CULTURA & SOCIETA'

Con Ida Morgera Matarese Forio ricorda una delle sue figure più iconiche

Tra aneddoti, storie e racconti personali dei presenti si è voluto omaggiare la figura di Ida Morgera Matarese a trent’anni dalla sua scomparsa

Tra le persone della nostra isola che si sono contraddistinte nel corso degli anni per il proprio operato a servizio della comunità c’è sicuramente Ida Morgera Matarese, la Preside che in tanti ricordano per le sue doti umane e professionali. Così, a trent’anni dalla sua prematura scomparsa, nell’ambito del cartellone degli eventi natalizi di Forio, si è tenuto un evento per rendere omaggio alla sua persona, in una mattinata all’insegna di testimonianze, racconti, aneddoti, storie e flashback. Prima di parlare degli interventi dei presenti che la conoscevano, sembra utile tratteggiarne una breve biografia per capire anche il contesto storico: Ida Morgera nasce a Forio il 12 gennaio 1923, quarta figlia dell’avv. Luigi Morgera, già Sindaco di Forio, Consigliere Provinciale di Napoli e dal 31.12.1943 al 10.8.1945 Sindaco del Comune Unificato dell’Isola d’Ischia, e di Sofia Chevalley de Rivaz. Nel 1958 sposa Avolio Michele Matarese da cui ha un figlio, Gianni. Dopo gli studi liceali consegue presso l’Università di Napoli la laurea in Lettere e, successivamente, quella in Filosofia.

Da subito intraprende la carriera di insegnante con incarichi a Torre Annunziata e a Napoli, presso la Scuola Tecnica Meucci. Dal 1957 al 1961 assume l’incarico di insegnante di ruolo di Cultura nella Scuola di Avviamento di Ischia e successivamente in quella di Avviamento Professionale di Forio. Nel 1962 le viene conferito il primo incarico di presidenza nella Scuola di Avviamento Professionale di Forio, successivamente diventata Scuola Media Unificata. Dopo aver vinto il concorso di Preside, nel 1969 assume il primo incarico presso la Scuola Media di Vallata, in provincia di Avellino, ottenendo dopo pochi mesi il trasferimento presso la Scuola Media di Barano d’Ischia, incarico che mantiene per un anno. Rientrata nella sua Forio assume la presidenza della Scuola Media Santa Caterina da Siena sino al 1982, allorquando viene collocata in pensione per dimissioni volontarie. Dal 1987 al 1991 assume l’incarico di Preside presso il Liceo linguistico ed Istituto Magistrale Gregorio Mattera di Casamicciola Terme. Ida Morgera Matarese, come si può ben capire, ha segnato un’epoca nel mondo dell’istruzione isolana, e non solo. All’evento “Una vita per la Scuola”, tenutosi presso la chiesa di San Francesco d’Assisi in un clima di assoluta compostezza e nel pieno rispetto delle norme anti-covid, si sono succeduti tanti interventi di persone che direttamente o indirettamente hanno avuto a che fare con lei. La mattinata è cominciata con Gaetano Maschio, direttore artistico di eventi del comune turrito: «Ida Morgera Matarese merita di essere ricordata come un personaggio emblematico della nostra Forio. Ci ha lasciati esattamente trent’anni fa e per tutti è stata una grande perdita. Si è trasferita in quello che io definisco il balcone dell’eternità.

