. Cerchiamo quindi di evitare certe situazioni e di intervenire attivamente laddove necessario con delle sanzioni amministrative».

I controlli sulle spiagge hanno portato alla luce delle irregolaritàoppure in questo periodo di caldo ci si è attenti al rispetto delle norme?

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«Sulle spiagge durante tutta questa settimana abbiamo effettuato molti controlli, principalmente negli stabilimenti balneari, per verificare la corretta organizzazione del servizio di salvataggio che diventa fondamentale quando vi è una presenza così imponente di bagnanti. Abbiamo riscontrato una buona organizzazione da parte delle strutture balneari, alcune consorziate nel servizio di assistenza ai bagnanti. Da questo punto di vista mi sento molto soddisfatto perché è un’importante azione a tutela e di prevenzione che riduce il rischio di situazioni pericolose e che consente di intervenire prontamente nell’eventualità che si verifichino problemi di qualsiasi natura. È proprio per questo che ci impegniamo in tale attività sia con l’aiuto dei cosiddetti bagnini sia con i nostri mezzi che in questi giorni hanno appunto costeggiato le spiagge pronti ad intervenire in caso di emergenza».

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Non è mai facile gestire decine di migliaia di arrivi e partenze che a volte si concentrano nell’arco di 72 ore. In che cosa crede che possano essere migliorati determinati meccanismi?

«Non è facile anche perché il rilevante numero di passeggeri si deve conciliare con spazi portuali molto limitati. In una situazione di emergenza sanitaria nazionale diventa ancora più difficile da gestire. Durante gli incontri in prefettura, che abbiamo cercato di stimolare e di cui il prefetto si è fatto carico consapevole della necessità di intervenire, abbiamo provato a garantire una migliore gestione del sistema che garantisce infatti un buon controllo del territorio. Abbiamo quindi rimodulato le corse, in particolare le partenze serali e nei fine settimana, ovvero in quelli che sono i momenti di maggiore concentrazione di passeggeri. Abbiamo anche richiesto e organizzato la collaborazione e maggior presenzadelle altre forze di polizia che ci hanno fornito un grandissimo aiuto nei porti. Così è stato possibile da un lato gestire la fase d’imbarco in maniera molto più ordinata e dall’altro avere un maggior controllo dei porti che haconsentito di prevenire situazioni pericolose e di sensibilizzare, se non obbligare, i passeggeri in attesa ad indossare la mascherina perché è inevitabile, visto l’elevato numero di persone e la capacità massima di trasporto delle navi di linea, che si creino assembramenti. Proprio gli spazi limitati hanno portato all’obbligo di indossare la mascherina nei porti. Penso che queste soluzioni messe insieme abbiano garantito un riscontrabile miglioramento nella gestione delle fasi di imbarco e sbarco nel porto di Ischia, e credo anche negli altri scali dell’isola».

Tra pochi giorni saranno trascorsi tre anni dal terremoto del 21 agosto 2017. A Casamicciola verranno premiati i militari della Guardia Costiera che riuscirono a gestire un’improvvisa e spaventosa fuga dall’isola anche con dei traghetti speciali. Uomini che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, qual è la sua considerazione a riguardo?

«Io non ero presente però conosco il valore dei ragazzi che quella sera hanno gestito con massimo senso di responsabilità, istinto di sacrificio e soprattutto, mi permetto di dire, con amore e spirito di servizio nei confronti della collettività ischitana per la quale ogni giorno operano gli uomini e le donne della Guardia Costiera. Questo riconoscimento, che giunge a tre anni da quel tragico evento, rappresenta un piccolo grazie per i ragazzi che quella sera, insieme a molte altre persone, hanno contribuito a gestire l’emergenza e che lo stesso impegno e lo stesso spirito di servizio lo mostrano ogni giorno nel tutelare gli ischitani. Questi ringraziamenti, piccoli e grandi che siano, sono un’importante fonte di motivazione per chi indossa una divisa e cerca di servire al meglio la comunità. Ringrazio vivamente l’amministrazione di Casamicciola per questo pensiero nei confronti della Guardia Costiera e sono certo che questo rafforzerà ancora lo spirito e il morale del personale di questo ente e lo spronerà ancora di più a servire con onore l’isola di Ischia».

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