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Colto da allergia, odissea sanitaria per un turista

ISCHIA. Arriva da un turista napoletano la testimonianza diretta su un caso che pone in una luce piuttosto opaca una parte della sanità locale. Un caso che avrebbe potuto avere conseguenze anche gravi. Il signor Biagio D’Antonio era in vacanza sull’isola, avendo preso alloggio tra Piazza degli Eroi e Ischia Ponte. Domenica scorsa, dopo aver assaggiato mezzo cornetto alla Nutella, D’Antonio ha avuto un gravissima reazione allergica, forse scatenata da qualche ingrediente del cornetto o da interazioni con pasti precedenti: «Sentivo una stretta alla gola, respiravo a fatica – ha spiegato Biagio – avevo il corpo ricoperto da bolle e gli occhi sembravano schizzarmi fuori dalle orbite». Un attacco, pur nella sua gravità, a cui il turista napoletano non era del tutto impreparato: «Sono soggetto ad attacchi di allergia e infatti ho sempre con me le pastiglie di Bentelan. Non mi era mai capitato però di avere una reazione allergica per aver addentato un cornetto, quindi la cosa mi ha sorpreso». A ciò si è aggiunta anche un’altra complicazione: «Stavolta tuttavia sapevo di non poter utilizzare le mie pastiglie da un milligrammo, perché alcuni giorni prima il medico mi aveva detto che non avrebbero avuto efficacia sufficiente, data l’assuefazione». Biagio si è quindi immediatamente recato presso il vicino Presidio Sanitario San Giovan Giuseppe per chiedere aiuto, visto che la reazione allergica gli consentiva a malapena di parlare. Sarebbe bastata una Bentelan da 4 mg, ma arrivato al Presidio ecco la sgradita e imprevista risposta: «Ho chiesto soccorso, o comunque che chiamassero un’ambulanza o una guardia medica, ma mi hanno detto non potevano fare nulla, che quello non era un Ospedale né un Pronto Soccorso». Se voleva aiuto, Biagio sarebbe dovuto arrivare all’Ospedale Rizzoli: «Era assurdo, ho ribattuto dicendo che sarei morto durante il tragitto per arrivare fino a Lacco Ameno». In ogni caso, al Presidio sono stati irremovibili: nessun soccorso, nemmeno la famosa bentelan. «Per fortuna sapevo cosa mi stava succedendo, e ho rimediato mandando mia moglie in farmacia ad acquistare una fiala da quattro milligrammi, e sono riuscito a bloccare l’attacco allergico che mi stava soffocando». La disavventura, nonostante lo scampato pericolo, gli ha lasciato grande amarezza: «Non mi pare affatto normale che in un’isola così grande, e così affollata di turisti in piena estate, non esista un Pronto Soccorso sul lato orientale dell’isola. E come se non bastasse, in un presidio sanitario non sono in grado di fornire nemmeno una prima, minima assistenza ad una persona in pericolo di vita. Si tratta di una gravissima mancanza». E il pensiero è andato subito ai suoi cari: «Ho 38 anni, e per fortuna sono riuscito a ovviare in qualche modo, nonostante la mancanza di aiuto, ma due bambini piccoli: se la disavventura fosse successa ad uno di loro non sono sicuro che sarei riuscito a restare così lucido e paziente di fronte a tanta indifferenza!». L’episodio è sintomatico: un’isola che d’estate decuplica il numero degli abitanti deve avere tra le sue priorità il rafforzamento dei presidi sanitari, laddove in casi particolari il rinvio di ogni emergenza all’Ospedale Rizzoli potrebbe avere conseguenze anche gravi.

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