LE OPINIONI

IL SINDACO DI LACCO AMENO Tuona anche Pascale: «Giù le mani da Villa Mercede»

“Sostegno incondizionato ai lavoratori di Villa Mercede”, questo, in sintesi il pensiero dei sindaci dei sei Comuni dell’isola di Ischia che si sono schierati a sostegno dei lavoratori che rischiano il licenziamento e che da cinque mesi non vengono pagati. “Come amministratori comunali – ha spiegato il primo cittadino di Lacco Ameno Giacomo Pascale – non possiamo fare molto. La questione deve essere risolta dall’Asl e quindi dalla Regione. Come amministratori locali, anche in virtù delle istanze delle nostre comunità, non abbiamo fatto mancare il sostegno ai lavoratori di Villa Mercede”. “L’Asl e la Regione devono dirimere questa situazione”, tuona Pascale. Ed ancora: “Questa situazione è assurda perché nato da un contenzioso tra l’Asl e la cooperativa di gestione di Villa Mercede. La possibilità di taglio di personale è inammissibile. Siamo intervenuti su iniziativa sentita della popolazione presso la Prefettura di Napoli dove abbiamo lanciato una proposta: l’Asl paga la cooperativa che con una garanzia fideiussoria paga i dipendenti. Il tutto fermo restando il contenzioso per il quale interverrà un giudice terzo che dirimerà la questione”. E continua: “Nel contempo non dobbiamo dimenticare due fattori fondamentali: i lavoratori hanno prestato il loro servizio in questi mesi e devono essere pagati. Inoltre Villa Mercede rappresenta un centro di eccellenza dove vengono curate delle persone alle quali non possono e non devono essere negate le cure necessarie”. Pascale, poi, da spazio ad una riflessione di più ampio respiro: “la vicenda relativa a Villa Mercede fa emergere ancora una volta la diatriba tra Stato e Regione sulla sanità. Nelle stanze ovattate dei Palazzi del potere vengono decise delle norme che, poi, quando vengono applicate, dimostrano tutte le loro falle e criticità. Bisogna aspettare il prossimo mese di luglio per sapere se la Campania è uscita o meno dal commissariamento regionale per la Sanità. Nel contempo, però, non possono e non devono pagarne le spese né i lavoratori né i pazienti”. I sindaci hanno incontrato anche il direttore generale presso l’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore: “ci aveva assicurato che l’Asl stava valutando positivamente le proposte dei sindaci e che con il nuovo bando venivano garantiti i livelli occupazionali. Però abbiamo capito che sull’isola veniva detto qualcosa di diverso da ciò che veniva deciso a Napoli. Per questo abbiamo chiesto al Prefetto di Napoli un nuovo incontro con urgenza”. E conclude Pascale a nome dei sei sindaci dell’isola di Ischia:  “Aspettiamo di sapere che cosa succederà, noi non facciamo un passo indietro: no ai licenziamenti, sì ai pagamenti degli stipendi ed alle cure dei pazienti per Villa Mercede”. 

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