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Spunta una nuova antenna a Serrara, la rivolta dei cittadini

L’installazione su un terreno privato è stata temporaneamente sospesa dopo la protesta di numerosi residenti, che hanno protocollato una petizione con ben 400 firme. Una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Caruso, che ha promesso rilievi sulla propagazione di onde elettromagnetiche: smentito l’utilizzo del 5G

Mattinata di tensione, ieri mattina a Serrara Fontana. Diversi cittadini hanno protestato perché la Vodafone, la nota compagnia di telefonia, ha intrapreso le operazioni dirette all’installazione di una nuova antenna. Teatro dei fatti è un terreno privato, non lontano dal noto ristorante “Il Bracconiere”. L’antenna si ergerebbe non lontano dagli altri tralicci che troneggiano sul luogo. Molti abitanti della zona si sono allarmati, anche perché inizialmente non era dato sapere se l’apparecchiatura sfrutterà la tecnologia 5G, contro il cui utilizzo è sorto da tempo sull’isola un attivo movimento d’opinione diretto a impedirne la diffusione.

In ogni caso, i cittadini non hanno perso tempo: è infatti già stata redatta una petizione contro tale installazione, protocollata in municipio e timbrata in ogni pagina, con la sottoscrizione di ben 400 cittadini. Come detto, l’appezzamento dove è iniziata l’installazione è proprietà privata, si parla di un contratto di circa 20mila euro annui. L’antenna in questione è imponente, alta ben 18 metri: un “mostro”, come l’hanno definita alcuni residenti, e c’erano alcuni tra questi che avevano manifestato l’intenzione di inoltrare un esposto alle forze dell’ordine.

Subito dopo sono intervenuti i Carabinieri, che hanno sospeso i lavori intorno alle ore 12.30. In tarda mattinata, una delegazione dei residenti firmatati della petizione è stata ricevuta dal sindaco Rosario Caruso.

A quanto si è appreso, la compagnia telefonica ha intrapreso e ultimato correttamente l’iter necessario per ottenere l’autorizzazione all’installazione dell’antenna. Tale antenna, come ha precisato l’amministrazione, non sfrutta il 5G, tuttavia la popolazione teme i possibili effetti dell’ennesimo ripetitore nella stessa zona. L’amministrazione, come ha spiegato il sindaco Caruso, condurrà in ogni caso una serie di rilievi e monitoraggi dei campi elettromagnetici nella zona, in modo da fugare le preoccupazioni della cittadinanza. La situazione è in evoluzione, tuttavia allo stato pare che ben poco si possa fare per impedire il completamento dei lavori d’installazione dell’antenna, vista la correttezza della procedura seguita per ottenere il via libera.

Nonostante nella documentazione presentata dalla Vodafone non si parli di tecnologia 5G, l’episodio resta significativo in quanto dimostra che una larga parte della cittadinanza isolana è tuttora preoccupata dagli effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute umana. E non è la prima volta che la popolazione dell’isolaprotesta per nuove installazioni di questo tipo. Negli anni scorsi, analoghe proteste si verificarono a Casamicciola e a Lacco Ameno, anche allora nel caso di antenne poste su proprietà private, ma suscettibili di diffondere campi elettromagnetici.

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