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«Indegno, immorale, ad personam»: tutte le accuse della sinistra sull’articolo 25

ISCHIA. Lo abbiamo detto in altra parte del giornale. Ischia doveva essere un appendice del decreto Genova invece negli ultimi giorni si è ritrovata ad essere una sorta di ombelico del mondo, o meglio del Parlamento. Perché nelle ultime quarantott’ore i deputati di sinistra, ed in particolare quelli del Pd, si sono resi artefici di un vero e proprio ostruzionismo nei confronti dell’isola, della sua gente e di quella “porzione” di documento. E lo hanno fatto anche andando oltre, letteralmente travalicando i confini del buon senso e questo crediamo di poterlo sostenere in maniera oggettiva. Leggere per credere, ecco quanto dichiarato in aula da alcuni esponenti politici.

ROBERTO MORASSUT (PD)

«È rimasto un condono che è il condono di Di Maio, perché basta parlarne. Sin dall’inizio di questa storia la Lega ha preso subito le distanze da questo provvedimento. C’è stato, poi, il famoso tentativo di scambio, ma parlando con i colleghi della Lega emerge chiaramente che non è roba loro. Loro ti dicono: “Non è roba nostra”, ma è una cosa che imbarazza tantissimo anche il Movimento 5 Stelle. È un condono personale fatto su un collegio territoriale personale per un parlamentare, Vicepresidente del Consiglio, che non ha avuto nemmeno la faccia di venire in quest’Aula a difendere e a motivare questo provvedimento e che ha lasciato da soli i rappresentanti del Governo e devo dire che ho grande solidarietà, a questo punto, per il sottosegretario Crimi, che si è dovuto proporre e ha dovuto mettere la faccia su questa roba, che è una roba indigeribile. Sottosegretario, al di là di quello che uno può dire è del tutto evidente che questa è una roba che ha un talmente chiaro taglio personale e che ha un talmente chiaro segnale che non riguarda il complesso della maggioranza e che è totalmente indifendibile anche per questo. Ma quello chei voglio dire è che a questo punto non resta che ritirare questo articolo, anche perché la sua funzionalità e la sua operatività è del tutto compromessa. Noi lo abbiamo praticamente sbrindellato pezzo per pezzo. È rimasta soltanto una vergogna e, cioè, il fatto che ad Ischia è possibile richiedere dei condoni e avere dei condoni ai sensi della legge n. 47 del 1985, cioè della legge più antica, salvaguardando chi ha commesso degli abusi su zone a rischio sismico e idrogeologico. Non vi resta che ritirarlo. Fate un atto di coscienza e prendete atto di una discussione che c’è stata, che è stata chiarissima e che agli occhi del Paese grida vendetta e ritirate questo articolo».

ANDREA ROMANO (PD)

«Penso che questa parte del decreto sia una macchia davvero indelebile, perché il condono Di Maio sporca in maniera gravissima un decreto, ricordiamolo, nato per dare risposte a una città ferita, concepito come una furbata e, lasciatemelo dire, finisce anche per essere un oltraggio alle 43 vittime del crollo del ponte Morandi. E va detto anche che ogni condono, ogni condono, è una coltellata all’etica pubblica della nostra nazione, perché si tratta, di fatto, di un incoraggiamento agli italiani furbi e di un pugno in faccia agli italiani onesti, quelli che rispettano le regole, quelli che costruiscono le case rispettando tutte le regole necessarie. Di questa coltellata e di questo oltraggio, questa maggioranza, e in particolare il MoVimento 5 Stelle, e in particolare il Ministro Di Maio, che ha voluto fortemente questa parte del provvedimento per ragioni che rimangono oscure, di tutto questo voi avrete la responsabilità».

