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Pinetta Di Meglio, l’ultima sarta di Barano

E’ l’immagine di una Barano d’altri tempi quella racchiusa nel volto della simpaticissima Pinetta Di Meglio, l’ultima sarta di Barano. Icona di grandi valori e di duro lavoro, è un monumentale simbolo di un’epoca che offre ancora i suoi riflessi.

Nata quando Barano era in camicia nera, Pinetta ha rinnovato un’arte di famiglia. Da una vita si districa tra taglio e cucito, pieghe, gessetti, cotone, aghi e forbici che muove a memoria, quasi ad occhi chiusi. E’ la Barano di una volta che pulsa, lasciando le sue tracce indelebili. Anna Sasso e Ivano Di Meglio hanno incorniciato un attimo, trasformandolo in un coriandolo di tempo con due foto che raccontano il tutto. Ci ha, poi pensato Facebook, nel suo diario di “Sei di Barano se”, ad omaggiare con una scia di pensieri, parole che sembrano suonare un’emozionante sinfonia.

Significativo il commento dell’avvocato Giuseppe Di Meglio: «Apprezzo il giudizio:sono persone sobrie e lavoratrici, espressione di una società di altri tempi in cui contava il valore della famiglia senza la ostentazione odierna!». Un tuffo nel tempo entrare nel suo laboratorio con la vecchia macchina per cucire a pedali della “Singer”, dove gli occhi si perdono tra le stoffe, i vestiti, le imbastiture, le scatolette metalliche che racchiudono gli attrezzi del mestiere, compagni di viaggio di una vita. Una vita da sarta. E un intero paese s’inchina togliendosi il cappello.

Luigi Balestriere

foto di Ivano Di Meglio

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