Ischia – «È possibile avere lo sconto terremoto?». No, non è una battuta infelice né tantomeno uno scherzo, ma è l’assurda richiesta di un certo tipo di turismo che persevera sulla nostra isola e che, nei giorni successivi al sisma, ha pensato di approfittare di una situazione di disagio per ottenere uno sconto sulla propria vacanza. Sono diverse le testimonianze di chi, lavorando negli alberghi, ma è accaduto anche per qualche attività commerciale, si è trovato a dover far fronte a simili richieste. Richieste che si aggiungono ad altre storie alquanto paradossali che ci siamo trovati a dover affrontare all’indomani del 21 agosto. «Mi è capitato per più di un cliente – ci racconta il portiere di un albergo di Forio – dopo aver trascorso tranquillamente le proprie vacanze qui sull’isola, senza subire alcun danno dopo la scossa, al momento di saldare il conto, hanno avuto il coraggio di chiederci lo sconto terremoto. È un atteggiamento che ti fa imbestialire dinanzi al quale non puoi, per non mancare di professionalità, rispondere come vorresti». Secondo dati ufficiosi forniti dalle autorità marittime, nei giorni immediatamente successivi al sisma, avrebbero lasciato l’isola quasi 18 mila persone. In alcuni casi si trattava, però, di partenze programmate per fine ferie. La scossa del 21 agosto ha contribuito non poco allo svuotamento di case e alberghi; per il presidente di Federalberghi Ischia Ermando Mennella sarebbero stati circa duemila i turisti che hanno lasciato gli hotel che però hanno ricominciato a popolarsi per quest’inizio settembre; si parla di ventimila arrivi solo lo scorso weekend. Ci piace guardare anche l’altro lato della medaglia e pensare che di tutti questi arrivi, non ce ne sia neppure uno al quale salti in mente di chiedere lo sconto terremoto; Ischia, mai come adesso ha bisogno di essere amata sinceramente e aiutata da tutti. – Isabella Puca
