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Il dito nell’occhio – La Sinistra e la Destra a Ischia

Dietro ogni problema c’è una opportunità. La riflessione di Galileo Galilei ben si addice al particolare momento che sta attraversando il centrosinistra isolano, facilmente riassumibile nelle difficoltà dell’amministrazione di Ischia a completare quello che, salvo imprevisti, dovrebbe essere l’ultimo rimpasto prima delle elezioni del 2017.

Piaccia o meno, le sorti politiche della galassia PD isolana sono legate a doppia mandata a quelle del suo leader: il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. Le sacche di consenso sono ancora ampie, nonostante tutte le vicissitudini personali e politiche, al pari della capacità di scrutare ben più lontano dell’orizzonte comune. Nonostante ciò, tuttavia, c’è chi, con palese miopia e scarso acume, ne auspica una celere dipartita politica – anche tra le fila della sua stessa maggioranza – per lasciare spazio ad un “altro soggetto” non ben definito ed al contempo difficilmente individuabile.

All’orizzonte, purtroppo, non si intravede alcuna sopraffina mente politica. L’unica alternativa, a questo punto, è ciò che resta del centrodestra. La mente corre veloce a Domenico De Siano, senatore della Repubblica e collezionista di poltrone, che negli ultimi venti anni ha governato Lacco Ameno producendo un dissesto economico paragonabile a quello della Somalia. Volerlo sindaco a Ischia – con la Regione governata da De Luca – è come sperare che Rocco Siffredi diventi custode in un giardino di Vergini.

C’è una alternativa, però, rappresentata dal “gruppo Bambiniello”. Loro sì che sono opposizione dura e pura alla maggioranza, pronti a mettere i bastoni tra le ruote a Giosi Ferrandino. Una plastica rappresentazione del loro essere opposizione è offerto dalla fermezza con cui (società “vicine”) rifiutano categoricamente lavori e noleggi per Ischiambiente oppure i subappalti sugli ingenti lavori pubblici in corso ad Ischia. Cogliete l’ironia, vero?

Altrimenti c’è Domenico Conte… ooops, Davide Conte, la vera alternativa a De Siano. Tralasciando sull’incarico della moglie presso il Senatore e l’esclusiva della sua opera ai ricchi diportisti presenti nel porticciolo turistico di Lacco ameno, (ricordo i suoi aggettivi nei confronti del senatore nel 2007 quando si oppose alla sua candidatura a Ischia…. Come cambiano le opinioni!) anela a fare il sindaco di Ischia ( se il senatore dovesse passare la mano ovviamente) pur avendo, la società di famiglia, tappezzato il comune e l’isola di insegne abusive con l’artifizio della temporaneità. Andrebbero almeno smontate, prima delle elezioni, non pensate?

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Last but not least, Salvatore Sirabella, deus ex machina di Ischiambiente, in grado di comprare 80 telefoni Gps per monitorare gli scansafatiche di Ischiambiente (opera meritoria) dimenticando però la necessità di acquistare automezzi ed attrezzature. Insieme al fratello, punta nuovamente all’Amca.quindi Via Lettieri (competente della materia con un curriculum universitario) e dentro Gelsomino presidente per sugellare il matrimonio con Domenico De Siano.
E chest’e !

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