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“Sì” della Camera, approvato il ddl a sostegno delle isole minori

È legge la modifica dell’articolo 119 della Costituzione, col riconoscimento delle peculiarità delle Isole e la promozione delle misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità

La modifica dell’articolo 119 della Costituzione è ormai realtà. Ieri mattina la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge che modifica l’articolo in questione, prevedendo una ulteriore disposizione a sostegno delle isole minori. In tal modo è stato introdotto un comma aggiuntivo ai sensi del quale la Repubblica Italiana: 1) «riconosce le peculiarità delle Isole»; 2) «promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità».

Francesco Del Deo: «Non abbiamo mai mollato la presa, e ce l’abbiamo fatta. Adesso inizia il lavoro vero: il Parlamento dovrà approvare leggi in grado di equiparare le condizioni di vita e le opportunità dei cittadini delle isole minori a quelli della terraferma. Ho chiesto un ulteriore sforzo ai gruppi parlamentari per salvare i Tribunali isolani dalla chiusura»

La norma è volta a “promuovere sviluppo economico, coesione e solidarietà sociale, rimuovere gli squilibri economici e sociali, favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni”. L’iter legislativo è stato costantemente sollecitato e seguito con grande impegno anche dall’Ancim, l’associazione nazionale dei comuni delle isole minori, guidata dal sindaco di Forio Francesco Del Deo, che si è battuta per anni allo scopo. Il primo cittadino, subito dopo l’esito positivo del voto, che lo ha visto presente nella Capitale con la partecipazione alla conferenza stampa, ha commentato: «Oggi è una giornata storica. Qualcuno non ci sperava più, ma chi la dura la vince. Non abbiamo mai mollato la presa: ogni settimana abbiamo fatto il giro dei vari referenti politici ed istituzionali, a partire dai rappresentanti dei gruppi parlamentari. Un lavoro continuo che ha dato i suoi frutti, con l’approvazione definitiva della modifica dell’articolo 119. Una grande soddisfazione, come presidente dell’Ancim, per le nostre 87 isole, 35 comuni, circa 240mila abitanti.

La riforma di questo articolo riconosce alle isole le peculiarità, i disagi e le esigenze rispetto alla terraferma. Dunque il vero lavoro inizia oggi: il governo, quello attuale ma ancor più quello futuro, dovrà promuove l’approvazione da parte del Parlamento di apposite leggi per le isole minori, che andranno a migliorare la qualità di vita dei cittadini isolani. Noi ci stiamo battendo per equiparare le loro condizioni di vita con quelle dei cittadini residenti sulla terraferma. Nella conferenza stampa alla Camera abbiamo ribadito infatti che non vogliamo assistenzialismo, ma almeno delle agevolazioni che consentano di raggiungere questa equiparazione. Del resto ciò accade già in Spagna, Grecia e nei Paesi scandinavi, che emanano provvedimenti legislativi ad hoc per le proprie isole minori. Adesso il Parlamento italiano dovrà fare lo stesso, ecco perché la vera sfida inizia adesso. Da parte mia, finché ricoprirò la carica di presidente dell’Ancim ce la metterò tutta, non mollerò la presa, e sono certo il mio successore troverà già la strada spianata». Il presidente Del Deo, oltre ad aver citato i vari settori strategici nei quali influisce l’insularità, dai trasporti alla sanità passando per l’istruzione, ha chiesto alle istituzioni parlamentari un ulteriore sforzo per preservare l’esistenza dei tribunali delle isole minori, a rischio di soppressione.

Alessandro Amitrano (Ipf): «Un passo avanti storico che mette al centro il futuro di territori che troppo a lungo hanno patito svantaggi logistici ed economici, subìto ostacoli alla crescita e allo sviluppo per intere comunità»

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Anche l’onorevole Amitrano, del gruppo Insieme per il futuro, oltre che promotore dell’Intergruppo parlamentare per la tutela delle isole minori, ha parlato di giornata storica: «La Camera ha appena approvato il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione e, dunque, il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità stessa. Un passo avanti storico che mette al centro il futuro di territori che troppo a lungo hanno patito svantaggi logistici ed economici, subìto ostacoli alla crescita e allo sviluppo per intere comunità. Oggi è un gran giorno per i diritti delle comunità delle isole, grandi e piccole. Il riconoscimento dell’insularità in Costituzione finalmente supera un grave gap tra territori che non era più tollerabile: ora, però, bisogna passare alla fase operativa declinando il princìpio in provvedimenti concreti che siano in grado di venire effettivamente incontro alle esigenze delle isole del Belpaese. Oggi è certamente una tappa fondamentale, ma guai a fermarsi qui», ha concluso Amitrano.

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Manfredi Potenti (Lega): «Con questo provvedimento, lo Stato intende dare pieno riconoscimento ai disagi della geografia delle nostre isole. Non posso non riflettere sulla prossima chiusura delle sezioni distaccate dei Tribunali nelle isole minori. Il prossimo Governo e il prossimo Parlamento dovranno dare soluzione a questa ed altri annosi problemi»

Un altro commento significativo è arrivato dal deputato Manfredi Potenti, della Lega, il quale ha spiegato: «Con questo comma da aggiungere all’ art. 119 della Costituzione, lo Stato intende dare pieno riconoscimento ai disagi della geografia delle nostre isole. Penso ai servizi che lo Stato eroga in questi luoghi e non posso non riflettere sulla prossima chiusura delle sezioni distaccate dei Tribunali nelle isole minori, Lipari, Ischia ed isola d’ Elba, fissata per il prossimo 31 dicembre 2022. Il prossimo Governo e il prossimo Parlamento dovranno dare soluzione a questa ed altri annosi problemi che si trascinano da ormai troppo tempo».

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