CRONACAPRIMO PIANOTOP STORIE

L’alfabeto del 2019, i top e flop di un anno che va in archivio

Ventuno lettere abbinate a nomi di persona, di cose, fatti o circostanze: così riassumiamo i dodici mesi che tra settantadue ore faranno spazio ad un 2020 si spera ricco di soddisfazioni

A come AFFLUENZA. Che per quanto ci riguarda, però, non è certamente quella alle urne, che interessa poco, ma piuttosto quella relativa allo sbarco di turisti sulla nostra isola. Con dati che ormai vengono forniti tempestivamente dalla guardia costiera che addirittura li interfaccia anche a quelli dell’anno precedente. Statistiche utili a comprendere lo stato di salute del nostro turismo, anche se poi oltre ai numeri bisogna capire l’effettivo fatturato realizzato. E il dettaglio, che ve lo diciamo a fare, è tutt’altro che trascurabile.

B come BUONO. Il riferimento è a Giampaolo, noto avvocato che è tornato a rivestire la carica di presidente dell’Assoforense, dopo la clamorosa rottura nel foro isolano e anche le frizioni con il past president Francesco Cellammare, poi rientrate. Al punto tale che oggi i due lavorano insieme per provare finalmente a riuscire in una vera e propria impresa, quella di stabilizzare il tribunale sull’isola d’Ischia.

C come CASTAGNA. E’ uno dei due politici isolani che meritano di finire nella nostra speciale galleria. A fine maggio è stato riconfermato sindaco di Casamicciola Terme e lo ha fatto con un plebiscito straordinario e inatteso: oltre 1.200 voti di distacco sullo sfidante Arnaldo Ferrandino rappresentano una vittoria con un margine che difficilmente potrà essere replicato nella piccola cittadina termale.

D come DEL DEO. Francesco, il sindaco di Forio, in questo 2019 si è fregiato di una preziosa “medaglietta”, quella cioè di presidente dell’ANCIM, l’associazione nazionale dei Comuni delle isole minori. Un incarico di responsabilità, attraverso il quale far sentire forte anche la voce di Ischia oltre a tutte le altre realtà insulari troppo spesso ignorate e dimenticate dal governo centrale. Come, peraltro, anche il recente maxi emendamento alla Legge Finanziaria ha purtroppo dimostrato.

E come ECONOMIA. E quella isolana, negli ultimi tempi, sembra sempre più sofferente. Grosse strutture che annaspano o rischiano di chiudere, qualcun’altra tecnicamente già “morta” e tenuta in vita dai “respiratori artificiali”, tanti negozi sfitti e alberghi sempre più orientati come l’abbattimento dei costi come unica ancora di salvezza per provare a resistere ancora. Nel mentre tutto ciò accade, l’impressione che Ischia abbia ancora tutte le qualità e le carte in regola per uscire dalle sabbie mobili nelle quali pare essere precipitata. Ma occorre uno scatto d’orgoglio, altrimenti quelle sabbie finiranno per risucchiarci. Tutti, nessuno escluso.

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F come FORZE DELL’ORDINE. Lontano da ogni retorica, i fatti dicono che – anche grazie attraverso un coordinamento costante e continuo, frutto di indubitabile lungimiranza – la nostra è una comunità dove si vive ancora bene o dove certi fenomeni non esistono o sono contenuti grazie anche all’instancabile lavoro di chi opera e lavora quotidianamente per la nostra sicurezza. Uomini e donne ai quali non bisognerebbe mai smettere di dire grazie.

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G come GIOSI FERRANDINO. L’autorevole esponente del Pd è un altro politico che non potrà che ricordare con piacere l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle. Il già sindaco di Casamicciola e Ischia è stato infatti rieletto senza alcun problema al Parlamento Europeo, nel quale adesso potrà sedere per un intero quinquennio e non più da subentrato nell’ultimo anno come accaduto nel 2018. La speranza è che dall’osservatorio privilegiato di Bruxelles possa dare una mano per favorire la ripresa e lo sviluppo di un’isola che oggettivamente sembra annaspare un po’.

