CRONACA

Caro benzina, perché costa tanto e come risparmiare

Quello dei rincari benzina è un fenomeno che ha un impatto sulla capacità di spesa dei consumatori. In sostanza, quando i prezzi dei carburanti aumentano, i costi del trasporto diventano più elevati, con dirette conseguenze su molte attività commerciali e famiglie. L’effetto è riscontrabile anche sui beni comuni di consumo, dal momento che le imprese, produttrici e commerciali, sono costrette ad aumentare i costi per coprire le spese di trasporto e produzione. Negli ultimi tempi, i rincari della benzina sono diventati una questione particolarmente delicata e di grande attualità, in Italia come nel resto d’Europa: i prezzi sono saliti in modo significativo e i consumatori sono alla ricerca di spiegazioni.

Rincari Benzina: Perché?

Uno dei principali fattori che sta contribuendo ai rincari benzina è il perdurare delle sanzioni imposte alla Russia. A causa dell’attuale invasione in Ucraina, le multe sono passate dal divieto di importare il greggio, del 5 dicembre, all’attuale embargo sui prodotti raffinati, attivo dal 5 febbraio. L’Italia, fino allo scaturire del conflitto, ha storicamente importato grandi quantità di carburante dalla Russia. Ad oggi, tutta l’Europa ha avviato un costoso percorso di transizione energetica che dovrebbe portare all’indipendenza, ma ci vorrà molto tempo per che venga effettivamente portato a compimento. Al di là del conflitto, anche le politiche interne hanno contribuito alla situazione attuale. Dopo un primo periodo, nel quale il governo Draghi aveva effettuato dei tagli alle accise sulla benzina, la nuova legislatura ha deciso di revocare tutto, causando ulteriori aumenti. Inoltre, un tema caldo sono gli extraprofitti dei distributori, per i quali gli enti a tutela dei consumatori stanno trovando spazio per limitazioni e tutele. AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del libero Mercato, ha recentemente fatto richiesta presso la Guardia di Finanza di documentazione per attestare una serie di violazioni e pratiche commerciali scorrette nei confronti del consumatore

Risparmiare sul carburante: Consigli dall’Unione Nazionale Consumatori

Anche se dovrebbero essere le politiche economiche a mettere definitivamente una pezza per proteggere i consumatori, al momento è il mercato stesso che sta restituendo prospettive migliori rispetto ai mesi precedenti. Probabilmente un inverno non troppo rigido e un conseguente calo della domanda ha determinato un’inversione del trend, ma i costi rimangono ancora piuttosto alti. I consumatori devono quindi adoperarsi nella ricerca di abitudini e strategie concrete per affrontare quotidianamente questo problema. Un post dell’Unione Nazionale Consumatori, realizzato nell’ambito del progetto Save&safe – save planet, safe people, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, racchiude alcune delle accortezze utili per risparmiare sul carburante. Essenziale la scelta del distributore dove fermarsi.

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  1. Evitare inutili maggiorazioni con i pieni in autostrada, dove la benzina costa di più, e il “servito”;
  2. scegliere il distributore con i prezzi più bassi, confrontandolo sul sito carburanti.mise.gov;
  3. evitare le grandi distribuzioni, prediligendo le pompe bianche;
  4. verificare la corrispondenza tra i prezzi visibili dalla carreggiata e quelli praticati, indicati sulla colonnina;
  5. abituarsi ad una guida tranquilla: andare piano non solo diminuisce il rischio di incidenti, ma anche il consumo di carburante.

Se si riscontrano pratiche fraudolente o poco chiare sui prezzi della benzina, è il momento di fare chiarezza con Unione Nazionale Consumatori per non pagare maggiorazioni illecite e riuscire a far valere pienamente i propri diritti.

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