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Tra presente e futuro, ecco la battaglia del Risiko foriano

FORIO – E così, frase fatta usata ed abusata, tanto tuonò che piovve. La Forio inquieta dal punto di vista politico-amministrativo, scrive un’altra pagina della sua storia recente che racconta in maniera oggettiva delle frizioni e divisioni esistenti all’interno di una maggioranza che pure dopo le ultime elezioni sembrava impossibile da scalfire e minare, forti un esercito di 14 “armate” contro appena due all’opposizione. Il caso della revoca delle deleghe alla consigliera Chiara Conti, però, avvenuto nella mattinata di venerdì ad opera del sindaco Francesco Del Deo, riaccende il dibattito su un gruppo non più così granitico e che al suo interno presenta diverse fratture, divisioni e malcontenti. Insomma, è chiaro che tanto si muove all’ombra del Torrione e non soltanto in prospettiva presente, ma anche – se non soprattutto – futura. Perché, checché se ne dica, in quel di Forio si guarda già alle prossime elezioni amministrative. In programma, calendario alla mano, nel 2018, ma che qualche bookmaker più o meno qualificato già comincia a vedere anticipate di un anno, magari in contemporanea con Ischia.

Insomma, tutti sono già nell’arena pronti ad affilare le armi e mettere in atto le strategie per provare a conquistare Forio. Ecco perchè ci siamo affidati ad un famoso gioco da tavolo, oggi forse fuori moda per i giovanissimi (anche se ne è stata creata una versione digitale) ma che per decenni è stato un vero e proprio cult. Parliamo del Risiko, che sembra somigliare davvero tanto alla geopolitica foriana: ognuno mette in campo le sue truppe e prova a conquistare il pianeta, rappresentato in questo caso dal Comune del Torrione. Certo, qualcuno potrà obiettare che nel Risiko si tirano anche i dadi, ma anche nell’attività amministrativa un pizzico di fortuna riveste sempre la sua importanza. Ma che cosa sta succedendo tra presente e futuro? Andiamo con ordine. Il sindaco Francesco Del Deo ed i suoi stanno provando a riavvicinare Giuseppe Colella, importante più che mai per la tenuta della maggioranza dopo i recenti accadimenti. La ferita susseguente all’aggressione subita dal consigliere Mario Savio stenta a rimarginarsi e per adesso il Colella proprio non ne vuole sapere di ritornare all’ovile e resta fermo sulla sua posizione. Che poi, detto per inciso, bisognerebbe anche capire qual è: resta distante dalla maggioranza, ma almeno per adesso non si avvicina neppure alla minoranza. Per la serie, poche idee e confuse.

Border line appare anche la posizione del presidente del consiglio comunale, l’avv. Michele Regine, il quale riesce a vestire i panni del Dottor Jekyll e Mister Hide. Il feeling con Del Deo non sembra più assolutamente quello dei giorni migliori ed anche i rapporti col vice Gianni Matarese non sono al top: il legale foriano non ha parole tenere nei confronti dei due il che sembra quasi incredibile, visto che poi difende strenuamente l’operato dei due quando si riunisce l’assemblea consiliare. Chiara Conti ormai aveva rotto gli indugi da tempo e viaggiava a briglie sciolte, sparando contro tutti i suoi colleghi e reclamando trasparenza. Finendo, tra l’altro, anche col mettere in imbarazzo il consigliere Giuseppe Di Maio: è successo in occasione del raduno di Judo, quando il maestro Maddaloni ha voluto ricordare con tutta l’enfasi del caso che la direttrice aveva mantenuto la parola data (si riferiva alla concessione della palestra alla Scuola Media) e che ora si aspettano che anche l’ex assessore mantenga la sua in merito alla richiesta di riqualificazione dell’area esterna al Palazzetto. Una brutta gatta da pelare, che può essere racchiusa in un inquietante interrogativo: ma se quell’area era recintata proprio per evitare che Maddaloni potesse accorgersi di uno scempio a cielo aperto, come ne è venuto a conoscenza? Perchè la richiesta l’ha fatta proprio al buon Giuseppe finendo così per metterlo in competizione con la Conti? Misteri foriani, se vogliamo definirli tali…

Nel frattempo, udite udite, inizia la guerra sotterranea tra i consiglieri comunali. Quelli, e cioè quasi tutti, che contano poco o nulla. L’intenzione è di lavorare già da subito, con una visione prospettica che in questi casi non manca mai, per accaparrarsi qualche voto. Anche perché in tanti hanno ben compreso che una serie di ex amministratori usciti dalla porta sarebbero pronti per rientrare dalla finestra. E tra questi ci sarebbe tale Nicola Monti, figlioccio del primo cittadino, che negli ultimi tempi ha ripreso – sia pure sottotraccia e da eminenza grigia, in pieno “volpino style” – a muoversi e determinare anche una serie di movimenti ed assunzioni, nel porto turistico ma non solo. La battaglia, insomma, è appena cominciata.

 

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