H come HOBBY o come HATERS, che tra un attimo spiegheremo perché in fondo fa lo stesso. Il passatempo più gettonato – alle volte (è bene specificarlo, pianificato a tavolino) da parte di molti isolani sembra essere diventato il gioco al massacro nei confronti del prossimo. In un’isola già litigiosa per sua storica e atavica vocazione, in fondo, non ci si poteva attendere un uso diverso e più responsabile e propositivo dei social network. Ma l’impressione è che si stia davvero superando ogni limite del buon senso e della decenza. Ma per fortuna in tanti cominciano a comprendere che la vita reale è un’altra cosa…

I come INCIVILI. Non hanno un nome e nemmeno un cognome, anche se ormai c’è chi non si fa più problemi a sbatterli sui social sia pur mascherandone l’identità. Parliamo di tutti quei soggetti che si abbandonano a gesti ignobili come l’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni genere e altre amenità che deturpano il territorio e le sue bellezze naturali. Una mancanza di rispetto per la propria isola che meriterebbe la messa alla gogna senza alcun appello.

L come LAGNESE. Se nel 2018 il vescovo d’Ischia dovette fare i conti col caso di Gianfranco Del Neso, che stava per diventare padre e dovette spogliarsi dell’abito talare, anche l’anno che sta per concludersi è stato decisamente complesso per il Pastore della Diocesi isolana. Lo scandalo social e il successivo “esilio” cui è stato sottoposto don Antonio Angiolini e il braccio di ferro con i Comuni di Casamicciola e Forio sul diritto di patronato non sono state proprio passeggiate di salute. Ma certo, perdonateci l’ironia, la fede non manca per passare appresso.

M come MAREGGIATE. Non hanno fatto sconti in primavera, autunno e inverno e specialmente di recente – accompagnate a un forte vento hanno creato danni e disagi mettendo a nudo tutte le criticità della nostra isola. Tanto fragile da dover indurre ben quattro Comuni su sei ad appellarsi a Regione, Città Metropolitana e Governo chiedendo lo stato di calamità naturale.

N come NOVITA’. Che in fondo, sono quelle che ci si attendono sempre quando un nuovo anno sta per vedere la luce. Nella speranza che possano essere positive per la nostra gente, il suo tessuto, la sua economia. Ischia ne ha veramente bisogno anche per iniziare ad invertire una tendenza verso il basso che da preoccupante sta iniziando onestamente ad apparire inquietante. E allora vai con l’ottimismo: sulla fiducia, in fondo, non costa nulla.

O come OSPEDALE. Il riferimento è ovviamente indirizzato al Rizzoli di Lacco Ameno, che anche in questo 2019 ha messo a nudo tutte le sue debolezze e criticità. Partiamo da un presupposto: un plauso al personale medico e paramedico che vi presta servizio, che mostra una professionalità ed un’abnegazione davvero fuori dal Comune ed encomiabile: ma senza una legge che cataloghi l’isola come realtà disagiata e qualche investimento in più da parte dell’ASL NA 2 Nord, difficilmente i problemi legati alla carenza di uomini e mezzi potranno essere risolti anche solo parzialmente.

P come PASCALE. Dal punto di vista squisitamente politico, è il personaggio che più ha da rammaricarsi per l’epilogo di questo anno solare. L’ormai ex sindaco di Lacco Ameno, infatti, è stato sfiduciato dalla sua maggioranza che apponendo le fatidiche firme davanti al notaio non si è fatto scrupoli a mandarlo a casa favorendo l’arrivo all’ombra del Fungo dell’ennesimo commissario prefettizio. “Il Barone” ha già annunciato che ritenterà la scalata alla poltrona più ambita del palazzo municipale di Piazza Santa Restituta, anche se presumibilmente dovrà sfidare il suo mentore, il senatore Domenico De Siano. Sfida che si preannuncia decisamente interessante. Insomma, se non altro Giacomino ci ha regalato un inizio 2020 tutto da vivere. E raccontare…

Q come QUAGLIA e il volatile non c’entra nulla perché ci riferiamo al classico “salto della quaglia”. Quello che, soprattutto in politica, anche in questo 2019 ha visto esempi deprecabili, discutibili e in alcuni casi anche stomachevoli sulla nostra isola. Siamo in periodo natalizio e quindi tutti più buoni, ma su certe cose c’è davvero bisogno di far ricorso a un anti emetico.

R come RICOSTRUZIONE – Il sisma del 21 agosto 2017 è lontano, ma nelle zone alte di Casamicciola e Lacco Ameno (e nelle altre zone colpite dal terremoto) si aspetta ancora di poter mettere in moto un meccanismo virtuoso per rinascere dalle macerie e mettersi alle spalle questa dolorosa esperienza. Intanto c’è chi esulta e chi si danna per i provvedimenti adottati dal nuovo Governo, che – al netto di giudizi che lasciamo ai lettori – ha in ogni caso virato rotta rispetto al precedente. L’impressione è che ci sia ben poco da stare allegri, ma naturalmente speriamo davvero di sbagliarci.

S come SCIO’. Ci riferiamo alla famiglia di imprenditori, titolare del gruppo “Pellicano” che dopo aver rilevato l’Hotel Mezzatorre, ha concluso la prima stagione di gestione aumentando il fatturato del 35 per cento rispetto al 2018. E, se consideriamo di un albergo che ha sempre lavorato in maniera ottimale, ecco lanciato il messaggio: alla faccia del low cost, l’isola può ancora puntare sulla qualità ed essere vincenti. La speranza è che col nuovo anno scatti l’effetto domino da emulazione…

T come TRASPORTI. Che siano quelli marittimi oppure quelli terrestri, non c’è dubbio che entrambi risultano essere accomunati dallo stesso (triste) destino. Anche l’anno solare che stiamo per salutare ha confermato tutte le falle di sistemi come le vie del mare e il trasporto pubblico su gomma: citare le nefandezze collezionate dalle compagnie di navigazione e dall’Eav sarebbe come infierire, ma non crediamo che su questo occorra rinfrescare la memoria dei nostri lettori. Che dire, un’icona di quando al peggio non c’è mai fine.

U come UNICO. La parola che un gruppo di attivisti vorrebbe finalmente vedere abbinata a “Comune”, giungendo così alla tanto agognata (almeno da parte loro) unificazione amministrativa. Il comitato è tornato in questo 2019 a scendere nelle piazze raccogliendo consensi, adesioni e proseliti. La strada verso il traguardo sembra ancora lunga, ma a fare da contraltare c’è la voglia di proseguire verso la realizzazione di un progetto ritenuto indispensabile e soprattutto non più differibile.

V come VERDE, il colore che da sempre si accompagna come marchio di fabbrica alla nostra isola. Che però verde lo è sempre meno, complice anche alberi malati, abusivismo che non si arresta (anche se il fenomeno è decisamente calato rispetto agli anni neri) e incuria dell’uomo unita alla scarsa attenzione delle amministrazioni comunali. Meritarci nuovamente questo appellativo dovrà essere una “mission” dei prossimi anni: sì, dei prossimi, perché l’impressione è che per tornare ai fasti di un tempo occorrano più di dodici mesi. Intelligenti pauca…

Z come ZOTICONI. Per necessità alfabetiche li abbiamo definiti con questo termine fin troppo “elegante”, ma per intenderci stiamo parlando dei cosiddetti “mao mao” che anche quest’anno – ovviamente complici noi isolani che pur di recuperare qualcosa di soldi fittiamo anche una bettola a gente dalla discutibile caratura – ad agosto hanno letteralmente monopolizzato l’isola facendo “sentire” la loro presenza. E se pensiamo che fino a dieci giorni prima c’erano i vip e le star di Hollywood, beh allora si resta davvero basiti su quanto Ischia riesca ad essere camaleontica. Che però, nel caso di specie, certo non può essere definita una virtù.

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