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Barano e le fogne: luci e ombre sui cantieri dei lavori

di Sara Mattera

BARANO – Il 2015 sta volgendo al termine e con esso anche i lavori pubblici che hanno interessato tutti i Comuni della nostra isola. Lavori che sono stati oggetto in diverse occasioni di malumori da parte dei cittadini che si sono lamentati, spesso e volentieri, per la disorganizzazione delle amministrazioni comunali nello gestire sia i tempi che le modalità di lavoro dei cantieri in corso. E, ovviamente anche Barano, come riportato in edizioni precedenti de “ Il Golfo”, non è stata risparmiata dalle proteste, specie in occasione dei lavori di completamento della rete fognaria che hanno provocato problemi di circolazione lungo le arterie principali del territorio comunale. Traffico e caos sulle strade, però, pare che non siano state le uniche conseguenze dei lavori in corso ad aver destato malumori. Difatti, a pochi giorni dall’ultimazione dei lavori in questione, sono spuntati nuovi retroscena che vedono come protagonista il cimitero di Piedimonte dove era stata prevista la collocazione dell’impianto di depurazione Impianto che ha causato, a quanto pare, una diatriba tra la multiservice di Barano, società incaricata per la raccolta e gestione dei rifiuti del territorio comunale e la ditta appaltatrice dei lavori fognari. Lo scorso Agosto, il dirigente dei lavori in questione, ha, infatti, tentato di prendere possesso di un’area a ridosso del cimitero, proprio per la collocazione dell’impianto di depurazione. La zona però era già stata destinata, fin dallo scorso anno, alla realizzazione di un’area ecologica idonea per la lavorazione dei rifiuti solidi urbani ed era stata, quindi, oggetto di un ingente investimento da parte del Comune di Barano che l’aveva ceduta in comodato d’uso alla Multiservice. Ed è qui il nodo della questione: quando la ditta incaricata dei lavori fognari ha chiesto lo sgombero dell’area in questione alla Multiservice, quest’ultima, ha ovviamente rigettato la richiesta. Sono così scoppiate le polemiche e le perplessità. Risultava, infatti, alquanto paradossale spostare l’area ecologica della zona in cui era stato adibito il servizio apposito per la lavorazione dei rifiuti, soprattutto dopo che il Comune aveva speso per essa ingenti investimenti. Solo dopo alterne vicende e diversi tira e molla,insomma, si è giunti alla decisione di collocare il depuratore  a una  decina di metri di distanza dalla zona inizialmente prescelta, attraverso un nuovo progetto che non, ha previsto costi aggiuntivi per il Comune. E per fortuna! Questa intricata vicenda infatti,  ha rischiato di rendere vani gli investimenti fatti per l’area ecologica e, se non si fosse trovata altra soluzione, avrebbe decisamente fatto fare  al Comune di Barano una figura non certo delle migliori. Morale della favola: sembra che quando di tratti di lavori pubblici e di scelte di dubbia approvazione nessun Comune venga risparmiato.

 

 

 

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