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Allarme antitetanica: sull’isola mancano le dosi da sei mesi

di Isabella Puca

Ischia – Da circa sei mesi, in tutta l’isola d’Ischia, mancano le dosi di antitetanica. È questo un dato di fatto che preoccupa e non poco soprattutto adesso che sull’isola la popolazione si è quasi raddoppiata. Ci sono giunte diverse segnalazioni da alcuni cittadini che, feritisi vicino a del metallo, si sono recati in diverse farmacie dell’isola che erano totalmente sprovviste di dosi di antitetanica. Al momento, infatti, qui sull’isola sono davvero poche le dosi a disposizione e, nonostante ne vengano richieste circa una trentina al mese per farmacia, l’ultimo carico ne ha viste arrivare meno di una decina.  Tuttavia, d’estate la richiesta di questo tipo di medicinale è in aumento; la vita si svolge all’aria aperta e causa scarpe o vestiti estivi è più facile procurarsi ferite. Cosa ancor più grave che a mancare è anche il dosaggio per i bambini questo perché, probabilmente, nei mesi scorsi, si è fatto largo uso per recuperare dosi per adulti. Parliamo soprattutto dell’antitetanica d’urgenza, quella necessaria dopo tagli, ferite di armi da fuoco o aggressioni di animali con ferite, una iniezione che va fatta nell’arco delle 24 ore successive alla ferita su prescrizione medica. Da un mese a questa parte, inoltre, sembra mancare nelle farmacie ischitane anche il vaccino antitetanico. Il siero antitetanico è formato da anticorpi (gammaglobuline umane) estratte dal sangue di donatori vaccinati e serve a dare copertura in caso di ferite a rischio infezione. Il vaccino, invece, stimola la produzione degli anticorpi, rendendo la persona immune all’infezione, ma non immediatamente. Il vaccino dura per diversi anni, a volte per tutta la vita. Il ciclo vaccinale va fatto, però, completo con tre somministrazioni a distanza. Chi è stato vaccinato, dovrebbe eseguire ogni 10 anni una dose di richiamo, specialmente se svolge un lavoro a rischio espositivo o se ci si reca in Paesi in cui le condizioni sanitarie sono precarie. La situazione, purtroppo, non è solo a livello isolano, ma nazionale. Ha fatto molto discutere il caso di un ragazzo di 21 anni del napoletano che, dopo aver ricevuto un morso da un cane, ha dato il via a una vera e propria odissea per recuperare una dose di antitetanica. Una volta arrivato al vecchio Pellegrini, dopo aver ricevuto le prime cure al pronto soccorso, la notizia sconfortante: “l’iniezione di immunoglobulina, che garantisce una rapida copertura antitetano, in ospedale è disponibile solo per i ricoverati”. Su invito del medico si reca quindi in farmacia per comprare il farmaco necessario, ma nessuna delle farmacie raggiunte può garantirgli la vendita del farmaco. «É un caso nazionale, non viene consegnato da diversi mesi e pare che la causa sia la mancanza di materia prima e quindi non si produce». Questa la spiegazione di uno dei farmacisiti. Una situazione dunque paradossale: un ragazzo necessita di un antitetanica che al pronto soccorso non può avere, mentre le farmacie, che dovrebbero venderlo, ne sono sfornite. Non diversa la segnalazione che ci è arrivata da uno dei nostri lettori che, dopo essersi recato in Ospedale e poi ancora in diverse farmacie dell’isola ha deciso deliberatamente di affidarsi al caso. Nessun’antitetanica per lui. Qualche altro in questi mesi ha pensato di rivolgersi addirittura fuori dall’isola, un rischio grosso considerato i tempi dell’iniezione e il fatto che la dose va conservata in un certo modo. A inizio luglio, a denunciare il fatto anche il capogruppo di Campania Libera- Psi- Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli membro della commissione sanità, «ho ricevuto due segnalazioni di cittadini che si erano feriti vicino a del metallo e avrebbero dovuto fare urgentemente l’antitetanica. In entrambi gli ospedali però gli è stato fatto presente che mancavano le dosi e di acquistarle privatamente in una farmacia. Purtroppo anche le farmacie erano totalmente sprovviste. Per fortuna il Direttore Generale del Cardarelli Ciro Verdoliva ha recuperato dei vaccini di emergenza ma la situazione è allarmante. Infatti il problema non è solo campano ma nazionale. Le dosi non sono reperibili praticamente in tutta Italia. Per questa ragione ho segnalato urgentemente il problema al Ministero e mi aspetto un intervento rapidissimo visto che la mancanza dell’antitetanica negli ospedali potrebbe trasformarsi in una tragedia annunciata».

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