LE OPINIONI

IL COMMENTO Il senso dello Stato e il valore di una bandiera

DI LUIGI DELLA MONICA

Il mattino del 10 giugno 2022 la Marina Militare, appena 24 ore dopo la brillante operazione del Battaglione “San Marco” nelle acque del Golfo di Napoli, a largo della nostra isola, obiettivo reprimere l’atto di disordine occorso a bordo del “Galata Seaways” dei presunti dirottatori\pirati, ricorda l’eroismo del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo e del Guardiamarina di complemento Aonzo, nella notte fra il 09 ed il 10.06.1918. Una piccola digressione storico militare vorrei farla, solo per amore di verità: gli Ufficiali di Complemento sono stati soppressi circa venti anni fa come ruolo speciale, ma vennero istituiti dal Generale napoletano A. Diaz per inserire forze umane, fresche e motivate ideologicamente a costruire la Grande Italia dopo la sconfitta di Caporetto, provenienti dalle giovani matricole universitarie.

Ebbene i c.d. ragazzi della classe di nascita 1899, contribuirono, in modo determinante nel caso del Guardiamarina Aonzo e dei plotoni ausiliari di Fanteria dell’Esercito schierati a Vittorio Veneto, a ribaltare le sorti del Primo Conflitto Mondiale, per consentire la fondazione dei primi pilastri della contemporanea Italia democratica.

Il Com.te Rizzo ed il suo ufficiale subalterno Aonzo appartenevano ai reparti MAS (motoscafi armati siluri), 15^ e 21^, quegli stessi reparti speciali ed arditi che nel 1941 sono confluiti nella X flottiglia MAS e sono stati infangati e confinati dalla cultura dominante, imperante e non aperta alle repliche di una certa “intellighentia”, la quale bollava come “fascisti” il diverso da sé. A leggere poi il sito ufficiale della Marina Militare si legge che la X Flottiglia Mas è decorata al valor militare per imprese eroiche e degne di menzione ai posteri con Regio decreto 10 giugno 1943. A parlare di MAS ci si imbatte in quella demonizzazione culturale che aveva intuito Pierpaolo Pasolini, allorquando scriveva “sono intimamente convinto che nell’antifascismo di professione alberghi un fascismo ancora più subdolo ed antidemocratico del fascismo stesso”. Ne è prova l’esonero del “comunista così” (battuta di Mario Brega in un Sacco Bello) l’attore Enrico Montesano, già consigliere comunale al Municipio di Roma nelle file del PDS di Occhetto, dalla trasmissione R.A.I. di intrattenimento “Ballando sotto le stelle” per avere indossato una maglietta con la scritta X MAS. Risuona stridente che un attore per goliardia o sfida del “sistema” indossi una maglietta che si riferisce ad un reparto, decorato al valor militare dallo Stato, quello stesso Ente che finanzia il servizio televisivo che lo butta fuori a calci con reprimenda e censura. Non sono io a ricordarlo, ma è stato l’Ammiraglio Isp. Pettorino, già Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, nostro Autorevole concittadino isolano, che il 18.07.2018 ammoniva il Governo Italiano a menzionare il Capitano di Corvetta Salvatore Todaro sommergibilista, che guarda caso è stato assegnato nel 1941 ai reparti “X Flottiglia MAS”. Egli, già prima di essere chiamato nella flottiglia politicamente scomoda, nell’Oceano Atlantico, il 16 ottobre 1940, dopo aver affondato una fregata battente bandiera belga “Kabalo”, salvava i 26 membri dell’equipaggio nemico, sottraendoli a morte certa per annegamento. Subì un processo militare, perché aveva trasgredito gli ordini superiori di non salvare i naufraghi el’inquisitore, l’Ammiraglio tedesco Karl Donitz, che nel dibattimento non esitò a rivolgergli l’epiteto offensivo di “don Chisciotte del Mare”.

Il Comandante Todaro senza battere ciglio replicò: “siamo italiani, salviamo vite in mare da oltre 2000 anni”. Riporto stralcio della lettera scritta alla moglie: “Rina carissima, oggi è un giorno fausto. C’è un eroismo barbaro e un altro davanti al quale l’anima si mette a piangere: il soldato che vince non è mai così grande come quando si inchina al soldato vinto. Oggi noi e i nostri nemici, insieme, ci siamo salvati. Per avere disobbedito e salvato chiunque”. Ebbene questo è il senso dell’assurdo della divisione italiana fra vincitori e vinti, su cui anche il giornalista deceduto Giampaolo Pansa ha dedicato una collana di libri. Esistono vincitori che ardiscono, in nome della vittoria fisica ed ideologica, di vilipendere e martoriare indistintamente la memoria di eroi, di galantuomini, che, puressendosi conformati al diritto bellico ed umanitario internazionale, per cui assumevano la funzione di combattenti legittimi, hanno ricevuto la punizione dell’oblio perpetuo, solo perché si trovavano occasionalmente dalla parte sbagliata, quella dei vinti. Ma il Comandante Todaro, ripeto appartenente alla X MAS, ha trasferito un messaggio di umanità universale che ha colpito dopo circa 80 anni l’ispirazione artistica del regista Edoardo De Angelis, che sta girando un film, il cui protagonista sarà interpretato dal sublime camaleontico Pierfrancesco Favino.

