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Caos sanità, i sindacati proclamano lo stato d’agitazione

di Sara Mattera

ISCHIA – È accesa protesta tra i lavoratori del comparto della sanità campana, compresi quelli di Ischia e Procida. Come ricorderete, lo scorso mese, attraverso le pagine di questo giornale, vi avevamo anticipato le manovre di spending review che l’Asl Napoli 2 Nord aveva intenzione di intraprendere a discapito dei fondi di incentivazione dei lavoratori del settore. Manovre, queste, che fecero scattare immediatamente l’attenzione dei sindacati, che richiesero un tavolo di confronto con i vertici dell’Asl al fine di limitare ulteriori danni alla categoria. L’incontro, che si tenne a Frattamaggiore, non ebbe però l’effetto sperato. In quell’occasione i vertici aziendali, infatti, sottolinearono che a causa di un ammanco considerevole nel fondo produttività, l’Asl napoletana sarebbe stata impossibilitata ad erogare gli incentivi sulle buste paga dei lavoratori relativamente ai mesi di dicembre e novembre. L’ennesima scelleratezza, questa, perpetrata ai danni dei lavoratori del settore sanitario, tra cui anche quelli di Ischia e Procida, costretti a sopperire alla mancanza di personale all’interno delle strutture sanitarie isolane con turni straordinari, senza però vedersi retribuito il proprio lavoro extra.

Successivamente, le sigle sindacali convocarono una nuova urgente riunione con la Direzione strategica dell’Asl Napoli2 Nord, ottenendo dai vertici aziendali la promessa di pagare circa 250 euro di incentivi ai lavoratori relativi al mese di novembre. In quell’occasione, inoltre, il direttore generale, Antonio D’Amore, garantì che a dicembre gli operatori stagionali non avrebbero invece subito alcun taglio dalla propria busta paga. Peccato, però, che ancora una volta tali promesse, al momento, risultino ancora inottemperate.  Il taglio alle incentivazioni permane, con i lavoratori che rischiano di non percepire quanto loro dovuto non solo per il mese corrente, ma anche per i mesi a seguire. Ecco perché nella giornata di ieri, a Frattamaggiore, le sigle sindacali, Uil, Cgil, Fiasl, Fsi, Nursing up, hanno convocato un’assemblea di tutti i lavoratori del comparto, dalla quale è scaturita la necessità di proclamare lo stato di agitazione permanente.

«Tali rimostranze – hanno scritto le sigle sindacali – scaturiscono dal fatto che gli organi regionali preposti non consentono al direttore generale di poter erogare i fondi ai lavoratori aventi diritto. Di fronte ad una così grave problematica, si sta assistendo ad un rimpallo di responsabilità tra la Direzione Strategica generale e gli organi regionali che determinano un grave stato di frustrazione di tutti i lavoratori del comparto. Volerli ripagare con una pesante penalizzazione della busta paga è una scelta miope e scellerata». Si fa quindi strada anche la possibilità di uno sciopero generale per i prossimi giorni, qualora non si risolva questa situazione di impasse. Lo stato di agitazione, ovviamente, riguarda anche i lavoratori del presidio ospedaliero di Ischia, che già lo scorso mese avevano mostrato la propria insofferenza nei confronti di questa situazione, sollevando l’ascia di guerra contro i vertici dell’Asl Napoli 2 Nord.

Qualora l’eventuale sciopero del comparto dovesse prendere piede anche sul nostro territorio,  questo comporterebbe un ulteriore congestionamento del servizio sanitario nostrano, già di per sé in gravi difficoltà, con la possibilità di nuovi disagi anche per la cittadinanza. Al momento, questa possibilità dello sciopero resta solo un’ipotesi. Quel che è certo, comunque, è che ancora una volta si prospetta un natale tutt’altro che tranquillo non solo per i lavoratori del settore, ma anche per i fruitori dei servizi sanitari.

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