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ALESSIA MORANI (PD)

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«Il più grande condono edilizio mai visto nella storia di questo Paese. Peggio della Prima Repubblica, peggio della Seconda Repubblica perché abbiamo appena iniziato la Terza Repubblica quella dei condoni edilizi e quella dei condoni fiscali. Nessuno aveva mai osato tanto in questo Paese, non l’aveva fatto mai nessuno, ci voleva il partito dell’onestà, quello che ha fatto credere ai cittadini che avrebbero cambiato questo Paese ma, in verità, hanno cambiato solamente idea hanno preso in giro i cittadini, l’hanno fatto per una legge ad personam perché questa si chiama condono Di Maio, allora potremmo chiamarla anche legge ad Di Maium perché per soddisfare la fame di voti del Vice Presidente del Consiglio Di Maio è stato confezionato il più vergognoso condono edilizio della storia di questo Paese».

PIERO FASSINO (PD)

«La cosa che credo colpisca è che mentre si dice “no” a infrastrutture fondamentali per la vita del Paese – si dice “no” alla TAV, no al Terzo valico, no alla Gronda di Genova, no al collegamento ad alta velocità tra Verona e Venezia, no alla stazione dell’alta velocità a Firenze, no alla seconda pista dell’aeroporto di Firenze, no al termovalorizzatore di Messina, cioè a opere che tutte sono essenziale per lo sviluppo, però, con grande determinazione, sì costringe il Parlamento ad approvare un condono per ragioni puramente clientelari del Vicepresidente del Consiglio ed è uno sfregio a Genova perché questo era il decreto per Genova e voi lo state facendo diventare il decreto del condono, e io credo che tutto questo sia particolarmente grave e vi assumete una responsabilità che produrrà ulteriori danni a questo Paese. State governando nel modo peggiore, tradendo i vostri elettori, tradendo i vostri programmi, tradendo quello che voi avete detto ai vostri elettori per chiedere un voto».

ROMINA MURA (PD)

«È immorale, oltre che vergognoso, che abbiate utilizzato Genova e il dramma umano, urbanistico, produttivo che la città vive a partire dal 14 agosto, per fare il condono a Ischia, il collegio elettorale del Ministro e Vicepresidente del Consiglio Di Maio, un condono, sì lo dovete sentire, fra i peggiori che conosce la nostra storia repubblicana, che segue a quello Craxi del 1985, a quelli Berlusconi del 1994 e del 2003, un condono, cosa ancora più spudorata, che avete fatto senza metterci la faccia qui in Aula, ma delegando ai sottosegretari silenziosi, che non hanno detto niente al riguardo».

DAVIDE GARIGLIO (PD)

«Trovo molto curioso che il MoVimento 5 Stelle il progetto di Ischia ce lo aveva in testa da tempo. Da quando c’è stato l’Ischia Urban Forum, il MoVimento 5 Stelle ha iniziato a lavorare sull’abusivismo di Ischia e ha promesso e ha ottenuto i voti a Ischia dicendo: saneremo la situazione. Se voi andate a vedere già i lavori e il progetto di legge presentato dall’avvocato Molinaro all’Ischia Urban Forum, prevedeva che per tutte le domande – lo chiamavano ravvedimento operoso – si facesse riferimento solamente alla più antiquata delle leggi di condono. Questo perché, quale era la finalità? Era quella di favorire la massima apertura verso le domande di condono presentate e rimaste inevase; rimaste inevase…».

CHIARA GRIBAUDO (PD)

«Ma veramente noi non riusciamo a capire come è possibile che un partito che ha sempre fatto sua la parola onestà, onestà, onestà, e in questi anni l’ha fatta risuonare più e più volte in quest’Aula, ci porta oggi a votare un provvedimento in cui viene inserito il peggior condono edilizio della storia del nostro Paese. Francamente, noi non riusciamo a darci pace. E non vogliamo fare ostruzionismo, ma vogliamo farvi riflettere, perché siete ancora in tempo a fermarvi rispetto a questa scelta, che è una scelta scellerata, che dà un esempio pessimo fuori da quest’Aula, oltre a queste giornate difficili che abbiamo attraversato, e che, ancora una volta, non dà l’idea di un Governo che davvero è attento alle esigenze ambientali e delle persone in difficoltà nella città di Genova, e non solo, nel nostro Paese».

