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Ischia, per il Comune arrivano 3 milioni dai rateizzi Tari

E’ l’effetto della rateizzazione dei tributi arretrati che diverse strutture alberghiere hanno siglato con l’ente via Iasolino per somme non versate negli anni passati: le somme saranno garantite da una polizza fidejussoria

Un gran numero di strutture alberghiere ischitane ha scelto la via della rateizzazione per regolarizzare le pendenze relative alla Tari. Le società Parco Flora, Parco Edera, Hotel President, Sanpara, Sogdim, Limparo, Delfini hanno infatti concordato con il Comune di Ischia un piano di rateizzo dell’importo complessivo ancora dovuto all’erario. Tale rateizzo concordato è comunque sostenuto da una polizza fideiussoria a garanzia. In tal modo dal punto di vista contabile tali partite risultano come somme certe nell’esazione. Complessivamente, da questi primi accordi il comune potrà recuperare la cifra complessiva di ben tre milioni di euro.

La volontà delle imprese di concordare il pagamento degli arretrati si spiega ricordando le misure messe in campo dall’amministrazione comunale per fronteggiare la grave crisi economica indotta dall’esplosione della pandemia, che ha messo a durissima prova l’economia locale, fondata sul settore turistico. Il Comune aveva infatti varato il riconoscimento di alcuni sgravi fiscali per quelle aziende che nonostante i morsi della crisi hanno comunque effettuato assunzioni negli anni 2020 e 2021, quindi aiutando a mantenere costanti i livelli occupazionali minacciati dalla sfavorevole congiuntura internazionale. Tuttavia, tali sgravi sarebbero stati riconosciuti soltanto a quelle strutture che fossero in regola coi pagamenti dei tributi, come appunto la tassa sui rifiuti. Ecco quindi il punto decisivo che ha sbloccato questa successione di accordi tra ente e imprese.

Il Comune ha comunque ottenuto non pochi vantaggi da questa mossa, perché dapprima ha incentivato le assunzioni, consentendo almeno in parte ad alcuni nuclei familiari di evitare la disoccupazione, e poi ha spinto le imprese a regolarizzare la propria posizione dopo diversi anni, e in alcuni casi lustri, di mancato pagamento del tributo. Si comincia quindi a mettere efficacemente ordine in un settore che storicamente è stato caratterizzato da una fortissima evasione, così estesa al punto che si calcola che il Comune debba ancora incassare circa trenta milioni di euro: una cifra che, in caso di dissesto, avrebbe messo in pericolo la stessa sopravvivenza di numerose aziende. Il rateizzo dunque finisce anche per tutelare le stesse aziende, visto che con l’aria che tira è molto probabile che i provvedimenti fin qui emessi saranno solo i primi di una lunga serie.

Gli accordi sono stati favoriti dagli incentivi concessi alle imprese che assumevano personale nel periodo della pandemia: per ottenere i benefici, però, occorre essere in regola con i pagamenti e non avere pendenze arretrate

In ogni caso, l’efficacia dei provvedimenti di concessione del rateizzo sono subordinati all’accettazione “ampia ed incondizionata” delle condizioni per il rateizzo mediante la sottoscrizione della copia del provvedimento, il quale avverte che il mancato pagamento di due rate anche non consecutive nell’arco di sei mesi nel corso del periodo di rateazione comporterà, ipso facto, la decadenza immediata del beneficio con il recupero coattivo della restante somma in unica soluzione, senza nessuna eccezione.

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