Di lei ho un bellissimo ricordo che risale al 1981, quando ero allievo della scuola media Santa Caterina da Siena di Forio. Dopo una lettura in chiesa, in occasione della peregrinatio della Madonna di Pompei, la incontrai e mi fece i complimenti per la voce e per l’espressività. Mi disse di mettere in pratica queste mie doti e devo ringraziarla perché i suoi insegnamenti mi sono serviti. Ancora oggi, a distanza di tanti anni, la porto nel cuore e se potessi descriverla in tre parole non esiterei a usare i termini cultura, signorilità ed eleganza d’animo». Dopo un breve intervento del moderatore Gerardo Calise, è stato proiettato un video in cui sono state mostrate foto e documenti inerenti alla Preside Morgera. Successivamente ha preso la parola Francesco Del Deo, sindaco di Forio: «Ida Morgera Matarese è stata una persona amata da tutti e ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità. Era una nobildonna, una persona d’altri tempi e oggi vogliamo ricordarla con grande commozione. Aveva un approccio amorevole e affettuoso con le persone. Era una donna attenta ai giovani e si è sempre battuta affinché la cultura e la scuola fossero alla portata di tutti, soprattutto dei meno fortunati. Grazie alla sua riservatezza ha stretto rapporti con i colleghi, mentre con le sue innate doti comunicative ha conquistato tutti gli studenti. Per capire l’importanza di Ida Morgera Matarese bisogna anche ricordare che è stata una delle prime donne isolane ad essersi laureate. Io vivevo a pochi metri dalla sua abitazione e ricordo quando camminava per le strade di Forio con il suo portamento regale ed elegante. A distanza di trent’anni dalla sua scomparsa, credo che Ida Morgera Matarese abbia segnato in positivo intere generazioni e spero che il suo ricordo sia tramandato ai più giovani». Molto sentito è stato l’intervento della giovane Ida Matarese che, essendo la nipote della storica Preside foriana, ha voluto delineare un personale profilo della nonna nonostante non l’abbia mai conosciuta di persona. Successivamente ha preso la parola la Prof.ssa Gemma D’ambra che ha voluto ripercorrere la vita delle Preside Morgera, elencando le tappe più importanti della sua carriera lavorativa.

Anche l’Avv. Maria Anna Verde, Priore dell’Arciconfraternita di Visitapoveri ha voluto dare una propria testimonianza: «Ricordo e memoria sono due vocaboli di significato analogo, ma in realtà sono diversi. Ed è l’etimologia a sottolinearne la differenza. Memoria deriva dal greco mimnesko e indica un’attività della mente ed è la facoltà di mantenere in vita gli aspetti del passato, mentre ricordo deriva dal latino recordor che vuol dire ricordare, rammentare ed è un termine attinente a un diverso campo semantico, ovvero quello dei sentimenti e della soggettività. Ebbene, quest’oggi siamo qui per fare memoria con la mente e per ricordare con il cuore la Preside Ida Morgera. Ho accolto con grande piacere l’invito di Gianni Matarese sebbene la mia testimonianza di lei sia indiretta dal momento che i miei ricordi sono collegati a quello che mi raccontava mia madre Elena Schiano, segretaria per moltissimi anni della scuola media Santa Caterina da Siena di Forio. Per la Preside Morgera la scuola era una luogo di socializzazione, crescita e formazione, ma soprattutto era una palestra di vita. È stata una donna forte che ha saputo farsi spazio in un contesto difficile come quello dell’epoca ed è arrivata a ricoprire ruoli importanti grazie alla sua determinazione. Con garbo e professionalità è stata un punto di riferimento per l’intera comunità isolana e spero che possa essere un faro anche per le nuove generazioni affinché sappiano fare memoria del passato per vivere meglio il futuro». Nel corso della mattinata si sono succeduti altri interventi come quelli del Prof. Ambrogio Mattera, del Prof. Visone, dell’Avv. Giuseppe Di Meglio e del giornalista Ciro Cenatiempo. Anche Chris D’Ascia e Brigida Calise, ex allievi di Ida Morgera Matarese, hanno voluto ricordare la loro Preside. A concludere l’evento è stato il figlio, Gianni Matarese che si è detto commosso per tutto l’affetto ricevuto: «Mia madre Ida era una persona molto riservata e molto schiva, ma allo stesso tempo sensibile e sono convinto che avrebbe apprezzato tutti questi attestati di stima e amicizia emersi stamattina. Ricordo che trent’anni fa la sua prematura scomparsa lasciò in me un vuoto enorme che, però, con il tempo è stato parzialmente colmato dalle belle parole che i foriani hanno sempre utilizzato nei confronti di mia madre. I suoi ex alunni, in particolare, portano nei loro cuori un bel ricordo di lei e questo mi ha sempre colpito. Questa giornata è stata resa possibile grazie al sindaco Francesco Del Deo, a Gaetano Maschio, al moderatore Gerardo Calise e a tutti quelli che con amore e affetto hanno raccontato aneddoti collegati a mia madre».

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