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Cercasi vaccino antinfluenzale, sull’isola dosi col contagocce 

Sono poche (e già terminate) quelle arrivate ai medici di base di casa nostra. Isolani. A Il Golfo le parole e le impressioni di Carmine Barile e Luigi Mattera, che chiedono una “paziente attesa”

Sos vaccini sulle isole di Ischia e Procida. A lanciare l’allarme sono stati i medici di base «Abbiamo avuto non più di 120 dosi per ciascun medico, a fronte di un carico procapite di 450 pazienti cronici. Una situazione francamente imbarazzante per una sanità che vanta di essersi mossa in anticipo a livello nazionale». Così nei giorni scorsi ha denunciato il medico di famiglia della FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – Vincenzo Mazzella. L’allarme che arriva dal sindacato dei medici di famiglia è che «la campagna vaccinale per i pazienti delle isole possa naufragare miseramente sugli scogli delle difficoltà amministrative e logistiche». Ma se così fosse, denunciano i medici, non sarebbe un buon auspicio in vista dell’altro vaccino che si attende, quello contro il SarsCov2. «Se non si riesce ad organizzare una campagna vaccinale per l’influenza di stagione – fa notare Luigi Sparano (FIMMG Napoli) – cosa accadrà quando all’improvviso la Regione sarà chiamata a distribuire un vaccino che forse avrà bisogno anche di essere conservato e trasportato in condizioni particolarmente impegnative?». Un dubbio più che legittimo. Intanto, proprio dalle isole del Golfo si leva la voce dei medici di medicina generale della FIMMG affinché si ponga presto un rimedio a questa situazione grottesca.  

Anche Carmine Barile, medico di base ischitano, ha avuto circa 300 dosi di vaccino antinfluenzale «Ho avuto una prima trance – ci conferma – all’inizio del mese di ottobre e la seconda a novembre. Al momento, però, tutte le dosi a mia disposizione sono terminate». «Sono stato informato – ci spiega – che a breve dovrebbero arrivare ulteriori dosi per chi è rimasto senza». L’attesa non dovrebbe durare oltre la settimana. «Evidentemente – spiega ancora il medico di famiglia – c’è stata qualche discrepanza tra le case farmaceutiche che devono consegnare i vaccini». Ed assicura: «Siamo ancora in tempo per somministrare i vaccini». Quindi niente panico. Certo è che «si è fatto un grande trambusto su questi vaccini ed anche noi medici siamo rimasti un po’ spiazzati nel non avere le dosi per tutti», ci racconta il dottore Carmine Barile. In questo particolare anno di pandemia, poi, è anche aumentata la platea di coloro che possono usufruire gratuitamente del vaccino contro l’influenza. «In passato era somministrato gratuitamente per coloro che avessero compiuto 65 anni. Quest’anno, invece, per i pazienti che hanno compiuto 60 anni ed al di sotto dei 6 anni nonché per coloro che hanno delle patologie croniche». Per il dottore Barile, quindi, mancano all’appello circa 150 vaccini che, appunto potrebbero arrivare nel corso della prossima settimana. «Più che il pathos non fare il vaccino, in questo momento, non comporta nulla. Considerando che siamo in zona rossa e che dobbiamo uscire in meno possibile, anche le possibilità di prendere l’influenza sono ridotte. Ovviamente questo vale per chi rispetta le regole. In ogni caso considerando che il picco di influenza in Campania lo abbiamo a febbraio, siamo in tempo anche a dicembre per somministrarlo», ci assicura ancora il medico di famiglia che comunque si dice «ottimista» sul fatto che a breve potrebbero arrivare tutte le dosi mancanti. Ma c’è una riflessione da fare. «Se questo è il caos successo sul vaccino antinfluenzale che viene fatto tutti gli anni – ci spiega Barile – figuriamoci che cosa potrà succedere quando avremo quello anti Covid».  

Meno ottimista il dottor Luigi Mattera «Stiamo aspettando – ci dice – che ci sia una nuova scorta». Un mese fa il medico di famiglia, infatti, ha ricevuto circa 50 dosi a fronte delle oltre 300 richieste. «Sono settimane che l’Azienda Sanitaria Locale ci dice ‘la prossima settimana’ e spero che la prossima settimana sia davvero quella buona», ci confida. «Intanto – continua il medico – quest’anno è aumentata la richiesta: a causa della pandemia c’è chi anche non avendo mai fatto il vaccino quest’anno lo sta chiedendo». I pazienti, è proprio il caso di dirlo, devono essere pazienti ed aspettare (si spera) qualche altro giorno prima di poter fare il vaccino contro l’influenza stagionale.  

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