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Antonello Impagliazzo: «Non abbiamo ancora parlato con D’Amore»

di Francesco Castaldi

ISCHIA – Tra i protagonisti del corteo che venerdì mattina ha animato le strade del Comune di Ischia figura senza ombra di dubbio l’attivista del Movimento 5 Stelle e portavoce del Cudas Antonello Impagliazzo, in prima linea nel perorare la battaglia del comitato isolano per la salvaguardia della salute delle comunità di Ischia e Procida. A pochi giorni dalla manifestazione – alla quale ha partecipato anche il vescovo della Diocesi di Ischia monsignor Pietro Lagnese – lo abbiamo contattato telefonicamente per raccogliere qualche impressione in merito alla lettera inviata da Joseph Polimeni e D’Amore, e soprattutto per sapere se nelle scorse ore ci sono stati contatti tra i vertici del comitato e il numero uno dell’azienda sanitaria locale.

«Abbiamo ricevuto la notizia nella tarda serata di venerdì», ci spiega Antonello Impagliazzo. «Al momento non c’è stato ancora alcun contatto tra il comitato e D’Amore. Abbiamo semplicemente preso atto di questa lettera di Polimeni, perché l’interlocuzione con D’Amore l’avevamo avuta precedentemente, e in quella specifica circostanza egli affermò che la questione della soppressione o meno dell’Utic non era nelle sue disponibilità, ma dipendeva dal piano regionale. Pertanto questo chiarimento di Polimeni vuol dire che secondo il commissario alla Sanità nulla vieta a D’Amore di prevedere il mantenimento del servizio all’interno del piano aziendale, o almeno questo è il concetto che si evince da quanto si è detto. Altre novità specifiche non ne abbiamo, perché non abbiamo avuto modo, trovandoci anche nel fine settimana, di parlare con D’Amore».

«Allo stato dell’arte – prosegue il portavoce del Cudas – non abbiamo in programma appuntamenti precisi. Ciò non toglie che è prevista una riunione di comitato, nella quale vedremo quali saranno le prossime iniziative da intraprendere, compresa una probabile interlocuzione con altre figure, e quindi non necessariamente soltanto con D’Amore. Tra meno di quarantotto ore, quindi, è fissato l’incontro, durante il quale tutti i membri del direttivo del Cudas avranno modo di confrontarsi. Lo abbiamo detto in più di una circostanza e lo ripetiamo ancora un volta: noi abbiamo venti punti in programma, e quello dell’Utic era soltanto il primo. Tuttavia, è proprio mediante quest’ultimo che si era aperta tutta la questione già a partire da questa estate. Nel frattempo – conclude Antonello Impagliazzo – abbiamo individuato tantissimi altri punti di necessità per l’intero sistema sanitario – e quindi non solo per l’ospedale – e su quelli tenteremo di lavorare in tutti i modi possibili».

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