STEFANIA PEZZOPANE (PD)

«Che mai prevalga su questo Parlamento il partito del trolley, quel partito tanto stigmatizzato in passato e oggi così esuberante. Andiamo, invece, al merito, al merito di questo emendamento, di cui io chiedo la sottoscrizione, e al merito dell’articolo 25, su cui noi non a caso stiamo intervenendo, perché quello che noi vogliamo far sapere al Paese – e se a qualcuno non interessa ce ne faremo una ragione – è che la nostra ferma opposizione non è certo al “decreto Genova” e alla iniziativa politica che un Governo serio deve prendere fino in fondo per quella città e per quel territorio colpito. La nostra opposizione è sul fatto che avete usato cinicamente e vergognosamente il “decreto Genova” per inserire altre questioni e, nello specifico, il condono».

NICOLA STUMPO (LEU)

«Dico qualcosa su questa vicenda perché non è un caso che è rimasto in fondo l’articolo 25, con queste ultimi appendici, perché il dibattito è stato lungo, e credo anche che alla fine si sia fatta chiarezza, almeno nel Comitato dei nove. Il Governo ci ha proposto un’ultima riformulazione, che qui non è stata presentata; e non è stata presentata perché ci è stato detto che serviva il consenso di tutti, ma anche quell’ulteriore riformulazione non chiudeva il punto sul quale noi abbiamo continuato ad insistere. Ho fatto una domanda e sono ancora disposto, l’ho detto al sottosegretario Crimi nel Comitato dei nove, che, se si fosse fatta una riformulazione seguendo un principio per il quale mi sarei convinto della bontà, ovvero una casa costruita in zona a rischio sismico o idrogeologico dopo il 1985, quindi condonata nel 2003, con il condono del 2003, qualora dovesse quindi andare a fare nuova richiesta di condono con il condono del 1985, ho detto: se voi mi convincete del fatto che non si può ricostruire, voto l’emendamento. Però stiamo attenti, perché c’è un combinato disposto in questa legge: non solo viene ricostruita, ma, siccome c’è il rischio idrogeologico e sismico, verrà data l’opportunità di costruirla in un altro posto nella stessa isola. Quindi, oltre al danno, la beffa: si stava con una casa in un luogo dove non poteva essere e la si mette in un posto, sanandola. Avevo chiesto la certezza che una casa in quelle condizioni non poteva avere la possibilità di accedere al condono; e, invece, mi è stato risposto che non si poteva inserire quello che chiedevamo perché, altrimenti, sarebbe saltata questa opportunità. Ecco, quello che è successo ed è giusto che si sappia fuori da quest’Aula, è che si sta facendo un condono laddove ci sono problemi di natura seria idrogeologica e sismica. Si sposteranno, premiandoli, quelli che hanno costruito case abusive, anche mettendoli in zone migliori, magari».

ANTONIO VISCOMI (PD)

«Allora, leggo ovviamente sui social, che sono lo strumento di comunicazione privilegiato dal nostro Governo, ancora un’insistenza del Ministro Toninelli sul fatto che il Partito Democratico insiste in un ostruzionismo che sta bloccando. Il Partito Democratico sta semplicemente chiedendo perché, dovendo scegliere tra vari modelli procedurali per affrontare e regalare un condono agli abusivi di Ischia, abbiate scelto la legge più risalente nel tempo, quella cioè a maglie larghe, e non accettate nessuna discussione e nessuna possibilità di restringere il campo di applicazione di quella legge, anche e soprattutto per quanto riguarda l’incidenza sul paesaggio e sul territorio. Badate, questo è un problema di fondo: voi state sì intervenendo sulle procedure, ma, guarda caso, scegliendo le procedure più ampie e più allargate per agevolare il condono nel comune di Ischia, nei due comuni considerati nel collegio elettorale del Ministro Di Maio. Quindi, non giochiamo con le parole: si tratta di un condono e la rubrica dell’articolo lo definisce in modo chiaro».

Gaetano Ferrandino

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