Ads

Nell’ottica dello spirito di servizio della Marina Militare, Ischia, grazie ai professionisti del mare, riceveva i primi indispensabili soccorsi con vento forza 10, lo scorso 26 novembre 2022. L’A.n.m.i. Ischia per rispetto al cordoglio dei familiari delle vittime sospendeva i festeggiamenti della patrona “Santa Barbara” del 04 dic 2022, ma nella trascorsa ricorrenza del 10 giugno 2023 ha inteso innalzare nei cieli un inno alla vita! Mai dimenticare il dolore, ma prendere atto del passato per evitare, contenere o gestire le calamità naturali. Ecco perché notando la bandiera del Tribunale di Napoli Sede Distaccata di Ischia a mezz’asta in segno di lutto sul plesso di Via Michele Mazzella, mi è soggiunto il pensiero di donare, nel giorno della Festa della Marina Militare, un altro vessillo tricolore, da custodire e proteggere gelosamente, al fine di scongiurare simbolicamente la soppressione del più alto Ufficio Pubblico sul territorio isolano. Le Istituzioni militari e civili si sono unite coordinate dalla Marina Militare per alimentare il grido silenzioso e composto di rispetto della Bandiera Italiana, Ente Morale e Fisico che sovrasta tutti noi, dal Presidente della Repubblica, al Primo Presidente della Corte di Cassazione, sino al più modesto ed anonimo impiegato pubblico.

Ads

Sono intervenuti, per cortese invito del più alto in grado della Marina Militare sull’isola, T.V. Antonio Cipresso e dell’ANMI Ischia Gruppo “Attilio Messina”,la più alta carica militare di Ischia il Col. EI Antonio Procentese, comandante del Presidio Militare di Ischia, il Questore PS dott. Mauriello Luigi, il cap. GdF Giglio comandante Compagnia Ischia, il Luogotenente CC Stazione di Ischia Salvatore Soriente, il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Ischia, il Sindaco di Ischia dott. Enzo Ferrandino, la Dirigente di Cancelleria dott.ssa Annamaria Conte in rappresentanza del Tribunale di Napoli, sede distaccata di Ischia, gli Avv.ti Giampaolo Buono, Francesco Cellammare ed Alessandra Castellano, rispettivamente Presidente, Segretario e Consigliere dell’Assoforense Ischia. Tutti accolti con l’orgoglio proveniente dallo spirito di appartenenza alla Marina Militare, che ha inteso significare con il dono della bandiera italiana un senso di unità e comunione delle Istituzioni isolane al servizio della Patria, ciascuno nel proprio ruolo e ciascuno nel proprio ambito di competenza assegnato dall’Ordinamento giuridico, ma con unico atto di sudditanza alla bandiera.

Questo vessillo rappresenta la comunione morale e materiale fra gli uomini dello Stato che in vita rappresentano le Istituzione democratiche al servizio del Popolo Italiano e quelli che sono caduti prematuramente allo scopo di dare vita alle stesse.

Fra questi uomini caduti in nome della democrazia vi sono primi fra tutti i partigiani della guerra di Resistenza, ma anche fra essi alcuni uomini dell’altra fazione, quella dei vinti, che pur ravvedutisi in corso d’opera della barbarie fascista erano troppo compromessi per errori del passato per tonare indietro ed hanno pagato con la vita a monito delle generazioni future che la dittatura è un Male assoluto. In tutto questo, i militari del reparto MAS, uomini d’onore e di umanità della Marina Militare di cui facevano parte gli eroi del 10 giugno 1918 (Com.te Rizzo e GM Aonzo) e successivamente il Com.te Todaro nel 1940, erano combattenti legittimi,che non c’entravano nulla con le strumentalizzazioni politiche e non meritano di essere dimenticati. Pertanto, si innalza il messaggio di pace e riconciliazione degli uomini di mare, di una Istituzione che è asservita alla salvezza delle vite umane, in condizioni di pace, o di guerra, di vittoria o di sconfitta, nelle asperità che può riservare il mare, l’elemento acqua.

Su di un’isola come la nostra, piena di comandanti, nostromi e marinai, la Marina Militare diventa la prima culla della Democrazia, dell’Uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge, per rimuovere il primo ostacolo naturale degli abitanti isolani al fine di godere della vita sociale, politica ed economica della terraferma, il mare (Art.3 comma II, Cost.). A seguire, le Forze dell’Ordine territoriali, tutte coordinate dell’Ufficio di Giustizia sull’isola, rappresentato dal Tribunale. Auspico che nel solco della Festa della Marina Militare di Ischia, avvenuta il 10.06.2023 dove tutti hanno ricordato l’amor di Patria dei cittadini e delle Istituzioni al cospetto della Bandiera, si possa un giorno trovare una data per la Festa della Riconciliazione di tutti gli Italiani e di tutti gli stranieri che vogliano sposare gli ideali di Libertà del Popolo Italiano, che esercita la Sua Sovranità nel Parlamento e risolve i suoi conflitti nelle aule di Giustizia.

* AVVOCATO

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex