CULTURA & SOCIETA'

L’Università di Rochester e il “Caracciolo” a lezione di ambiente e storia con Marevivo

Ischitani per un giorno alla scoperta di uno dei laboratori ambientali più belli ed importanti d’Italia, ossia il Castello Aragonese: così ateneo e scuola portano avanti una collaborazione di scambio culturale

Una classe dell’Università di Rochester NY (USA) guidata dalla Prof.ssa Donna Logan e una dell’IC Caracciolo di Procida, guidata dal Prof. Vincenzo Galdi e dalla Prof.ssa Restituta Rando, sono state Ischitane per un giorno visitando uno dei “Laboratori ambientali” più belli ed importanti d’Italia, il Castello Aragonese, guidati dai Biologi e Naturalisti di Marevivo dott.ssa Sara Fioretti e dott. Antonio Ramaglia. Università e Scuola stanno portando avanti una collaborazione di scambio culturale volta alla conoscenza del nostro territorio con un approfondimento scientifico che in questa giornata del 23 maggio ha visto protagonista l’Isola del Tufo Verde ed in particolare l’area di Ischia ponte e del Castello Aragonese. Nelle acque intorno alla base del Castello sono stati mostrati gli effetti dell’acidificazione del mare a causa dell’emissione locale dell’anidride carbonica di origine naturale e facendo un parallelo sul fenomeno analogo ma più generalizzato si è giunti alle possibili conseguenze delle attività umane dovute all’utilizzo dei combustibili fossili.

Risalendo a piedi il Castello si è ripercorsa la storia geologica dell’area, ben conservata nelle stratificazioni. Gli allievi sono stati accolti dall’Arch. Nicola Mattera, la cui famiglia custodisce la struttura da oltre un secolo, ed hanno conosciuto il lungo e difficile percorso intrapreso da tre generazioni al fine di riportare l’ex carcere borbonico, già dimora di Vittoria Colonna e Ferrante D’Avalos, allo splendore attuale. I volti dei ragazzi mostravano tutto lo stupore per un luogo così particolare, dove bellezza, storia e scienza sono capaci di scambiarsi il testimone senza soluzione di continuità. Le parole dell’Arch. Mattera hanno toccato il delicatissimo equilibrio cui è sottoposto il Castello, equilibrio che sfocia quasi in un conflitto, che contrappone necessità di utilizzo e necessità di tutela della risorsa. Numerosissime sono le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca in tutti i campi della scienza nella prospettiva di trovare soluzioni sempre migliori alle sfide attuali e future di conservazione di un patrimonio di inestimabile valore. All’incontro ha partecipato una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri guidata dal Capitano Tiziano Laganà ed è stata un’occasione importantissima per ricordare l’anniversario della strage di Capaci, il Giudice Giovanni Falcone, i tanti uomini dello Stato caduti nella lotta alla mafia e la successiva strategia di quest’ultima di colpire lo Stato proprio colpendo il patrimonio Culturale del nostro Paese. E’ stato inoltre ricordato che l’Arma dei Carabinieri è particolarmente attiva sui temi ambientali e culturali avendo al suo interno quello che probabilmente è un primato europeo in termini numerici e di diversificazione attraverso le migliaia di suoi specialisti ed esperti in tutela ambientale e tutela del patrimonio artistico e culturale.

La lezione all’aperto, partita dall’area delle fumarole, è continuata negli splendidi orti del Castello aperti per l’occasione, e allestiti dalla mano dell’uomo e dalla benevolenza della natura in una spettacolare primavera di colori e odori. E’ stato infine sperimentato un percorso di fruizione senza barriere e progettato per persone ipovedenti, focalizzato sulle esperienze olfattive, gustative e tattili della grande varietà di piante e frutti presenti nelle terrazze.

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