POLITICA

Serrara Fontana e il caso del “fantasma” Cesare Mattera

L’ex candidato a sindaco di Serrara Fontana non si è mai presentato in consiglio comunale sin dalla prima seduta dell’ottobre dello scorso anno. Assenze reiterate che dovrebbero portarlo a decadere dalla sua carica, ma sindaco e maggioranza fanno (anche per convenienza) finta di nulla

Che la minoranza sulla nostra isola sia diventata ormai un optional ce ne siamo accorti tutti. Meno male che Forio c’è, abbiamo titolato qualche giorno fa in un servizio giornalistico ad hoc, parlando del Comune del Torrione come l’unico nel quale è rimasta (anche perché la prossima primavera si andrà alle urne) un minimo di dialettica politica. Vi abbiamo poi raccontato di Ischia, dove l’amministrazione comunale guidata da Enzo Ferrandino è composta da una maggioranza più bulgara che mai, anzi assolutamente bulgara e di una Lacco Ameno dove spesso i consiglieri d’opposizione lasciano la sala consiliare durante le sedute di civico consesso. A Barano, una statua d’oro andrebbe fatta a Maria Grazia Di Scala, ormai unico baluardo su un “gaudiosismo” imperante. E poi… beh poi c’è Serrara Fontana dove francamente da oltre un anno si sta verificando un qualcosa di strano e oggettivamente difficile da digerire in un paese in cui democrazia e rispetto delle regole dovrebbero rappresentare un qualcosa a cui non si dovrebbe derogare mai.

Il caso è di quelli davvero scottanti e parte praticamente dalle elezioni amministrative dello scorso anno, quelle in cui Irene Iacono divenne sindaco schiantando nettamente il proprio avversario Cesare Mattera, con un suffragio che andò al di là delle più rosee previsioni della vigilia. Si arriva al 21 ottobre, giorno in cui si svolge il primo civico consesso nel Comune montano, con la comprensibile curiosità di vedere all’opera con la fascia tricolore un primo cittadino donna, secondo caso in assoluto sull’isola. Ci sono tutti, c’è ovviamente anche il pubblico delle grandi occasioni. Tutti tranne lui, Cesare Mattera, il candidato a sindaco sconfitto venti giorni prima e di fatto divenuto leader della nuova minoranza formata anche da Fanny Mattera, Aniello Mattera e Palma iacono. In molti pensarono che quelle defezione fosse ancora legata alla delusione maturata dal responso delle urne anche se fu ritenuta inopportuna dal punto di vista del “galateo politico”. Ma da allora di consiglio comunale ce n’è stato un secondo, poi un terzo, poi un quarto e il leit motiv non è cambiato: Cesare Mattera è diventato di fatto un fantasma e in municipio non ha più messo piede, o meglio non si è mai presentato nella location dove si svolgono le sedute.

L’esponente politico, peraltro, non avrebbe mai giustificato le sue reiterate assenze al primo cittadino e andrebbe surrogato secondo quanto disposto dallo stesso regolamento (art. 7) del Comune montano. Ma incredibilmente tutti fanno finta di niente…

Ora, secondo quanto ci risulta, il Mattera non si è mai premurato di giustificare le sue assenze dal consiglio comunale. E questo, di fatto, dovrebbe portarlo a farlo decadere dalla carica, che a quanto sembra gli interessa veramente poco, anzi nulla. E allora ci si pone l’interrogativo: perché a suo carico non scatta il provvedimento di cui sopra? Eppure il regolamento comunale di Serrara Fontana parla chiaro nello specifico al “Titolo 2 – Consiglieri Comunali – Capo II Inizio e cessazione del mandato elettivo” e ancor più precisamente all’articolo 7. Nello stesso tra l’altro viene evidenziato in maniera inequivocabile che “la decadenza dalla carica di consigliere comunale per ripetuta e non giustificasta assenza dalle sedute consiliari è disciplinata dall’articolo 23 dello Statuto. Verificandosi le condizioni dallo stesso previste, la decadenza viene dichiarata dal consiglio comunale nella seduta immediatamente successiva a quella nella quale le assenze hanno raggiunto il numero stabilito dallo statuto. Prima di dichiarare la decadenza il consiglio comunale esamina le eventuali giustificazioni, presentate per iscritto al sindaco dall’interessato, e decide conseguentemente”. E nello specifico risulta che giustificazioni non ne siano mai state fornite mentre Cesare Mattera si è assentato nelle sedute del 21 ottobre2021, 29 novembre 2021, 20 dicembre 2021, 31 marzo 2022, 6 giugno 2022, 27 giugno 2022, 28 luglio 2022. Quanto basta per procedere a una surroga. Ora, ci rendiamo perfettamente conto che al sindaco Irene Iacono ed alla sua maggioranza faccia comodo avere un oppositore in meno, ma da un’amministrazione che si vuole definire trasparente è mai accettabile un atteggiamento che sa solo di opportunismo? Certo, per le sue reiterate assenze Mattera dovrebbe dimettersi da solo, ma visto che non lo fa forse sarebbe il caso che a pensarci sia direttamente il primo cittadino. Restiamo in attesa…

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pioli

io credo semplicemente che il ragionamento di Cesare Mattera , non faccia una grinza. non ho perso x pochi voti, il verdetto del popolo , dopo 40 anni passati tra tutte le cariche amministrative, e’ stato chiaro , non devo piu’ mettere piede sul comune, xche’ il popolo non mi ci vuole piu’, largo e spazio a chi ha vinto in modo inesorabile, ed il tempo decidera’ ed emettera’ verdetti. AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA

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