CRONACA

Un plastico in 3D racconterà Procida ai non vedenti

Il regalo degli alunni dell’istituto comprensivo “Balzico” di Cava de’ Tirreni: favorirà l’inclusione dei turisti nell’anno da Capitale

Ci sono i profumi e i suoni, sinfonie naturali dell’isola. Per scoprire Procida anche senza la vista. E ora per tendere una mano metaforica alla piccola Beatrice, 13 anni, e ai futuri visitatori non vedenti, in un’ottica di inclusività, arriva un plastico 3D, fedele ricostruzione dell’isola capitale italiana della cultura. È il regalo che – grazie a un’idea del docente di tecnologia Pietro Balzano – gli studenti della terza B dell’istituto comprensivo “Balzico” di Cava de’ Tirreni, all’avanguardia nel settore inclusione-innovazione con la dirigente scolastica Ermelinda Rocciolo, ha annunciato al Comune di Procida. Un manufatto di tre chilogrammi di plastica biodegradabile (PLA), effettuato con due stampanti al lavoro, incessantemente, per 20 giorni.

“Garantirà un’esperienza sensoriale straordinaria, consentendo di camminare virtualmente tra i borghi di Procida”, commenta il consigliere delegato alla cultura del Comune di Procida, Michele Assante del Leccese, che riceverà il plastico insieme agli studenti dell’istituto isolano “Caracciolo-Da Procida”, siglando – insieme alla dirigente Maria Saletta Longobardo una sorta di gemellaggio all’insegna della buona scuola. “Procida è isola che non isola ma accoglie, stringe alleanze, scopre amicizie, costruisce legami”, aggiunge Del Leccese.

Il plastico sarà esposto, a partire da fine maggio, all’interno delle sale del Museo del Mare e aiuterà i visitatori non vedenti, a cominciare dall’anno da Capitale, a comprendere la morfologia dell’isola. “Lo si può fare anche senza la vista. – commenta il docente Pietro Balzano – Siamo partiti in via sperimentale all’interno dell’Istituto Balzico di Cava de’ Tirreni con un plastico di Londra in 3D per assecondare una richiesta della nostra piccola Beatrice, che era stata nella metropoli ma non era riuscita a esplorarla con il tatto. Ha potuto farlo con le mani grazie a un plastico costruito con i suoi compagni di classe. E poi abbiamo proseguito con Barcellona fino ad arrivare oggi alla suggestiva Procida per regalare un sussidio prezioso ai turisti con difficoltà visive. Un onore per noi sostenere la cultura, la conoscenza, la storia attraverso un discorso di inclusione e di percorsi facilitati per la disabilità”.

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